Sta arrivando il periodo più magico dell’anno: il Natale. E quale film migliore per festeggiare questo periodo se non La Vita è Meravigliosa?
Per il Vintage Friday ricordiamo questo film.
Il Natale è alle porte: si mettono decorazioni per tutta casa, si corre per fare gli ultimi regali ed aumenta la voglia di farsi maratone di film natalizi, magari insieme ad una cioccolata calda.
Nel cinema sono tantissimi i film natalizi, basti pensare a Mamma ho perso un aereo o all’immancabile Una poltrona per due.
Ma uno dei film che esprime maggiormente lo spirito natalizio è La vita è meravigliosa – It’s Wonderful Life.
Il film, che oggi compie il suo 73° anniversario dall’uscita nelle sale, è diretto dal regista Frank Capra, famoso per i suoi film ricchi di ottimismo e capaci di far commuovere il pubblico.
Capra è la perfetta incarnazione del “sogno americano”, dell’uomo che è partito dal nulla per diventare
Il protagonista del film è George Bailey, un uomo nato e cresciuto in una piccola cittadina rurale.
La sua vita è sempre stata votata a piccoli gesti di generosità e sacrifici personali, come rinunciare alle proprie aspirazioni personali per gestire la cooperativa di risparmio fondata dal padre, con suo zio paterno Billy.
La sua vita è stata costellata da sfortune e da occasioni perse. La Vigilia di Natale lo zio Billy perde gli 8000 dollari che doveva consegnare ad Henry Potter, una sorta di Scrooge moderno, avido e cattivo, che tiene in pugno tutta la cittadini.
George, sconfortato anche dal pensiero di un eventuale fallimento dell’azienda, si ubriaca e decide di gettarsi da un ponte, per porre finire alla sua vita.
Ma poco prima del suo insano gesto, un angelo di nome Clarence lo ferma.
Clarence è un angelo definito di “seconda classe”, che deve conquistarsi le ali, compiendo una buona azione.
La sua buona azione sarà proprio George, che afferma che la vita sarebbe stata migliore, se lui non fosse mai nato.
Sentendo queste parole, Clarence gli mostra come sarebbe stata la vita se lui non fosse mai esistito, mostrando tutto ciò che sarebbe successo se George non fosse intervenuto o non avesse fatto certe cose.
George capisce quanto è importante il dono della vita e torna sul ponte per implorare Clarence di tornare indietro.
L’angelo esaudirà il suo desiderio e lo riporterà indietro, così George può riabbracciare i suoi cari.
Nell’ultima scena George scopre la solidarietà dei suoi concittadini che lo aiutano, per salvare la sua azienda dalla bancarotta.
Il film, uscito nelle sale il 20 dicembre 1946, è ispirato ad un racconto di Philip Van Doren Stern del 1939, arricchito dal regista Frank Capra.
La vita è meravigliosa è considerato uno dei film più ispiratori ed amati del cinema americano.
Il film con James Stewart (George Bailey), Donna Reed (Mary Hatch Bailey) ed Henry Travers (Clarence), è considerato uno dei migliori film natalizi, per la sua storia così semplice, ma allo stesso tempo così intensa.
A differenza di tanti altri film natalizi, nei quali vediamo storie d’amore travagliate, avventure divertenti o gag comiche, ne La vita è meravigliosa viene rappresentata la vera essenza del Natale.
Il valore del Natale viene usato come veicolo di fiducia incrollabile, che smuove la solidarietà umana.
Paradossalmente il film non fece il successo sperato nelle sale, ma diventò un film di successo, col passare degli anni, entrando nella lista dei “film da vedere a Natale” di tutti noi.
L’intreccio del film è stato ripreso successivamente da numerosi film e serie tv, come Buffy, Glee, Ritorno al Futuro, I Simpson, etc.
La bellezza de La vita è meravigliosa sta proprio nella sua semplicità e nel messaggio che trasmette.
Infatti, la storia di George c’insegna ad amare la vita, nonostante tutte le difficoltà che possono esserci e che fare del bene verso il prossimo non è solo la cosa più giusta da fare, ma è anche qualcosa che torna indietro, perché il bene genera il bene.
Dopo l’uscita de La vita è meravigliosa, al regista arrivarono tantissime lettere da persone che lo ringraziavano per avergli ridato la speranza e, nel corso del tempo, qualcuno rivelò anche di aver rinunciato al suicidio dopo aver visto la pellicola.