In Italia, culla della civiltà ed esportatrice di cultura, le principali esponenti politiche si applicano quotidianamente per riportarla in un oscuro Medioevo.
In America, la capitalista e consumista America, le donne provano concretamente a cambiare in meglio il futuro nazionale. E non solo.
Come? Candidandosi alle elezioni presidenziali del 2020? Proprio così.
Come saprete, a Novembre 2020 si svolgeranno le elezioni presidenziali americane, durante le quali verrà individuato un più valido Presidente rispetto quello ora in carica. Almeno, così ci auspichiamo.
Manca più di anno, ma le campagne elettorali di DEM e conservatori sono iniziate già da tempo ed iniziano ora a delinearsi nomi e volti dei futuri antagonisti diretti di Trump.
Molti i nomi femminili, tra i quali spicca quello di Kamala Harris.
The Female Obama per alle elezioni presidenziali 2020.
È ufficiale. Da febbraio a luglio 2020, la Senatrice indo – giamaicana della California sfiderà gli altri 22 candidati democratici alle primarie del partito, contendendosi la nomination definitiva per la corsa alla Casa Bianca.
Soprannominata “The female Obama”, dopo essersi battuta peri diritti di gay, donne e minoranze etniche, la Harris sembrerebbe essere ora la super favorita alla nomina.
Senatrice, ma anche procuratrice distrettuale di San Francisco, Attorney General della California e seconda donna di colore nella storia del Senato di Washington, Kamala sta raccogliendo consensi non solo tra gli elettori di colore, ma anche di uomini e donne liberaldemocratici.
Se già il 27 gennaio scorso, con l’annuncio ufficiale della sua nomina a Oakland, la Harris aveva suscitato grande interesse (anche quello di Trump), il 27 giugno ha dato prova di grande presenza e consapevolezza, nonché di forza e sicurezza nel dibattito televisivo che ha visto contrapposti lei e il collega Biden.
Ma non è l’unica in corsa per le elezioni statunitensi.
Recentemente la Harris è stata immortalata da Annie Leibovitz assieme ad altre 4 colleghe, per il numero di Luglio di Vogue America . Abbandonando temporaneamente le schermaglie politiche, le candidate DEM hanno scelto di unirsi per trasmettere ideali di cooperazione e solidarietà femminile, sottolineando la forza del Pink Empowerment.
“Insieme hanno scardinato tutti i tabù sulle donne al potere e cambiato in modo permanente l’idea di come sia un’elezione presidenziale”
Amy Chosick
Ma chi sono le altre quattro candidate DEM?
Amy Klobuchar
Senatrice del Minnesota dal 2006, nel 2017 ha indagato sui legami tra Russia e Trump, richiedendo verifiche da parte di una commissione indipendente e bipartisan.
Kirsten Gillibrand
Senatrice di New York e avvocato di successo, la Gillibrand ha scelto di annunciare la sua campagna elettorale proprio davanti alla Trump Tower, sfidando quindi apertamente il presidente in carica.
Elizabeth Warren
Senatrice del Massachusetts ed economa, è stata inserita più volte nella lista delle 100 persone più influenti del mondo. È sempre stata molto vicina alla Clinton.
Tulsi Gabbard
Politica e militare, è ora membro della Camera dei rappresentati per lo Stato delle Hawaii. Dato il suo background, è fortemente contraria alla posizione interventista in fatto di politica estera e al ritiro americano dal trattato sulle Forze Nucleari.
Insomma, è ancora troppo presto per ipotizzare chi sarà il diretto sfidante di Trump (oltre alla Harris, gli altri grande favoriti sono Biden e l’eterno Sanders), ma di certo non lo è per sperare che una donna dai giusti ideali possa ricoprire la più alta carica del mondo.
Greta Bovincini