Sempre più diffuso in tutto il mondo il problema del bullismo tra i ragazzi. Jessica Alexander ha rivelato il metodo danese per contrastarlo.
La psicologa americana, autrice del best seller edito da Newton Compton Editori “Il metodo danese per crescere bambini felici!” in un’intervista esclusiva a D.Repubblica affronta il delicato tema del bullismo.
La Alexander, il cui marito è appunto danese, ha spiegato il programma “Liberi dal Bullismo” con il quale in circa dieci anni, il paese è riuscito a diminuire la percentuale del fenomeno dal 25% al 7%.
Da sempre la Danimarca è considerata uno dei paesi più felici del mondo e il motivo pare proprio essere l’educazione.
“I bambini felici, da grandi, diventano adulti felici che cresceranno altri bambini felici, un circolo virtuoso che si ripete all’infinito” spiega la psicologa.
Una delle cose di cui la Alexander si è presto resa conto è che la lotta contro il bullismo in Danimarca, non si rivolge solo al singolo individuo, ma bensì alla collettività.
“Noi siamo convinti che non esistano bambini cattivi”, ha spiegatoHelle Baktoft, esperta di bullismo. “Esistono solo dinamiche di gruppo sbagliate”.
Ecco perché gli insegnanti danesi cercano sempre di più di portare l’attenzione all’intero gruppo di studenti facendo sì che il bambino emarginato si senta accolto e smetta quindi di comportarsi in maniera negativa.
Un’altra strategia adottata dai danesi è il cosiddetto sondaggio di benessere, con il quale i bambini indicano, su una scala da 1 a 10, il loro grado di felicità e altre importanti informazioni.
Questo porta gli adulti a capire meglio la psicologia dei bambini che hanno intorno e ad avere maggiori strumenti per aiutarli a vivere serenamente l’infanzia.
Da questi sondaggi inoltre, si evince quale dei bambini della classe sia il più popolare o il meno apprezzato, permettendo di programmare così le lezioni in modo da uniformare il gruppo di studenti.
Dai 6 ai 16 anni inoltre, le scuole danesi investono un’ora alla settimana del tempo scolastico al miglioramento delle dinamiche di classe. Gli studenti imparano ad ascoltare i compagni e provano a mettersi nei panni l’uno dell’altro.
Questo non solo diminuisce i bulli all’interno della scuola ma aumenta notevolmente la felicità dei bambini.
E’ risaputo e provato che un bambino sereno non tende a escludere sé stesso o gli altri e in questo modo cala notevolmente la percentuale di bullismo.
Chissà se anche in Italia arriveremo mai ad avere questi risultati.
Articolo di Tina Brooks