Se avete iniziato “Le Terrificanti Avventure di Sabrina” poiché nostalgici del cartone e della serie che ha accompagnato la vostra infanzia e la vostra adolescenza, sbagliate di grosso! Perché questo remake, ha in comune solo i personaggi.
Non è un vero e proprio horror, non ci troverete dei jump scare o non salterete in aria dalla paura, ma sicuramente non è quella sitcom che tanto vi è piaciuta negli anni passati.
Tuttavia in quest’articolo non parleremo della serie, ma entreremo nei particolari della terza stagione andata in onda, come le prime due, sulla piattaforma streaming di Netflix.
Ovviamente, è un po’ difficile fare una recensione senza neanche fare spoiler, ma cercheremo di farne il meno possibile. Tuttavia quest’articolo non è spoilerfree.
Dove eravamo rimasti con la seconda stagione delle Terrificanti Avventure di Sabrina?
Nella prima stagione abbiamo bene o male conosciuto i personaggi, in particolare quello di Sabrina, interpretata da Kiernan Shipka che si è dimostrato molto diverso da quello conosciuto nella vecchia serie.
Per cui vediamo la biondina destarsi tra la sua vita da mortale e la sua vita da streghetta serva di Satana.
E, a proposito di quest’ultimo, è il protagonista della seconda stagione, contro cui Sabrina lotterà per ottenere le sua tanto desiderate libertà e indipendenza, ma a un costo molto elevato.
E diciamo che questa è una sinossi molto molto limitata per scrivere il meno spoiler possibili. Ora passiamo alla terza stagione, ossia al capitolo 21.
Terza stagione di Sabrina: recensione
Il primo episodio è una sorta di sinossi, inizia esattamente da dove quello precedente si era interrotto: la nostra Stella del Mattino cerca tutti i modi di riportare a sé il suo amato fidanzato dentro cui si trova… suo padre. Insomma, l’incubo di ogni ragazza.
Tuttavia, per far ciò deve scendere negli inferi e chi si porta dietro se non le potenti streghe della sua congrega i suoi amici umani? Già, esatto. Ma per fortuna, tutto è andato per il verso giusto.
Questa è la stagione in cui vediamo alla perfezione i due lati di Sabrina come ci erano stati presentati nella prima, ma molto più accentuati.
Infatti Sabrina si comporta come un’umana: agisce molto con il cuore, ama Nicholas, è affezionata a lui e fa di tutto pur di salvarlo e farlo tornare chi era prima della loro sventura.
Dall’altra parte, però, vuole il suo ruolo nelle tenebre in quanto figlia di Lucifero e questo la porterà a fare una sorta di magia all’Hermione Granger, ma avanzato (ma non diciamo cosa per evitare spoiler).
Quindi in questa stagione vediamo Sabrina di nuovo impegnata in due vite, ma stavolta sarà divisa fra la sua vita sulla Terra e la sua vita all’Inferno
Abbandoniamo quindi completamente il desiderio di avere una vita da umana, perché sebbene si comporti a volte da tale, Sabrina non è più una semplice studentessa: è una strega a tutti gli effetti.
Una strega che… fa troppi errori al punto di sembrare stupida e da farti desiderare di sbattere la testa sullo schermo del pc. Ripetutamente.
E quindi la trama di questa stagione talvolta può sembrare anche un po’ noiosa e scontata, un po’ tirata. Ma l’introduzione di nuovi personaggi e nuovi villain, perché nella terza stagione Sabrina non si deve scontrare solo contro Satana, ma anche contro i pagani, va molto a favore.
Un altro pro di questa stagione sono i riferimenti al mondo degli Inferi o ai personaggi già conosciuti a livello mondiale, tanto che ci sembra che siano nostri amici.
E poi, se proprio volete un motivo valido per vedere la terza stagione, è sicuramente Caliban.
Non possiamo parlare a modo approfondito di Caliban perché cadremo negli spoiler elevati, ma il suo personaggio è abbastanza complesso e ci farà apprezzare ancora di più questa terza stagione.
Concludendo: la terza stagione di Sabrina non è nulla di più della prima e qualcosa in meno della seconda
Aspettiamo con ansia la quarta stagione per vedere cosa combinerà, ancora, la streghetta bionda che proprio non riesce a non mettersi nei guai e, soprattutto, a fare una scelta.