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Facciamo il pieno di zuccheri semplici: si ma, in che modo?

Quanti di voi, almeno una volta nella vita, si sono chiesti quali dovrebbero essere – a livello nutrizionale- le quantità di zuccheri semplici da utilizzare giornalmente?

Gli zuccheri semplici rientrano nella categoria dei carboidrati e  sono, tra i più comuni: il glucosio, il fruttosio e il saccarosio.

A livello alimentare, il 50/60% delle calorie totali assunte quotidianamente dal nostro organismo, dovrebbe essere introdotto sotto forma di carboidrati, e dunque di zuccheri

Essi, quindi, dovrebbero essere il principale elemento della nostra dieta. Ma come dosare giornalmente le quantità di zuccheri?

Lo zucchero bianco da cucina, ad esempio, deve si far parte della nostra alimentazione, ma occorre scegliere correttamente la qualità: meglio evitare, dunque, per quanto possibile quello raffinato. Ma perché?

Quali zuccheri sono davvero pericolosi per la nostra salute?

Di recente l’OMS ha lanciato un allarme per sensibilizzare la popolazione -soprattutto quella dei Paesi maggiormente industrializzati- nei confronti dei pericoli che, una dieta  troppo ricca di zucchero, può comportare al nostro organismo.

Innanzitutto, bisogna specificare che si sta parlando di zucchero bianco raffinato.

Questo tipo di produzione industriale, ricavato dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, subisce un cosi alto numero di lavorazioni e di trasformazioni da non avere niente a che vedere con il succo naturale da cui deriva, ricco di vitamine e di sali minerali.

I processi di raffinazione di questa tipologia di zuccheri sono violenti.

Vengono utilizzate sostanze cosi estranee alla nostra alimentazione per cui, il prodotto che ne deriva,  risulta  essere un alimento essenzialmente dannoso per il nostro organismo.

Infatti, “ruba” al nostro corpo vitamine e sali minerali per poter ricostruire gli elementi distrutti del proprio composto originario.

Ne consegue una perdita di calcio nei denti e nelle ossa, con indebolimento dello scheletro e della dentatura, e favorisce perciò la comparsa di malattie ossee e carie dentarie, oltre ad incrementare il pericolo di diabete ed alterare la flora batterica.

E’ anche ampiamente verificato che, l’assunzione elevata di zuccheri, può condurre ad una sorta di “dipendenza” dovuta al cosiddetto calo ipoglicemico. Pertanto, una dieta troppo ricca di tale alimento, sottopone il nostro organismo ad ” un’altalena ormonale” davvero pericolosa.

Come limitare l’uso dello zucchero bianco raffinato?

Ricorda che, questo alimento, non viene assunto dal nostro organismo solamente quando zuccheriamo il caffè o prepariamo un dolce, ma è presente in tutti i preparati alimentari, in quanto è il dolcificante più economico ed efficace.

Pertanto, è fondamentale limitare l’assunzione di cibi preparati industrialmente e di dolci.

Nella nostra cucina, sarebbe bene cominciare a sostituirlo con lo zucchero vergine integrale o, meglio ancora, con della purea di frutta o con del miele.

 

Fonte:https://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/zuccheri-semplici.html

Milena Vittucci

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