La moda è in continua evoluzione e si adatta ai trend delle varie epoche. Per il Vintage Friday, vediamo l’evoluzione dell’abito nel corso delle decadi.
L’abito è sempre stato un indumento femminile ed è piuttosto cambiato nel corso del tempo.
Basti pensare al Settecento e agli splendidi abiti alla Corte di Francia, con colori sgargianti e gonne vaporose.
Ma se inizialmente la bellezza e la particolarità erano l’obiettivo della moda per questo indumento, col passare degli anni la comodità e la praticità sono diventati elementi sempre più importanti, soprattutto a causa degli eventi storici che si sono susseguiti.
Vediamo com’è stata l’evoluzione dell’abito nel corso delle decadi.
Anni Venti
Con la Prima guerra mondiale e gli uomini impegnati al fronte, le donne si ritrovano a fare mansioni mai fatte prima.
Perciò gli abiti diventano più semplici e pratici: gli orli si accorciano anche per dare più libertà di movimento, prima all’altezza del polpaccio e poi, dal 1925, ad altezza ginocchio.
Inoltre, dagli Stati Uniti arriva la tendenza delle sale da ballo e la musica jazz.
Uno degli abiti simbolo di questa decade è sicuramente l’abito da flapper girl.
Le flapper girl si contraddistinguono anche per un aumento della libertà, non solo nel movimento, ma anche di atteggiamento, con una sessualità più disinvolta e la libertà di bere e fumare in pubblico.
L’abito delle flapper girls è un abito a vita molto bassa con una gonna che terminava con perline in vetro, frange o piume, perfette per dare maggiore movimento durante balli come il fox-trot o il charleston.
Anni Trenta
Nel ’29 abbiamo il crollo della Borsa e la libertà ed il divertimento delle flapper girls passa velocemente di moda.
Per la donna, torna una moda più femminile e morbida, accantonando per un po’ la trasgressione.
Il vestito tipico di questi anni è un abito stretto in vita per esaltare le forme e la vita stretta.
Tornano i dettagli iper femminili, come le ruches e i fiocchi, le stampe sono prevalentemente a tinta unita o con fantasie floreali.
Si diffondono anche i vestiti con molto volume sulle spalle, gonne con un orlo tra il polpaccio e la caviglia e molto spesso troviamo delle grandi scollature sulla schiena, per richiamare il glamour del cinema di quegli anni.
I tessuti usati prevalentemente sono la seta ed il lamé per gli abiti da sera, molto spesso sono presenti dettagli in pelliccia.
Anni Quaranta
Lo scoppio della Seconda guerra mondiale cambia totalmente la società.
Anche in questo caso, le donne vengono lasciate da sole dagli uomini che vanno al fronte e sono costrette a lavorare nelle fabbriche, per supportare lo sforzo bellico.
Proprio per questo, la moda abbandona i fronzoli e i tessuti da sera, per fare spazio alla comodità, data anche l’irreperibilità dei materiali.
Per fare economia, si utilizzano i materiali usati per fare le divise, perciò si diffondono vestiti dai colori come il verde oliva, il beige ed il grigio.
Il modello di vestito di questi anni è con spalline, bottoni e soprattutto tasche, un trend ripreso dalla moda maschile.
Anni Cinquanta
Finalmente la guerra è un lontano ricordo e la società si gode il benessere e lo sviluppo economico e ciò si riflette anche nella moda.
Per quanto riguarda i vestiti, il trend è sicuramente la forma a clessidra fatta di gonne ampie e vita stretta; tornano di moda i dettagli femminili e frivoli.
La parola d’ordine è “sfarzo” e i vestiti si arricchiscono di dettagli e di femminilità, dato anche il modello a clessidra.
Il corpo femminile esaltato dalla forma degli abiti, che vengono fatti anche coi nuovi tessuti sintetici, che prendono piede in questa decade.
Anni Sessanta
Arrivano i meravigliosi anni Sessanta e gli abiti abbandonano la linea a clessidra, mentre si fa spazio la linea a trapezio, meno costrittiva per il fisico femminile, con quella libertà che si adatta alla libertà della donna in questi anni.
I vestiti, quindi, hanno una linea a trapezio e molto spesso vengono usate stampe optical o geometriche e si prediligono i colori accesi.
È famosissimo l’abito di Yves Saint Laurent ispirato all’arte di Piet Mondrian, creato nel 1965.
Anni Settanta
In questi anni si manifesta la vera e propria libertà, grazie alla libertà sessuale, la potenza della musica e la lotta per i diritti civili.
In questi anni c’è Woodstock, il festival musicale che ha cambiato la storia.
Questa libertà si rispecchia anche nella moda, soprattutto col contributo della moda hippy, quindi vediamo abiti floreali e lunghi fino alla caviglia, inoltre, grazie alla diffusione della disco music, vi è un elevato uso di paillettes, adatte per il dancefloor.
Altro modello molto in voga, soprattutto per le serate in discoteca, è un modello con l’orlo che arriva a metà coscia e con maniche scampanate.
Anni Ottanta
Arrivano i chiassosi anni Ottanta, una decade di frivolezza, che si rispecchia anche nella moda di questi anni.
Vengono sdoganati indumenti indossati in altri contesti, come i leggings colorati, gli scaldamuscoli e le gonne in tulle, per seguire le icone di moda dell’epoca, come Madonna.
Gli abiti sono prevalentemente con grandi spalline (“bigger is better”), taglio alla vita e orlo sopra il ginocchio. I colori sono prevalentemente accesi e con fantasie chiassose ed eccentriche.
Anni Novanta
Gli anni Novanta hanno spiccato nella moda per elementi a volte discutibili. Ma per quanto riguarda gli abiti, hanno lasciato trend ancora oggi usati.
Gli abiti sono prevalentemente con spalline molto sottili e lunghi fino alla caviglia.
Molto spesso vediamo ampie scollature nella parte posteriore, fino al fondoschiena.
Must-have di questa decade sicuramente gli abitini lunghi fino alle caviglie o appena sotto il ginocchio con linea dritta e stampe floreali, meglio se abbinati con una t-shirt bianca sotto.
Minimalismo è la parola d’ordine.
Anni Duemila
Anche gli anni Duemila non ci hanno lasciato un buon ricordo per quanto riguarda la moda.
La moda di questi anni è piuttosto confusa e con trend che non vorremmo mai tornassero.
Per quanto riguarda gli abiti, bisogna guardare all’icona di moda dell’epoca, Paris Hilton. Quindi via libera a brillantini e a tutto ciò che luccica.
Il taglio di moda era quello all’americana, che lasciava le spalle scoperte, magari con una scollatura profonda sul seno.