Black Horror Friday: Lavinia Fisher, la prima serial killer d’America
Benvenuti a questa puntata del Black Horror Friday!
Oggi parleremo di Lavinia Fisher, riconosciuta come la prima donna americana serial killer.
La storia
La storia di questa donna è divisa tra realtà e leggende.
Lavinia nacque nel 1793, ma delle sue origini si conosce ben poco. Sono ignorati il luogo dove nacque, il suo nome da nubile e qualsiasi altra notizia relativa alla sua infanzia che avrebbe potuto aiutare a tracciarne un profilo psicologico che possa aiutarci a capire i suoi crimini.
Essendo una donna molto bella, con pelle bianchissima e grandi occhi azzurri combinati inusualmente con ricci capelli corvini, divenne presto oggetto di invidia. L’accusarono di utilizzare il suo charme per aiutare il marito a rapinare e uccidere molti viaggiatori uomini. La caratterizzazione di genere e di tipo delle vittime servì successivamente a inserirla tra coloro che sarebbero stati definiti serial killer.
Dopo l’arresto dei Fisher da parte dello sceriffo di Charleston, perquisirono a fondo la casa, scoprendo un gran numero di passaggi segreti tra le stanze e una soffitta alla quale si poteva accedere unicamente tramite una porta nascosta. In quel locale lo sceriffo dichiarò di avere rinvenuto oggetti riferibili a centinaia di viaggiatori che i Fisher avrebbero ucciso.
Nel seminterrato e nel terreno circostante la casa trovarono resti umani, i quali tuttavia non corrispondevano certamente al numero di omicidi di cui si voleva accusare la coppia.
Presunto modus operandi
Lavinia, da sola o in accordo col marito, selezionava i viaggiatori più facoltosi e, dopo averli irretiti col proprio fascino, offriva loro del tè in una sala appartata. Il processo non determinò se la bevanda venisse corretta con veleno o un semplice sonnifero. Non capirono se le vittime venissero uccise direttamente dalla donna o in un secondo tempo dal marito. In pratica non si determinò mai il ruolo effettivo dei due accusati.
Secondo la tradizione, la mattina del 18 febbraio 1820, i Fisher vennero impiccati dietro la prigione di Charleston.
La leggenda dietro la morte di Lavinia Fisher
In attesa dell’esecuzione, John Fisher accettò l’assistenza spirituale di un sacerdote locale.
Lavinia, invece, rifiutò i conforti religiosi, richiedendo esclusivamente di indossare il suo abito da sposa durante l’esecuzione e per la sepoltura.
Malgrado ciò, la trascinarono alla forca con la forza, in quanto, secondo i resoconti successivi, non cessò mai di agitarsi e gridare, almeno finché non gli domandarono se avesse qualcosa da dichiarare prima che si procedesse all’esecuzione.
A quel punto, infilando personalmente la testa nel cappio, lei avrebbe dichiarato:
“Se avete un messaggio da portare all’Inferno, datemelo, lo porterò laggiù per voi!”
Numerose testimonianze avrebbero confermato apparizioni dello spirito della giovane Lavinia vestita con il suo abito nuziale bianco e rosso indossato nell’ultimo giorno della sua breve vita e del quale stranamente non figurano elementi storici tali da poter risalire a simili particolari.
Sarà tutto vero?
Speriamo che questa puntata del Black Horror Friday vi sia piaciuta!
Buona notte!
Alice Marcotti
Fonte: Altra Realtà