Durante la gravidanza il corpo della donna subisce una trasformazione radicale. I percorsi di preparazione al parto, le indicazioni di medici e ostetrici e i corsi di yoga prenatale preparano la donna a vivere con serenità questi cambiamenti. Non è facile per tutte. Tra i vari effetti collaterali di una gravidanza ce ne sono certi che sono davvero fastidiosi, ma solitamente passano nelle prime settimane dopo il parto. Altri invece si trascinano oltre il parto e spesso sono motivo di disagio e sofferenza psicologica. È facile accettare un cambiamento di forme e di volumi temporaneo come percorso naturale della maternità. È più difficile accettare, dopo il parto, che questo cambiamento è per sempre.
Il corpo della donna dopo il parto.
Di come il corpo della donna si ritrova dopo il parto se ne parla poco e niente. Non aiutano le immagini delle mamme vip che in poche settimane riprendono la loro forma perfetta e sfoggiano sorrisi smaglianti e addominali tonici. Non aiutano nemmeno le poche ore di sonno, le poppate a richiesta e la ricerca di una nuova routine basata sulle esigenze del piccolo. Ci si ritrova stanche, senza energie e con un corpo che non è più quello di prima e che probabilmente non lo sarà più. C’è poco da fare: dopo il parto ci si ritrova con uno sconosciuto in braccio e con un corpo che non ci appartiene. Occorre imparare a conoscere e amare entrambi.
Il modo migliore per accettare il cambiamento è prenderne atto da subito. Vivere la gravidanza come un percorso di trasformazione radicale e non solo temporaneo cambia il punto di vista. Conoscere quali sono gli effetti a lungo termine della gestazione ci permette di prendere dei provvedimenti e prevenire il peggio.
Di seguito vediamo quali sono le trasformazioni permanenti più comuni
La pancia dopo il parto.
La prima cosa da accettare è la pancia. L’utero durante i mesi di gestazione cresce in modo esponenziale. Dopo il parto ci mette dalle quattro alle sei settimane a contrarsi e a ritornare delle dimensioni precedenti. Per ritrovare la tonicità addominale, invece, possono volerci anche 12 /18 mesi. Una dieta sana e qualche esercizio mirato aiutano a rendere più veloce il processo di dimagrimento. L’importante è non esagerare e avere molta pazienza. Ci sono dei tempi di recupero da rispettare che possono essere diversi da donna a donna.
Le smagliature si possono prevenire.
Molte donne si ritrovano a dover fare i conti con pancia, glutei e cosce segnati dalle smagliature. Secondo un dossier del Ministero della Salute realizzato in collaborazione con Istituto Dermatologico San Gallicano
” La loro comparsa è più frequente al 6°-8° mese ed è dovuta a cause ormonali e a fattori meccanici, come il rapido aumento di volume. Nella maggior parte dei casi, una volta comparse le smagliature si possono solo attenuare.” È importante, quindi, la prevenzione: utilizzare creme elasticizzanti, bere molta acqua e assumere vitamine e antiossidanti già dalle prime settimane di gestazione. Secondo lo stesso documento le smagliature colpiscono il 50% delle neomamme.
Il seno dopo il parto.
Un altro tasto dolente è il seno. Durante i primi mesi di gravidanza il seno di una donna aumenta di tono e di volume. Dopo il parto, con la produzione del latte, Il seno subisce una nuova trasformazione: si gonfia e può essere soggetto a ingorghi e infezioni. È perfettamente normale, quindi, ritrovarsi dopo alcuni mesi dal parto con un seno molto diverso, molto meno tonico e più piatto. Per limitare i “danni” è molto utile la prevenzione: massaggi, creme tonificanti e piccoli esercizi per mantenere i pettorali in forma.
L’incontinenza urinaria.
L’incontinenza urinaria post parto è molto comune e colpisce una donna su cinque. Accade perché durante la gestazione e il parto i muscoli del pavimento pelvico subiscono una serie di stiramenti e contratture che ne compromettono la flessibilità. Sono più soggette a incontinenza post parto le donne che partoriscono in modo naturale. Generalmente la situazione si risolve da sola in 30 – 40 giorni, ma in alcuni casi il problema rimane e un colpo di tosse o uno starnuto diventano motivo di disagio. Ecco perché ginecologi e ostetrici sono ormai concordi nel consigliare una ginnastica perineale da iniziare, in via preventiva, già dalle ultime settimane di gestazione. Si tratta di una serie di esercizi molto semplici che si possono fare anche a casa, più volte al giorno e che a lungo andare possono portare a un evidente miglioramento della situazione.
Allenare i muscoli del pavimento pelvico e del perineo già dalle ultime settimane di gravidanza può evitare anche il prolasso (caduta verso il basso) dell’utero e delle pareti vaginali. Si tratta di una conseguenza più rara rispetto alle precedenti, ma è sempre dovuta all’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico che, in questo caso, non riescono più a sostenere il peso dell’utero.