Ha 17 anni, è Moscovita ed è diventata il nuovo simbolo delle proteste pacifiche contro la dittatura di Putin, Olga Misik è ormai virale sul web grazie alla foto che la ritrae seduta mentre legge la Costituzione davanti a una schiera di poliziotti.
In un XXI secolo che sembra aver fatto perdere il senno della ragione a molti, gli adolescenti sono quelli che dimostrano di non dimenticare un passato in cui non hanno neanche vissuto ma che hanno studiato per bene e che non vogliono si ripeta. E soprattutto un futuro in cui il nostro pianeta esista ancora.
Greta Thunberg, 16 anni, che è partita da uno sciopero di un giorno a settimana da scuola per lo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico e ora siede con personalità importanti alle più importanti conferenze e riunione.
Simone di Torre Maura (periferia est di Roma), 15 anni, che interrompe una protesta sfidando Marco Antonini, esponente di CasaPound, sul posto per far sgomberare i residenti rom, dicendo “Io so’ de Torre Maura e non so’ d’accordo“.
E ora anche Olga Misik, 17 anni, che si siede e legge ai poliziotti russi la Costituzione, azione immortalata in una foto che ha fatto il giro del mondo ed è diventata il simbolo della resistenza contro l’autocrazia di Vladimir Putin.
Olga Misik ha 17 anni ed ha appena terminato il liceo a Voskresensk, una cittadina a Sud di Mosca.
La ragazza partecipava alle manifestazioni indette per protestare contro l’esclusione dei candidati indipendenti dalle elezioni municipali, che in Russia saranno l’8 Settembre.
Tuttavia, le manifestazioni sono soprattutto una protesta contro Vladimir Putin che sta rendendo la Russia democratica uno stato illiberale.
A marciare in queste manifestazioni sono in pochi, rispetto ai sostenitori del presidente, una piccola minoranza, la cosiddetta intellighenzia urbana scontenta del governo sotto cui vivono, ma che alle elezioni vale poco e niente.
Mia madre è preoccupata per la mia attività, lei crede alla propaganda che le propinano in tv, e mio padre è un fan sfegatato di Putin. Non fa che dirmi ‘tu non hai vissuto nel caos degli anni Novanta’ ma la Costituzione non deve sembrare una raccolta di barzellette e il programma del governo non deve essere desunto dai romanzi di George Orwell.
Olga Misik
Scrive così Olga sui social, dove ormai è diventata popolare per il suo coraggio e la sua voglia di cambiare la sua Russia, o meglio di farla tornare a quella che dovrebbe essere.
La Costituzione come arma contro l’ignoranza
Una ragazzina che partecipa a una manifestazione pacifica armata di sola innocenza e cultura che cerca di lottare e cambiare il mondo in cui vive, senza sottomettersi a un sistema che non la fa sentire libera, un sistema che, come fa notare, non rispetta gli articoli della Costituzione.
Un’adolescente con un libro, la Costituzione russa, dinnanzi a una schiera di poliziotti armati.
I poliziotti sono attoniti, non sanno cosa fare, non sanno come comportarsi. Si trovano davanti una ragazzina in ginocchio che legge la Costituzione su cui il loro presidente ha anche giurato.
Vogliamo una Russia libera, nella quale non avvengano azioni illegali. Nessuno deve avere paura della polizia e dei tribunali.
Olga Misik
Scrive ancora l’adolescente che davanti ai poliziotti ha letto gli articoli 3, 27 e 31, che rispettivamente prevedono il popolo come principale fonte del potere, la libertà di parola e di assemblea, per cercar di fargli capire che quella gente non stava violando alcuna legge poiché non era armata.
Voleva solo “ricordare alla polizia che siamo qui a scopo pacifico e senza armi, a differenza loro”, dice Olga in un’intervista del sito Meduza.
Secondo la studentessa, il paese dovrebbe avere la forza e la voglia di cambiare e “di andare avanti” e non deve avere “la nostalgia dei vecchi tempi e delle vecchie leggi”.
L’arresto di Olga vicino alla metro
Se inizialmente i poliziotti non erano intervenuti poiché, effettivamente, non si stava violando alcuna legge, in seguito hanno raggiunto Olga che ormai era vicino alla metro e l’hanno afferrata per mani e piedi.
La ragazza afferma di aver detto loro che le facevano male, ma forse la loro indifferenza, il loro “Lo sappiamo perfettamente“, ha fatto più male, perché quelle erano persone che si suppone dovrebbero proteggere i cittadini.
Insieme a Olga, sono state arrestate circa 1000 persone, tra cui il leader della rivolta, Aleksej Navalny, che addirittura è stato intercettato prima della manifestazione e condannato a 30 giorni con l’accusa di aver organizzato un’adunata non autorizzata.
In più, l’uomo è stato probabilmente avvelenato in cella, tanto da essere portato in ospedale e, una volta curato, risbattuto dietro le sbarre.
Altri manifestanti invece sono stati accolti nella chiesa di Cosma e Damiano, di cui il vice priore ortodosso si chiama Giovanni e viene dalla Sardegna. (Fonte: corriere.it)
“L’ingiustizia riguarda tutti. Oggi sono le elezioni municipali, domani quelle regionali. È solo una questione di tempo”.
Olga Misik