Ci sono personaggi che godono di vita propria, protagonisti che proseguono il proprio cammino anche dopo il termine del libro, indipendenti dall’autore.
Tra questi, troviamo certamente una giovanissima ragazzina americana dalla “natura non umana, ma di ninfa”. Indovinate di chi stiamo parlando.
Capolavoro letterario.
64 anni fa nasceva Lolita, il grande successo di Vladimir Nabokov, illustre scrittore russo.
Da sempre legato alla poetica di Gogol’ e di Dostoevskij, Nabokov faceva della trasposizione grottesca della realtà e dello sdoppiamento di identità il proprio nucleo letterario.
Il trasferimento negli States lo portò però a relazionarsi con una cultura nuova, mai conosciuta, forse mai neppure immaginata, che smosse in lui nuove curiosità.
Da questo passaggio e dall’analisi dei nuovi valori americani, nacque Lolita, il libro scandalo del 1955.
Humbert Humbert, professore di letteratura francese, è la voce voce narrante del racconto. In seguito al fallimento del suo matrimonio e ad una crisi depressiva HH sceglie di trasferirsi in un paesino del New England, per dedicarsi alla scrittura. Affitterà quindi una stanza nella casa della vedova Haze, in cui la donna vive con la figlia dodicenne, Dolores (Dolly).
Se la signora Haze cercherà di sedurre lo scrittore, Humbert risentirà della presenza di Dolly, che tanto gli ricorderà il suo primo amore, prematuramente deceduto. Da questo momento, si svilupperà una vera e propria storia di amore on the road, vissuta tra strade infinite e motel, caratterizzata da inseguimenti, finzioni, giochi, seduzione e disillusioni.
Inutile dire che la descrizione di un amore pedofilo lasciò scioccata l’opinione pubblica del tempo. Ma possiamo ora affermare che Lolita si tratti solo di questo? Di fantasie di un pervertito?
Racconto nel racconto.
I protagonisti di questa storia sono ufficialmente due, la piccola Dolly e lo scrittore di letteratura. Ma in realtà, ad uno sguardo più attento, è possibile identificare altri due personaggi fondamentali, che ci accompagnano per tutta la durata del libro.
Lolita, la giovane ragazzina capricciosa, imbronciata, civettuola, a suo modo sensuale, è la perfetta incarnazione della nuova America, che tanto smuove il vecchio HH, simbolo invece della vecchia Europa, dal suo torpore e noia.
Il viaggio stesso intrapreso da HH e Dolly altro non è che un faro che mette in luce i nuovi USA, costellati dai frutti del Capitalismo, come motel, residence, supermercati, hamburger e fumetti. Una terra capace di ammaliarti, giovane, piena di potenzialità, seducente per quello che potrebbe essere, più che per quello che effettivamente è, esattamente come la nostra Lolita.
In altre parole, la storia d’amore tra HH e Lolita non è esattamente quello che sembra. Dietro la superficie c’è sempre altro, soprattutto nei libri di Nabokov. Come anticipato, la sua cifra stilistica si è sempre basata sulla trasposizione della realtà in altre forme, in altre dimensioni e Lolita non fa eccezione. Nabokov, il cui alter ego è proprio HH, racconta così la sua storia d’amore e ossessione per il nuovo continente.
Che per caratteristiche e visioni è molto più simile ad una ragazzina disinibita che a una donna matura e intrigante.
Lolita oggi.
A causa della trama apparentemente scabrosa, il libro venne rifiutato da molte case editrici. Anche quando finalmente venne pubblicato dall’Olympia Press, nel 1955, una casa editrice di letteratura erotica, la Francia lo censurò per anni. Fu però questa la fortuna di Nabokov e del suo racconto. Il libro arrivò presto negli USA, dove divenne il Best Seller che noi ora tutti conosciamo.
Nonostante lo scandalo iniziale infatti, il libro non contiene alcuna descrizione oscena e tutta la narrazione è in realtà condita da ironia e sarcasmo, che danno alla narrazione quella famosa marcia in più.
Particolarmente interessante è il fatto che Lolita è diventata una oggi un personaggio cult. Tutti la conoscono, anche se non hanno letto il libro o non hanno visto il film. Ha una propria dimensione ed è diventata un’antonomasia femminile.
Se Circe è l’ammaliatrice, se Messalina è la dissoluta, se Madame Bovary è l’insoddisfatta, Lolita è diventata la rappresentante delle adolescenti dalla bellezza precoce.
Una terna, immortale, giovane ragazzina. Buon Compleanno, Lolita!
Greta Bovincini