Di nuovo la moquette ma stavolta dappertutto.
La moquette è il pezzo di arredo che meno ci aspetteremmo di ritrovare nelle nostre case, a meno che non siano stati acquistati nei lontani anni ’60 e ’70. In effetti la moquette per anni è stata definita come kitch e fuori moda. Quest’anno però le cose sono cambiate.
Tutto è cominciato a Milano, durante la Design Week, nel Brera Design Apartment, in cui Cristina Celestino, architetta e designer di interni, ha ben pensato di metterci la moquette. Il risultato è stato fenomenale. Planetario è il nome del progetto e addentrandoci negli spazi dell’appartamento ne comprendiamo il motivo. Ci ritroviamo, infatti, in uno spazio decisamente futuristico ma dal gusto vintage, e la moquette non la ritroviamo soltanto a terra, ma anche sulle pareti e sul soffitto e in qualsiasi spazio, dall’ufficio al bagno.
La moquette, insomma è ritornata di moda.
I vantaggi sono tanti, specialmente per chi dimora in alta quota. Ci troviamo infatti di fronte ad un materiale, morbido, caldo, isolante. Attira l’80% della polvere presente nell’ambiente che potrà tranquillamente essere eliminata con l’aspirapolvere – con la funzione battitappeto.
Unica accortezza: una o due volte l’anno – in base alla filatura della moquette – è necessaria una manutenzione professionale. Non è necessario un professionista quanto una macchina professionale, la lavamoquette, noleggiabile senza troppi pensieri. E attenzione ai saponi, usate detergenti specifici.
Novità e must
Ma vediamo quali sono le novità che hanno convinto gli interior designer di tutto il mondo a spolverare il tappetone della nonna, che avevano sradicato con tanto fervore.
Oggi la moquette presenta diversi filati, colori, stampe e si presenta in diversi formati.
Innanzitutto i filati, diversi per ogni ambiente. I filati più lunghi sono più preziosi, il pelo lungo, richiede un arredamento non elaborato, per non rendere il tutto troppo pesante. Viceversa accade con il filato corto – escluso per le moquette a pelo corto ma con stampe elaborate.
Si preferirà dunque la stampa elaborata, con arredi monocromatici, e la tinta unita, con mobili più colorati. Nota Bene: nuance neutra con mobili dai colori sgargianti, colori vivaci con mobili e pareti monocromatici. Non sono regole ferree, i limiti sono fatti per essere superati, ma è importante farlo con criterio.
Ma cosa che in assoluto ha sbalordito sono i formati: dai classici teli, alla mattonella, al listone. Potrai avere la moquette a quadri, di colori diversi, a spina di pesce come se fosse un parquet. E, come la Celestino ha suggerito, può rivestire non solo i pavimenti ma anche i soffitti, le pareti e i mobili. Basta solo tanta creatività (o un interior designer).