È stata dura ma alla fine ci sono riusciti! I giurati hanno avuto grosse difficoltà a scegliere la cinquina finalista del Premio Campiello 2019.
Dopo sei votazioni e solo grazie al ballottaggio e alla successiva decisione del presidente Carlo Nordio, è uscito il quinto titolo.
La selezione, a cura della giuria tecnica, prevedeva più di trecento libri e, a quanto detto dal presidente, molti di ottima qualità. questo ha decretato la difficoltà della scelta.
Ora vi presentiamo i finalisti del premio di Confindustria Veneto!
Il gioco di Santa Oca scritto da Laura Pariani e pubblicato da La nave di Teseo.
Un romanzo storico ambientato nella pianura lombarda del 1600. Pulvara si sposta nella brughiera raccontando le gesta compiute vent’anni prima da Bonaventura e dai suoi uomini, stanchi della supremazia e della violenza dei ricchi. La protagonista, che sfida le convenzioni del suo tempo, si avvicina nel suo viaggio, sempre più ai fatti e alla vita di Bonaventura, con cui anche lei si era avventurata, travestendosi da maschio.
La vita dispari di Paolo Colagrande, edito da Einaudi.
Malintesi, incastri, casualità: è la vita a metà del protagonista. Buttarelli sembra vivere solo le pagine pari del libro della propria esistenza, ma quello che vuole è trovare quelle dispari. Una tragicommedia della vita che fa ridere e riflettere.
Carnaio di Giulio Cavalli, edizioni Fandango
Un paese normale, quasi banale quello di DF, finché un giorno il pescatore Giovanni Ventimiglia scopre il cadavere di un uomo di colore su un pontile. A questo seguono altri corpi senza una motivazione. Il paese chiede aiuto a Roma, ma questo non arriva e così la gente escogita da sola un modo per risolvere la questione e…trarne anche del profitto.
Lo stradone di Francesco Pecoraro Ponte alle grazie
Siamo nella ‘città di Dio’, una metropoli molto simile a Roma, in cui all’inizio degli anni Venti, un uomo osserva dal settimo piano quello che accade nello stradone. Sono tanti i personaggi che incarnano in forme diverse i caratteri della nostra società: conformismo, invecchiamento, sessismo e razzismo. Un libro sul non senso del presente presentato con umorismo e ironia.
Madrigale senza suono di Andrea Tarabbio bollati Boringhieri
Genio e delitto. Un romanzo gotico e sensuale sulla genialità del principe madrigalista Gesualdo Da Venosa, vissuto tra cinquecento e seicento. Un uomo che uccide a causa delle convenzioni del suo tempo, la moglie Maria D’Avalos. Da questo delitto scaturisce il genio musicale dell’uomo e la creazione delle sue migliori opere.
Il premio Opera prima è andato al romanzo di Marco Lupo , Hamburg – La sabbia del tempo scomparso, edito da Il saggiatore.
Un gruppo di scrittori e lettori si incontra di nascosto per parlare dei loro manoscritti. In questa cornice, un giorno uno di loro porta un manoscritto trovato in fondo a una libreria. Siamo ad Amburgo nel 1943 e la storia si confonde e si mescola all’immaginazione.
Libri appassionanti che saranno sottoposti ai trecento lettori che ne sceglieranno il vincitore. La proclamazione il prossimo 14 settembre nella cornice del teatro La Fenice di Venezia.
Articolo di Erika Franceschini