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Halloween on the road: Le ville infestate da vedere in Italia

Il conto alla rovescia per la notte delle streghe è iniziato. Mancano solo due giorni alla ricorrenza più attesa da tutti gli amanti del paranormale e dello spiritismo, e quale momento migliore di questo per avventurarsi alla scoperta delle ville più inquietanti d’Italia?

Ecco dunque una classifica di 5 fra le ville più infestate d’Italia: Voi ci andreste o ve ne terreste alla larga?

Villa Malvasia detta anche “Villa Clara”

Situata nella periferia di Bologna, nei pressi di Trebbo di Reno frazione di Casel Maggiore, sorge una la splendida “Villa Clara“, residenza ormai abbandonata e meta di prove di coraggio dei giovani bolognesi pronti a sfatare la leggenda della sua maledizione.
Sull’ingresso della maestosa villa si può oggi leggere “Villa Clara”: secondo una prima versione della leggenda, Clara era una giovane fanciulla, figliastra del padrone di casa, che venne colta ad amoreggiare con un sottoposto del padre, il quale, sentendosi disonorato, la murò viva all’interno della villa stessa; una seconda leggenda racconta invece che Clara fosse una bambina con poteri di chiaroveggenza, nata agli inizi del ‘900, che il padre (terrorizzato dai suoi poteri) fece murare viva all’interno della villa. Si dice che il fantasma di Clara (chiunque essa sia) si aggiri senza pace per le stanze di Villa Malvasia piangendo e lamentandosi; sono tante le testimonianze di persone che hanno sentito provenire strani rumori, strane luci o strane sensazioni nei pressi di Villa Clara.

Fonte: Social



Villa De Vecchi “La Casa Rossa”

Conosciuta come “la casa rossa” a causa dei residui di colore sulle pareti esterne, questa villa si trova tra le montagne vicino al lago di Como (Cortenova, LC) è una villa di metà 800 voluta da Felice De Vecchi. Oggi è conosciuta come la più infestata d’Italia e tra le ville 7 più infestate al mondo.

Si narra che dopo una passeggiata, De Vecchi torna a casa trovando moglie e figlia morte, brutalmente uccise. Alla morte di Felice, la casa avrebbe iniziato ad essere luogo di fenomeni paranormali e presenze sinistre. A questa leggenda sono succedute altre come quella secondo cui Villa De Vecchi sia stata abitata nel primo dopoguerra da un certo Aleister Crowley, uno dei maggiori esponenti d’occultismo e satanismo dell’epoca.

Mr. Crowley era dedito a riti orgiastici nel segno del colore rosso, quindi nelle stanze rosse della villa e con donne dai capelli rossi: sembra che da ciò si originò il soprannome della villa, cioè “Casa Rossa”.

Alla sua morte, Mr. Crowley lasciò la casa in eredità ad un gruppo di seguaci dediti anch’essi ai rituali ma una sera, durante uno di questi, uno dei membri della setta venne posseduto dal demonio: la mattina dopo la polizia trovo i corpi straziati e dilaniati di tutti gli altri membri, scarnificati a mani nudi…il colpevole non fu mai trovato ed identificato. Sono varie le manifestazioni associate alla casa come quella di un fantasma che ogni notte suonerebbe un pianoforte (presente nella sala principale ma ormai distrutto) udibile anche dall’esterno dell’abitazione, o come la comparsa di inquietanti figure bianche nell’obbiettivo della macchina fotografica.

Fonte: Social

Villa Cerri la villa degli amanti maledetti

Ci spostiamo a Lomello, in provincia di Pavia, dove si trova la Villa degli amanti maledetti; così chiamata per la leggenda secondo cui a Villa De Vecchi la maledizione iniziò dopo che il proprietario della tenuta trovò la moglie assassinata e la figlia scomparsa. A Lomello, invece, la storia racconta che un brutto giorno di fine estate del 1912 il proprietario di questa tenuta eretta in mezzo ai campi di riso tornò da una battuta di caccia. Ad attenderlo, sulla porta d’ingresso, avrebbe dovuto esserci la bella e giovane moglie sposata pochi mesi prima. Invece no, la sposina era all’ultimo piano della torretta della villa in compagnia di un giovane stalliere. Il proprietario lavò nel sangue il tradimento con due colpi di fucile, più un terzo per sé stesso. Le tre morti dell’estate del 1912 hanno contribuito ad alimentare l’idea di presenze che s’aggirano per la casa, motivo della mancanza di proprietari stabili (gli ultimi risalirebbero agli anni ’50, tutti suicidatisi per i lamenti terrificanti sentiti quotidianamente).

Fonte: Social

Villa Magnoni

Situata a qualche chilometro da Ferrara, Cona è conosciuta per la sua villa abbandonata: Villa Magnoni. La storia legata a questa villa parla dell’esistenza di una strega, custode della casa. Negli anni ’80, quattro ragazzi decidono di entrare nella villa per gioco ma subito iniziano a sentire rumori strani fino al pianto di un bambino, nonostante la casa fosse abbandonata da anni. Terrorizzati, i ragazzi scappano verso l’auto quando, usciti dalla villa, vedono alla finestra del secondo piano, una donna molto anziana che urlando, li intima ad andarsene. A poche centinaia di metri, i giovani perdono il controllo della macchina e finiscono fuori strada. Nell’incidente muoiono tutti tranne uno, unico sopravvissuto che avrebbe poi raccontato l’accaduto alle autorità prima di trasferirsi in un’altra regione. Dopo quell’evento, gli ingressi e le finestre di Villa Magnoni sono stati tutti murati.

Fonte: Social

Ville maledette ma non solo

Oltre alle ville maledette, molti sono i paesi e i parchi considerati infestati come anche gli ex manicomi abbandonati, fra cui quello di Aguscello (FE) e di Mombello (MB) e i moltissimi castelli conosciuti per storie da brivido. Non resta che armarsi di coraggio e andarci.

Buona Fortuna!

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