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Vintage Friday: The Sims, quando crei la vita che vuoi

Uno dei giochi più amati negli anni Duemila è sicuramente The Sims, il primo gioco di simulazione di vita. Per il Vintage Friday, riscopriamo questo videogioco che continua ad avere tantissimi fan.

Fonte foto: Origin

The Sims è un videogioco di simulazione, distribuito da EA Games nel lontano 2000, ma che continua ancora ad appassionare milioni di videogiocatori.

Il gioco, ideato da Will Wright, non è altro che un simulatore di vita, nel quale i personaggi nascono, vivono, lavorano, si riproducono, hanno interazioni sociali e muoiono.

Si tratta di un videogioco che ha fatto la storia degli anni Duemila: tutti lo volevano e tutti lo chiedevano come regalo di Natale. 

L’importanza di The Sims è immensa nel mondo videoludico:  si tratta di una saga di videogiochi molto produttiva, sia dal punto di vista del numero di capitoli e di pacchi espansione pubblicati e sia perché ha cambiato in modo significativo il mondo videoludico, essendo il primo gioco che permetteva di crearsi una vita parallela, senza alcun rischio.

Il primo The Sims, rilasciato nel 2000, aveva una grafica mista 2D e 3D; dopo la prima versione del gioco, sono usciti tantissime espansioni, che hanno portato a diverse novità, sia nella modalità di gioco che per quanto riguarda i contenuti.

Basilarmente il gioco inizia con la creazione del proprio “sim”, ovvero il personaggio che puoi personalizzare come vuoi.

C’è la possibilità di modificare per intero il proprio personaggio: si possono modellare gli occhi, la bocca, il naso, il corpo, bisogna scegliere i vestiti, il trucco e l’hair-style.

Già questa operazione occupa tantissimo tempo (soprattutto per i più perfezionisti) ed è solo l’inizio.

C’è la possibilità di scegliere i tratti caratteriali del Sim e la sua professione, oltre a costruire la propria casa, dalle fondamenta al più piccolo particolare.

Fonte foto: ModTheSims

 

Preparato tutto questo, si può iniziare a giocare.

Il Sim può fare tutto: lavorare, andare a bere in un pub, andare a mangiare in un ristorante, andare in palestra, al museo, in piscina. Inoltre, potrà stringere relazioni sociali, sia amichevoli che amorose (tutti ricordiamo il famoso “fiki-fiki” che facevano i sim), creare una famiglia ed avere figli.

In tutto il corso del gioco, il giocatore dovrà prestare attenzione alle barre dei bisogni del personaggio, ovvero degli indicatori che mostrano i bisogni del proprio sim e che si dividono in: fame, igiene, energia, relazioni sociali, vescica e divertimento. È importante tenere alte tutte le barre, per avere un sim felice; la felicità del sim porta alla realizzazione di attività lavorative e di apprendimento.

Una delle cose più apprezzate del gioco è sicuramente la carriera: non conta cosa fai nella vita o se non riesci a trovare un lavoro, su The Sims puoi fare quello che vuoi.

Con l’introduzione dei vari pacchi espansione, si sono aggiunte sempre più carriere, come l’astronauta, l’attore, il cantante, il giornalista, l’acchiappa-fantasmi, etc.

A seconda della propria professione, ci saranno diverse mansioni da dover completare, per avere uno stipendio migliore o una promozione. Se ci sono diverse assenze, si può essere licenziati.

Fonte foto: SimsVIP

Ovviamente, essendo un simulatore di vita, sono presenti anche la nascita e la morte.

La nascita avviene nel caso un sim rimanga incinta oppure se viene accettata la proposta del partner ad avere un figlio.

Il neonato non può essere controllato dal giocatore, ma va accudito assiduamente: se il neonato non viene accudito, verrà portato via dagli assistenti sociali, altrimenti diventerà un bambino e potrà diventare un personaggio giocabile.

Anche la morte è un fenomeno molto presente. Un sim può morire di fame, per colpa di un incendio o di una scossa o in caso si addormenti in piscina. In quel caso, apparirà il Tristo Mietitore, col quale si può trattare per avere un’altra possibilità.

Fonte foto: The Sims Tales

In tutto, il gioco conta quattro capitoli e tantissime espansioni, che modificano il gioco, aggiungendo sempre più elementi: attività, carriere, mondi e oggetti.

Ci sono anche delle espansioni che permettono l’aggiunta del sovrannaturale, con l’introduzione di fantasmi, vampiri e della magia.

Tante sono le curiosità relative a questo gioco: innanzitutto, The Sims non doveva essere un videogioco, ma un simulatore di vita della famiglia media americana, utile per fare ricerche di mercato.

I personaggi parlano la lingua “simlish”, una lingua artificiale artistica, composta da vari suoni appartenenti a diverse lingue moderne.
Durante la gravidanza, se la madre mangia delle mele, c’è una buona possibilità che il nascituro sarà maschio, mentre se mangia delle angurie, c’è più possibilità di una femmina.

The Sims ha permesso a tutti gli adolescenti (ma anche agli adulti) di costruirsi una vita parallela nel mondo virtuale, potendo scegliere il proprio aspetto, il proprio carattere e la propria vita.

E non importa se i giocatori sceglievano di rappresentarsi nel gioco oppure di creare un personaggio completamente all’opposto di sé stessi: The Sims ha permesso di sperimentare e di divertirsi con la vita reale.

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