Abbiamo illuminato le vostre notti… Non dimenticatevi di noi lucciole
Quanti di noi, da bambini, nelle calde sere d’estate abbiamo giocato a rincorrerci per le campagne, giocando a nascondino in giardino o semplicemente sdraiandoci sull’erba per ammirare le stelle?
Erano tante. Molte più di adesso. Brillavano in alto, nelle prime ombre della sera, mescolandosi alle risate dei bambini e alla luce intermittente delle lucciole.
Siamo stati testimoni di una natura che stava scomparendo, inesorabile, giorno dopo giorno, gettando il buio attorno a noi.
Un buio che oggi infesta le nostre campagne e i nostri cortili, e che è una condanna a morte per quei piccoli insetti che ci danzavano attorno e che noi amavamo rincorrere.
In pochi si sono accorti che, estate dopo estate, le lucciole stavano scomparendo. Ed ora, a distanza di anni, rimpiangiamo quei tempi e quelle emozioni che, al pari di tanti animali, sono a rischio di estinzione.
Ma che fine hanno fatto gli insetti che brillano per amore?
Pesticidi, cambiamenti climatici e inquinamento luminoso sono le 3 cause principali della loro scomparsa.
Come sempre, l’uomo ha un potere che usa per aggiustare una cosa, senza rendersi conto che per farlo ne distrugge dieci
Le lucciole sono dei piccoli coleotteri carnivori che si nutrono di quelle lumachine che a loro volta si nutrono di quell’insalata di cui a nostra volta ci nutriamo noi. Insomma, è tutto un magna magna generale.
Il problema nasce appunto che noi uomini, per salvare l’insalata, abbiamo condannato a morte le lucciole. E le lumache. In poche parole i nostri orti sono un cimitero a cielo aperto, fiorente e verdeggiante grazie ai pesticidi, ma colpevole di uno sterminio di massa.
Un omicidio che si poteva benissimo limitare in quanto la dieta delle lucciole fungeva già da pesticida naturale
La seconda causa sono l’urbanizzazione che ha devastato quasi del tutto il loro habitat e i cambiamenti climatici causati dall’uomo. Le specie invasive che prosperano in un clima più caldo e la siccità distruggono ancora di più il loro habitat.
E per ultimo l’inquinamento luminoso gioca un ruolo fondamentale nella scomparsa delle lucciole in tutto il mondo.
Il problema nasce dal fatto che la lucciola femmina, per rimorchiare il maschio che svolazza ignaro per i prati, emana una forte luce fissa che funge da richiamo. Il maschio a sua volta, per corteggiarla, ribatte con delle luci intermittenti attraverso le quali imparano a riconoscersi.
A seconda della specie, questi messaggi appariscenti sono coordinati, spesso attraverso enormi gruppi di migliaia di loro.
Con l’eccessiva illuminazione stradale, delle case e dei fanali delle auto, mamma e papà lucciola non sono più stati capaci di comunicare tra loro e di accoppiarsi.
L’insetto che si illumina per amore è stato spento dalla luce.
[fonte bing.com – focus]