Premio Strega 2019: questa sera il vincitore. Chi, tra i cinque finalisti, si aggiudicherà il più importante premio letterario italiano?
Il favorito, fino alla semifinale, era Marco Missiroli con Fedeltà, ma l’ascesa di voti di Scurati, lo fa balzare in vetta ai pronostici. Ora però conosciamo meglio questi testi.
M. Il figlio del Secolo di Antonio Scurati.
É il libro della cinquina che ha ricevuto più voti, con ben 312 preferenze. Scurati non è nuovo al premio, infatti per ben due volte è giunto in seconda posizione. Chissà se questa volta riuscirà a scalare la vetta o se continuerà la maledizione della medaglia d’argento.
Il suo testo prende la figura di Benito Mussolini e osserva il fascismo attraverso i suoi occhi. Potrebbe sembrare uno dei tanti saggi su quel periodo, se non fosse, che Scurati lo scrive sotto forma di romanzo. Le sfumature della narrazione, lo rendono unico.
Il rumore del mondo di Benedetta Cibrario, è stata la new entry che non ti aspetti, al secondo posto con 203 voti.
Un altro romanzo storico al Premio Strega 2019, ambientato nel Risorgimento, dove la protagonista è una donna inglese, arrivata a Torino dopo il matrimonio con un nobile. La tenuta di famiglia sarà il suo paradiso e attraverso i suoi occhi vedremo la nascita dell’Italia.
Marco Missiroli con Fedeltà si classifica al terzo posto.
Quello che doveva essere il favorito alla vittoria finale, giunge solo terzo nella cinquina, a ben 123 voti dal primo. È il vincitore del premio giovani, cioè il libro più votato dalla giuria di ragazzi dai 16 ai 18 anni. Un racconto intimo di una coppia in crisi che non si tradisce realmente, ma che vede nell’altra e nell’altro ciò che manca in loro due. Una spirale di personaggi che entrano nel profondo dell’esistenza e fanno riflettere.
Il quarto posto è per un’altra donna Claudia Durastanti con La straniera.
Proposta da Furio Colombo, la Durastanti si è giocata il posto con il compagno di casa editrice Mauro Covacich. Il romanzo che ha guadagnato 162 voti, racconta un’emigrazione al contrario che parte da New York per arrivare a un piccolo paesino lucano. È l’inizio di una storia di vagabondaggio che la porterà a continue migrazioni e che narra la persona attraverso i luoghi e i paesaggi. La storia della famiglia è la storia delle parole e del corpo.
Ultimo libro in finale Addio fantasmi di Nadia Terranova.
La protagonista anche qui è una donna costretta a tornare nella sua città natale, Messina. Qui, costretta a rivedere gli oggetti di famiglia, torna alla mente la scomparsa del padre. Sono passati 23 anni, ma di lui non si sa ancora nulla, solo quanto questo abbia influito sul rapporto tra madre e figlia. Ida, la protagonista sarà costretta a fare i conti con i suoi fantasmi e le sue paure.
Un grande traguardo per la letteratura al femminile, che vede ben tre finaliste su cinque, anche se i pronostici danno il favore ai maschi.
Non sarà facile per la Mondadori, che vede ben tre testi suoi, decidere per quale votare. Preferiranno concentrare i voti su uno o lasciare la totale libertà ai votanti? Solo questa sera scopriremo cosa ci riserverà Villa Giulia.
Articolo di Erika Franceschini