Ennio Morricone dice addio alle colonne sonore dei film

Ennio Morricone, è stato premiato al Colosseo dal ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, ed ha ricevuto il premio Presidio Culturale Italiano.

Nato nel 1928, il compositore ha alle spalle 60 anni di carriera e ben due Premi Oscar.

Nel 2007 vinse il Premio Oscar alla carriera “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”.
Nel 2016 ottiene il prestigioso riconoscimento alla Migliore colonna sonora, composta per The Hateful Eight, un film di Quentin Tarantino.

Colonne sonore

Tra le sue colonne sonore più famose ricordiamo quelle per i film:

  • Per un pugno di dollari, del 1964
  • Per qualche dollaro in più, 1965
  • Il buono, il brutto e il cattivo, 1966
  • C’era una volta il west, 1968
  • Novecento, 1976
  • C’era una volta in America, 1984
  • Gli intoccabili, 1987
  • La leggenda del pianista sull’oceano, 1998

L’addio alle colonne sonore

Il compositore, proprio durante l’ultima premiazione avvenuta al Colosseo, ha annunciato il suo addio alle colonne sonore per i film.

“Voglio fare musica che non sia per il cinema: ho già scritto una messa e un concerto per due pianoforti e archi. Insomma, voglio continuare a fare quello che ho sempre fatto, la musica assoluta, io la chiamo così.”

Il compositore, sempre allegro, ha inoltre scherzato sulla possibilità di fare un altro record.

“Il mio prossimo record quale sarà? Quello di non fare più musica per il cinema, salvo per Giuseppe Tornatore.”


Per chi gli ha chiesto quale sia il segreto della sua creatività, il compositore ha risposto:

“Non lo so, io mi metto a lavorare, parlo con il regista perché si deve trovare un accordo, cosa che non sempre è facile. Il regista in genere non è d’accordo con me”

“Il film aiuta molto. C’è una regola che ho stabilito: se c’è una buona musica e il film è brutto, va male perché la musica comunque non fa miracoli. Mentre se c’è un bel film e la musica è mediocre, il film va bene. L’ideale è quando un bel film ha una bella musica. Io cerco di educare il regista a stare attento al suono”.

Sicuramente il suo genio musicale mancherà molto ai registi, ma non soltanto a loro! A tutti noi!

Alice Marcotti

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