Il pane fatto in casa con lievito madre non è solamente una moda. Molte persone stanno spostando le loro scelte d’acquisto verso prodotti naturali e non più industriali.
L’attenzione al proprio benessere è sempre più alta e, i prodotti da forno – come il pane- finiscono, come molti altri, sotto la “lente d’ingrandimento” dei consumatori.
Alla base della dieta mediterranea, il pane è stato per anni bene di consumo di massa, che ha spinto le panetterie a puntare su farine raffinate e sul lievito di birra.
In questo modo, si velocizzano i tempi di lievitazione degli impasti producendo, così, una maggiore quantità di prodotto da vendere.
Oggi, grazie all’attenzione sempre maggiore verso uno stile di alimentazione sano, diversi piccoli produttori stanno tornando all’utilizzo del lievito madre. Inoltre, sono molte le persone che preferiscono il pane fatto in casa con lievito madre.
Il motivo principale è quello di evitare il rischio di acquistare prodotti preparati con farine industriali, poco digeribili e dannosi per il nostro organismo.
Ma cos’è esattamente il lievito madre? Andiamo a scoprirlo insieme in questo articolo, dove vedremo anche i vantaggi nel suo utilizzo, in particolare nel pane fatto in casa.
Cos’è il lievito madre
Chiamato anche pasta madre, il lievito madre non è altro che un impasto di acqua e farina lasciato a fermentare ad una temperatura che va dai 18 ai 25 gradi.
Dopo diversi giorni, i batteri naturali innescano una lievitazione spontanea che trasforma l’impasto iniziale in un impasto lievitante.
La lievitazione lenta della pasta madre è possibile grazie alla formazione dei batteri lattici, che prolificano nell’impasto. Questi batteri, conferiscono al lievito madre molte proprietà benefiche per il nostro organismo.
Ad esempio, agiscono degradando le proteine del glutine, aiutando così la digestione del pane stesso e evitando intolleranze ai soggetti più sensibili.
Proprio per la presenza di questi batteri buoni, la pasta madre va “rinfrescata” periodicamente aggiungendo all’impasto altra acqua e farina, così da nutrire con nuove sostanze le colonie dei lactobacilli.
I tempi di fermentazione e la cura di cui necessita la pasta madre per diventare lievito sono piuttosto lunghi ed impegnativi. Inoltre, la lievitazione naturale, dipende da molti fattori come: temperatura, aria e clima.
Per questo motivo, i produttori di pane hanno optato per l’utilizzo del lievito di birra per le produzioni su larga scala.
Rispetto alla pasta madre, il lievito di birra è composto da un concentrato di lieviti utilizzati anche per la fermentazione della birra. Questi lieviti la rendono frizzante, grazie alla trasformazione degli zuccheri in anidride carbonica e alcol etilico.
Il lievito di birra, dunque, non contiene batteri buoni che aiutano la digestione. Una volta assunto, continua la sua fermentazione nello stomaco, provocando disturbi all’organismo, come difficoltà a digerire, gonfiore ed intolleranze.
Pane fatto in casa con lievito madre: i vantaggi
Per preservare propria salute, molte persone oggi decidono di rimettere le “mani in pasta” e di preparare il pane fatto in casa con lievito madre.
La pasta madre, oltre ad avere molti benefici, grazie ai batteri buoni rende il pane conservabile a lungo, cosa che vi permetterà di impastare una sola volta alla settimana.
Ecco alcuni consigli per preparare il vostro pane fatto in casa in modo facile, veloce, economico, ma soprattutto sano!
- Scegliete farine poco raffinate: prediligete quelle di tipo 1 o 2, che conservano una percentuale di crusca quindi le vitamine e i componenti che fanno bene all’organismo
- Se non avete voglia o tempo di preparare la pasta madre, potete facilmente trovarla in commercio nei negozi biologici o nei mercati contadini
- Se non amate impastare il pane a mano, optate per una planetaria o per una macchina che prepara il pane, l’importante è usare ingredienti naturali e il risultato sarà lo stesso
- Per conservarlo al meglio avvolgetelo in un panno da cucina e riponetelo in un luogo asciutto.
Autore: Simona Vitale