Matteo Salvini ci sta abituando a tutto, tranne che a fare il ministro. Fa un ottimo uso dei social, postando foto mentre mangia enormi piatti di spaghetti, mentre va al mercato ad incontrare persone (capirai la fatica) o mentre tuona contro il nemico di turno.
Nel frattempo suo figlio pensa bene di farsi un giro su una moto d’acqua della polizia, ma lui glissa e pochi giorni dopo lo troviamo a fare il dj al Papeete.
La fiera del trash è servita: Salvini a torso nudo, sorseggia mojito e sta in consolle a scegliere la musica. Tutto regolare.
L’unico problema è che si è scordato di essere un Ministro, e che magari da lui ci si aspetterebbe un comportamento leggermente diverso, tipo andare in Parlamento ogni tanto, magari anche a quello Europeo dove vanta un numero elevato di assenze. Proprio di recente è stata votata una legge che regola l’immigrazione europea, ma lui era assente.
Forse la riunione era lo stesso giorno delle offerte nel suo all you can eat preferito, ovviamente italianissimo ci mancherebbe.
Prima gli italiani è il suo motto, ma non ha detto che li avrebbe messi al primo posto: prima vengono i social, l’individuazione di un nuovo nemico giornaliero, una tuonata contro Laura Boldrini tanto per dimostrare il suo rispetto verso una donna degna di nota, un tweet contro Saviano, ma prima di tutto vengono odio e divisione.
Quello che lascia l’amaro in bocca, non è che sia in una discoteca è che questa sia diventata luogo di riunione di uno dei maggiori partiti politici italiani. Personaggi di spicco della politica italiana, stavano lì in costume con cubiste danzanti sull’inno di Mameli, a discutere di come affrontare il futuro del nostro Paese.
Matteo Salvini è un social ministro, un ottimo food blogger che posta decine di foto al giorno sulle sue attività personali. Ogni tanto, a tempo perso, anche su quelle istituzionali ma giusto se ha un buco tra un pasto e l’altro.
Ma tra tutte le cose che non fa, aggiungiamo quella di cantare l’inno italiano. Quando al Papeete qualcuno lo fa partire, tutti lo intonano tranne lui. Perché si sa prima gli italiani, ma meglio se del nord massimo del centro. Al sud si va solo per mangiare e raccogliere voti, ormai è una prassi consolidata.
Quello che conta è dare un’immagine di uomo forte (?), che si circonda di belle donne e difende l’Italia da non si sa bene cosa, che mangia solo italiano e che frequenta solo luoghi italiani. Che poi sia anche un Ministro, con delle responsabilità sociali, politiche e d’immagine questo è secondario, quasi irrilevante. Ma d’altronde si dice che i Ministri siano lo specchio del Paese, quindi forse è il caso di pensarci su un attimo non vi pare?