Amazzonia in fiamme. La terra brucia, sta bruciando da giorni. Eppure i potenti che dovrebbero salvaguardarla, e non solo a parole, sono inermi.

Il mondo del vip ancora una volta da l’esempio, e buona parte delle star internazionali sta contribuendo a diffondere le foto dell’Amazzonia che brucia.

In prima linea Leonardo di Caprio, che da anni si batte contro i cambiamenti climatici. Sul suo profilo Instagram ha condiviso un elenco di azioni da mettere in pratica per salvaguardare il pianeta. Ma non si è limitato a questo. L’attore ha donato 5 milioni di dollari, per aiutare a rimettere in piedi il polmone verde del mondo.

FB_IMG_1566887126559 Le star scendono in campo per puntare i riflettori sull'Amazzonia
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Il nostro amato Alessandro Gassman, che non si tira mai indietro quando c’è una battaglia da combattere, condivide l’evoluzione degli incendi sui suoi social.

Gisele Büdchen, ambasciatrice ONU per l’ambiente, è andata sui luoghi dell’incendio per verificare di persona la gravità della situazione e ha denunciato il grave problema della deforestazione dell’Amazzonia.

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Greta Thurnberg dallo yacht su cui si trova per raggiungere il palazzo di vetro dell’Onu senza impattare sull’ambiente, rinnova il suo monito a smettere di girarsi dall’altra parte e ad iniziare a fare la nostra parte per salvare il pianeta.

Salma Hayek, Ricky Martin, Chef Rubio e molti altri concordano sul fatto che se l’Amazzonia fosse stata una chiesa in una capitale europea, alludendo a Notre Dame, il mondo si sarebbe mobilitato in un attimo.

E se avessero ragione? Se non ci concentrassimo sulle cose giuste? Ovviamente ricostruire un simbolo storico di tutta Europa ha la sua importanza, ma perché ci mobilita di più rispetto ad una foresta che brucia?

Come mai facciamo tanta fatica a vedere la gravità di quello che sta succedendo? Perché non scendiamo in campo arrabbiati di fronte alla terra che arde?

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Eppure ci riguarda da vicino, perché se l’ossigeno scarseggia rischiamo l’estinzione….ma facciamo fatica ad attuare i consigli ecologici.

Quando ci toccano la plastica insorgiamo, come se ci facessero un dispetto dicendoci che è nociva per il pianeta; la maggioranza di noi usa la macchina per fare brevi spostamenti, sprechiamo il cibo, teniamo l’acqua aperta quando non è necessario.

Insomma tutte le pessime abitudini che dovremmo combattere, le attuiamo sempre di più. Pretendiamo cose sempre maggiori da una natura che ci sta chiaramente dicendo che stiamo esagerando.

Gli alberi che bruciano ci metteranno decenni prima di crescere nuovamente; le specie animali vittime del fuoco hanno subito una decimazione incredibile, che nel giro di pochi anni potrebbe portarle all’estinzione, in Amazzonia le tribù indigene con il loro patrimonio culturale rischiano di morire tra le fiamme….

Ma di fronte a tutto questo stiamo fermi a guardare, convinti che la cosa sia lontana, che qualcuno lo spegnerà questo incendio come se fosse l’unico problema. E invece no, i problemi sono tanti e forse è arrivato il momento di aprire gli occhi e guardarli uno per uno.

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