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Vintage Friday: The O.C. l’ultimo vero teen drama

The O.C. è stata una delle serie che ha segnato maggiormente la nostra adolescenza. Aveva tutti gli ingredienti per il perfetto teen drama e lo ricordiamo oggi per il Vintage Friday.

Fonte foto: Nss Magazine

 

“California, here we come”
Tutti ricordiamo le parole della sigla di The O.C.

Volenti o nolenti, The O.C. è stata una delle prime serie tv di cui ci siamo innamorati e che abbiamo seguito assiduamente (rigorosamente su Italia Uno), prima dell’avvento di Netflix e delle piattaforme streaming.

Il segreto del successo è stato sicuramente quello di possedere tutti gli elementi per un perfetto teen drama: storie d’amore appassionanti e travagliate, colpi di scena e tanto, tanto dramma (forse anche troppo).

E poi, chi non ha sognato di fare parte della combriccola di Orange County, almeno una volta nella vita?

The O.C. è una serie tv creata da Josh Schwartz, andata in onda dal 2004 al 2007 in Italia. Il titolo viene dall’abbreviazione di Orange County, cittadina californiana dove si svolge la serie.
La serie è incentrata sul personaggio di Ryan Atwood (interpretato da Benjamin McKenzie), un ragazzo problematico ed introverso, trascinato nei guai dal fratello Trey.

Dopo aver partecipato al furto di un’auto col fratello, Ryan entra in contatto con Sandy Cohen, il suo avvocato d’ufficio. L’uomo capisce che Ryan non è un cattivo ragazzo, ma è solamente cresciuto in una famiglia in difficoltà.

Dopo essere abbandonato dalla madre, Ryan va a vivere con Sandy in una lussuosa villa ad Orange County, insieme alla moglie di Sandy, Kristen e loro figlio Seth (interpretato da Adam Brody), un ragazzo nerd dallo spiccato sarcasmo.

I due ragazzi diventano velocemente amici, pur essendo l’uno l’opposto dell’altro ed intrecciano una relazione con due ragazze: Marissa (Mischa Barton) e Summer (Rachel Bilson).
Marissa è una ragazza problematica, che subisce l’influenza negativa di sua madre e della sua famiglia; Summer è una ragazza all’apparenza frivola e snob, ma col tempo si rivelerà profonda e leale.

Tra i quattro ragazzi nascerà una grande amicizia, che porterà, poi, allo sbocciare delle relazioni amorose tra Ryan e Marissa e tra Summer e Seth.
Durante il corso della serie, le due coppie vivranno storie d’amore travagliate ma riusciranno a superare ogni difficoltà.

Fonte foto: YouTube

La serie tocca argomenti anche molto seri, come il suicidio, la morte, le differenze culturali e la droga.
Tanti sono stati i momenti difficili che i quattro protagonisti hanno dovuto affrontare: il tentato suicidio di Marissa a Tijuana dopo il divorzio dei suoi genitori, il tentato stupro che subisce Marissa da parte del fratello di Ryan ed i problemi coi genitori.

Il dramma sicuramente non è mai mancato in The O.C. ma ha il suo picco con l’uscita di scena di Marissa, con la sua morte.

Marissa muore in un incidente d’auto nella terza stagione: la ragazza aveva iniziato a frequentare un tipo poco raccomandabile e dopo un intenso inseguimento d’auto con Ryan, la macchina di Marissa cade in un dirupo. La scena di Ryan che prende il corpo di Marissa, ormai esanime, con la canzone Hallelujah in sottofondo, rimarrà per sempre uno dei più grandi traumi nella storia delle serie tv, nonché della nostra adolescenza.

Dopo la morte di Marissa, la serie ha un tracollo: è venuto a mancare il suo personaggio cardine, quello che creava i maggiori problemi, ma soprattutto, con la sua morte finisce una delle storie d’amore più travagliate della serie e questo non ha giovato alla serie.

Tanti, però, sono stati anche i momenti iconici della serie, come il Chrismukka, una parola che unisce Christmas ad Hanukkah, per la festività creata da Seth, mezzo cristiano e mezzo ebreo.
Altro momento sicuramente da ricordare è il bacio tra Summer e Seth sotto la pioggia, come in Spiderman, che ci ha fatto sognare e sospirare.

The O.C. è riuscita a diventare un simbolo degli anni 2000, rappresentandoli in tutti i suoi lati, come con la moda di dubbio gusto e la nascita del fascino del “nerd” con Seth Cohen.

Ci ha tenuto incollati allo schermo con stratagemmi anche troppo esagerati, come la svolta omosessuale di Marissa o gli infiniti problemi che funestavano le famiglie ricche della California.

The O.C. ha saputo giocare le proprie carte, mescolando il dramma esagerato ai problemi che potevano avere anche dei comuni adolescenti, con storie d’amore travagliate e con continui colpi di scena.
Proprio per questo The O.C. è, forse, l’ultimo grande teen drama delle serie tv, perché ha saputo costruire una storia durata quattro stagioni, senza particolari aggiunte come musical, supereroi o particolari ambientazioni.

Era tutto lì: la California, quattro ragazzi e le loro vite.

Saranno tante le cose che ricorderemo di The O.C.: il fumetto Atomic County di Seth, il giocattolo di Principessa Favilla di Summer, il breakdown di Marissa in piscina (con annesso lancio della sdraio), il sarcasmo di Seth, la meravigliosa villa dei Cohen, la sigla cantata dai Phantom Planet, il travestimento da Wonder Woman di Summer e il primo scambio di battute fra Marissa e Ryan:

“Chi sei?”
“Chiunque tu vuoi che io sia”

 

The O.C. ha avuto un’importanza non indifferente nel mondo dei teen drama, è stato il fulcro degli anni 2000. Era una serie seguita da tutti, un vero e proprio fenomeno culturale.
E ci manca immensamente.

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