Tyrion Lannister, ritratto del personaggio
Tra i tanti personaggi appartenenti a Game of Thrones, come ben sa chi segue (ops. seguito) la serie, ritroviamo Tyrion appartenente alla casata dei Lannister, di cui fanno parte i suoi fratelli Cersei e Jamie, e suo padre Tywin. Quest’ultimo ha sempre disprezzato il figlio minore in quanto a causa della sua nascita, gli è stata portata via la moglie.
Inizialmente il personaggio ci viene presentato come un uomo che si cura solamente di due cose: vino e sesso. Lo vediamo aggirarsi tra bordelli, e nonostante la sua condizione (è affetto da acondroplasia, “nanismo” più comune), riceve sempre delle soddisfazioni. Non sembra affatto interessato ai giochi di potere e di conquista del resto della sua casata. D’altronde per via della sua condizione non può combattere, ed in più viene disprezzato dalla famiglia, considerato un mostro.
“I nani sono bastardi agli occhi dei loro padri” . – Tyrion Lannister.
Ma è attraverso la sua intelligenza che riesce a farsi strada ed a sopravvivere a più guerre.
Impossibile dimenticare la Battaglia delle Acque nere, alla fine della seconda stagione: mentre le forze dei Baratheon stavano circondando Approdo del re, Tyrion Lannister riesce a utilizzare l’altofuoco come arma, guidando la battaglia che vedrà affondare le truppe di Stannis.
Si procurerà una cicatrice che sta lì a significare che nonostante fosse l’ultima persona in grado di combattere, era in mezzo alla lotta ed è riuscito a vincerla con la sua sagacia. Sopravviverà anche alle due battaglie finali dell’ottava stagione: prima contro gli Estranei, poi alla furia cieca di Daenerys.
Celebri i momenti in cui Tyrion ha fatto promesse, forte del motto “I Lannister pagano sempre i loro debiti”, promesse che spesso gli hanno salvato la vita da morte certa. Si è limitato a bere vino come fosse acqua, intonando canti anche nella più terribile delle notti, ma ha ricordato che “non è facile essere ubriaco: lo farebbero tutti se fosse cosi facile”.
Tyrion Lannister ha dispensato consigli anche a chi non era propriamente dalla sua parte. “Ti do un consiglio bastardo. Rammenta sempre chi sei. Gli altri lo faranno. Fanne la tua armatura e non potrà essere usata contro di te.” dirà a Jon Snow nella prima stagione.
Il rapporto tra i due è sempre stato controverso, ma egli è stata anche una delle ultime persone a cui Tyrion ha espresso saggiamente il suo pensiero. “A volte il dovere è la morte dell’amore”.
L’amore, Tyrion l’ha conosciuto poco. Non di certo grazie alla sua famiglia, che gli ha anche portato via la parvenza di poter avere una relazione normale. Uno dei momenti più iconici resta infatti il processo fatto all’ultimo dei Lannister, quando venne accusato di aver ucciso Geoffrey. Ad inchiodarlo sarà anche la testimonianza di Shae, la puttana da lui amata prima di scoprire che la donna era stata pagata da Tywin per andargli contro.
Ma grazie ad un brillante discorso, in cui Tyrion Lannister lascia trasparire quanto gli altri gli facciamo una colpa l’essere nano, quanto sia forte l’odio di Cersei per lui e al contempo quanto invece Jamie gli sia legato, riesce a cavarsela e a sopravvivere. Da qui in poi, lo vedremo allontanarsi da Approdo del Re, e dirigersi verso un’altra donna che finirà per amare e parteggiare: Daenerys.
La sua parlantina da ottimo oratore lo renderà un perfetto primo cavaliere della Madre dei Draghi, Khaleesi che lui sosterrà sin quasi alla fine. Vedremo infatti che più volte tenterà di dissuaderla dal distruggere la sua casa, ma alla fine, impotente dovrà subire fuoco e fiamme.
L’interpretazione nell’ultimo episodio (e non solo) di Peter Dinklage è stata grandiosa: lo sguardo esterrefatto dinanzi alle strade in cui era cresciuto piene di morti e detriti, le lacrime che gli solcano il viso mentre con le sue piccole mani scava nella speranza di trovare vivi i suoi fratelli.
Nonostante Cersei l’abbia sempre odiato, non ha mai trovato il coraggio di ucciderlo sebbene di occasioni ne abbia avute. Nonostante Jamie fosse totalmente coinvolto nelle trame politiche e di guerriglia anche contro di lui, non ha mai smesso di volergli bene. La famiglia a modo suo è stata un valore importante per Tyrion, che rimane ora, l’ultimo dei Lannister.
Il più piccolo, il folletto disgustoso, il mostro che ha ucciso sua madre, che ha combattuto battaglie fisiche e contro pregiudizi ed è rimasto in vita, forse proprio a dimostrazione che nonostante le disabilità evidenti si possono avere molte altre qualità che ti rendono esattamente o forse migliore di molti altri.
E diciamoci la verità, in molti l’avrebbero voluto vedere seduto sul trono, magari accanto a Sansa, a regnare insieme. Ma forse il suo finale è quello più giusto: primo cavaliere, a proteggere il suo re, mentre girovaga tra bordelli facendo loschi affari. Un giro di boa che torna indietro e che sembra non aver fatto crescere il personaggio, sebbene tuttavia questa possa essere la sua punizione per tutto quanto di negativo ha commesso. D’altronde, “Un Lannister paga sempre i suoi debiti”.
Non perdoniamo però la non menzione nel libro di Sam Tarly, “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”. Sebbene l’opera voglia focalizzarsi su re e grandi personaggi, Tyrion lo è stato molto di più dalla sua piccola altezza. Ha combattuto contro demoni inimmaginabili, ed è un sopravvissuto.
Onore all’ultimo dei Lannister.