Oggi è il Black Friday, il giorno preferito degli amanti dello shopping. Per il Vintage Friday vediamo qual è la sua origine e perché è stato chiamato così.
Alzi la mano chi non ha mai approfittato dei maxi-sconti del Black Friday per poter comprare qualcosa che aveva già adocchiato.
Il Black Friday è il giorno perfetto per fare shopping, grazie ai milioni di sconti (alcuni veramente convenienti) che si fanno su tantissimi prodotti, dall’elettronica all’abbigliamento, dai giocattoli al make-up.
Ma com’è nato questo giorno? Quale sono le sue origini?
Allora, innanzitutto si tratta di una “tradizione” americana, nata negli Stati Uniti e poi diffusasi nel resto del mondo. Il Black Friday è un giorno in cui i negozi applicano dei grandissimi sconti alla propria merce per incrementare le vendite ed invogliare i clienti ad acquistare.
Il giorno del Black Friday cade il giorno successivo al Thanksgiving Day, che si svolge il quarto giovedì di novembre.
Il primo Black Friday della storia risale al 1924 quando la catena Macy’s ha organizzato la prima parata per festeggiare l’inizio del periodo natalizio, proprio nel giorno successivo al Ringraziamento.
Macy’s è una catena della grande distribuzione statunitense, fondata nel 1858 ed altro non è che un grande magazzino.
La parata, ricca di carri allegorici molto suggestivi e ricchi di tradizione, portava ogni anno tantissime persone da Macy’s, che faceva grandi sconti sulla sua merce, per iniziare nel modo migliore lo shopping natalizio.
L’usanza della parata di Macy’s si è ripetuta anche negli anni successivi, prendendo piede anche in altre attività commerciali.
Ma il vero boom c’è stato negli anni Ottanta, grazie al boom economico statunitense, quando alla presidenza c’era Ronald Regan.
È in questi anni che il Black Friday si diffonde a livello nazionale, portando migliaia di persone per negozi, creando file chilometriche e vere e proprie risse per accaparrarsi i migliori prodotti.
Negli ultimi anni si sono rincorse tantissime leggende urbane sulla vera origine del Black Friday.
Una fra tutte riporta l’origine della giornata per eccellenza dello shopping allo schiavismo: la leggenda, infatti, diceva che il Black Friday fosse nato ai tempi della schiavitù, quando gli schiavisti vendevano a minor prezzo i lavoratori di colore per lavorare nei campi di cotone il giorno dopo del Ringraziamento.
Ovviamente si tratta di una bufala, iniziata a girare nel 2008 su Twitter, che torna periodicamente sulla bocca di tutti durante questo periodo.
Anche per quanto riguarda il nome, ci sono varie teorie confuse. In molti fanno risalire l’origine a ragioni di bilancio: infatti, il colore nero indicava i bilanci degli esercizi commerciali in attivo, in contrasto col colore rosso, che indicava i giorni in perdita.
In realtà, il nome sarebbe stato coniato negli anni Sessanta dalla polizia di Filadelfia. Infatti, il giorno dopo il Ringraziamento, a Filadelfia si svolgeva la tradizionale partita di football “Army vs Navy”, ovvero esercito contro marina.
Si trattava di un evento molto popolare, che richiamava ogni anno tantissimi tifosi, che congestionavano il traffico.
Proprio per questo motivo, venivano richiesti turni molto lunghi ai poliziotti dell’epoca e da qui l’accezione negativa “black”.
Il termine “Black Friday” ha iniziato ad avere una risonanza a livello nazionale grazie al giornalista Joseph P. Barret che riprese il nome proprio dai poliziotti di Filadelfia per i suoi articoli.
Negli anni Novanta il Black Friday diventò una vera e propria festa nazionale, seppur non riconosciuta ufficialmente e molti lavorato vennero lasciati liberi per potersi dedicare allo shopping sfrenato.
Ma il Black Friday non è un semplice giorno di shopping, bensì un importante test per analizzare l’andamento delle vendite del Natale successivo.
Molti clienti usufruiscono di questo giorno per fare i regali di Natale, cercando di risparmiare qualcosa per le feste.
Negli Stati Uniti gli sconti si aggirano su percentuali molto alte, addirittura il 90% di sconto e questo in parte giustifica le lunghissime file che vediamo ogni anno di fronte ai negozi.
Molti acquirenti decidono di accamparsi di fronte ai negozi già dalla sera precedente, appena finita la cena del Ringraziamento.
Sono sicuramente meno giustificate le risse che periodicamente scoppiano in questo giorno e molte di queste devono essere sedate addirittura dalle forze dell’ordine.
Nel 2011, in un negozio della catena Walmart, una donna ha usato lo spray al peperoncino per allontanare altri clienti, che erano interessati alla sua stessa merce.
Nel 2008, sempre in un negozio Walmart, un impiegato è morto, per essere stato investito da una folla di duemila persone.
Ecco un esempio dei disordini durante il Black Friday.
Negli ultimi anni il Black Friday si è diffuso anche nel resto del mondo e anche qui in Italia, anche se in minore proporzione rispetto agli Stati Uniti.
Infatti, in America si contano cifre da record per gli acquisti, basti pensare che nel 2013, in un solo giorno, 80 milioni di persone hanno speso la cifra record di 57,4 milioni: è come se l’intera popolazione della Germania avesse fatto shopping nello stesso giorno.
Al Black Friday segue il Cyber Monday, il primo lunedì dopo il Ringraziamento, durante il quale si applicano forti sconti nei negozi online. Il Black Friday non è solo un’occasione per fare acquisti convenienti: negli Stati Uniti è una lotta alla sopravvivenza per accaparrarsi un articolo al minor prezzo.