Black Horror Friday: Giulia Tofana, l’assassina di mariti
Benvenuti a questa nuova puntata del Black Horror Friday! Oggi parleremo di Giulia Tofana, un’assassina seriale italiana vissuta alla corte di Filippo IV di Spagna.
Chi era questa donna?
Giulia Tofana, nata a Palermo, fu soprattutto una fattucchiera e una megera. Fu considerata, infatti, una serial killer sui generis, in quanto era simpatizzante per le donne. Infatti, vendeva loro veleni da somministrare ai mariti, in quanto, queste donne erano intrappolate in matrimoni sbagliati. (In quanto a quell’epoca il divorzio non era riconosciuto).
Le notizie biografiche su Giulia Tofana sono scarse e lacunose. Probabilmente era figlia, forse nipote, di Thofania d’Adamo, giustiziata a Palermo il 12 luglio del 1633 per aver avvelenato il marito. Giulia, rimasta orfana in giovane età, non ebbe la possibilità di studiare, risultando analfabeta e priva di ogni rudimento culturale.
Ma conosceva bene la vita e i veleni.
Questa donna elaborò la formula per l’acqua tofana, un veleno inodore e insapore, e vendette il prodotto a donne insoddisfatte del matrimonio, trascinando in questa impresa anche la figlia, Girolama Spera.
Grazie proprio a questo veleno, Giulia divenne ricca e potente.
L’acqua tofana
Questa formula rimase per secoli nell’immaginario collettivo. Anche Mozart pensò di essere stato avvelenato con acqua tofana! Infatti la moglie diceva che ne era completamente ossessionato!
Secondo alcune fonti, l’acqua tofana fu inventata proprio da Thofania d’Adamo. Infatti, quest’ultima fu condannata nel 1633 proprio per aver ucciso il marito con un veleno.
Sua figlia Giulia si limitò ad allargare il mercato, venendo il veleno tra Napoli e Roma. (Quindi fuori da Palermo).
L’acqua tofana aveva un alto grado di tossicità, essendone sufficiente una piccola quantità per procurare una morte priva di sintomi, facendo sì che l’assassinio non venisse scoperto.
La condanna a morte
Un marito, sopravvissuto al tentativo di avvelenamento da parte della moglie, denunciò Giulia. Così incominciò la caccia alla Tofana, ma quest’ultima si riparò in una chiesa e si salvò.
Fu comunque catturata quando uscì dalla struttura.
Sotto tortura, ella confessò di aver venduto, ma solo a Roma, veleno sufficiente a uccidere circa 600 uomini, tra il 1633 ed il 1651.
Fu condannata e giustiziata a Campo de’ Fiori, nel 1659, insieme alla figlia Giroloma e agli apprendisti, nonché a un certo numero di mogli accusate di aver avvelenato i mariti somministrando loro la pozione.
Speriamo che questa puntata del Black Horror Friday vi sia piaciuta! Alla prossima settimana!
Alice Marcotti