In molti lo avrebbero voluto vedere vincitore del festival, ma si son dovuti accontentare del premio come miglior testo: Eden di Rancore ha la lyrics più significativa.
Tuttavia, in quanti hanno capito il vero significato della canzone del rapper romano?
Sono tanti quelli che disprezzano il genere anche senza ascoltare la canzone, o senza leggere il testo, giusto perché, si sa, “il rap è per drogati”, meglio ascoltare il caro vecchio pop.
Ma il fatto che il premio come miglior testo abbia vinto proprio una canzone rap, non è una cosa da nulla, che dovrebbe passare inosservata.
E infatti è lo stesso Rancore che, in un post su Instagram, ribadisce l’importanza di questo premio
“Questo premio vorrei dedicarlo al Rap Italiano. Vi rendete conto che Sanremo ha consegnato il premio come “miglior testo” a una canzone rap? Se pensate alla complessità di “Eden”, al nome che porto, a come sul palco c’erano solo le mie rime, c’ero solo io, senza sovrastrutture, tutto questo poteva essere fantascienza.”
Rancore, Instagram
Scrive Rancore, pseudonimo di Tarek Iurcich, i cui testi, non solo quello portato a Sanremo, sono sempre profondi tanto da essere considerato uno dei rapper italiani migliori.
“[…] la mia felicità più grande è per il rap italiano, perché sono questi i momenti in cui un contenuto, riesce a cambiare un contenitore. Spero che tutto questo aiuti il futuro, aiuto le prossime edizioni ad accogliere nuovi linguaggi, e che dia ancora più coraggio a colore che, nel loro piccolo, porteranno il loro messaggio e la loro personale rivolta.”
Rancore, Instagram
Continua il rapper, per poi ringraziare il suo amico Dardust che lo ha accompagnato in quest’esperienza con entrambi i pezzi portati sul palco dell’Ariston.
E d’altronde, da chi non conosce il rap o si limita alle canzoni commerciali, ritiene il genere cantato da Rancore come un “genere per drogati” o “per chi disprezza le donne”, eccetera eccetera. Ma sono i soliti pregiudizi e le solite generalizzazioni presenti in ogni ambito.
Così, tra Achille Lauro che sdogana la figura del rapper come maschilista drogato di testosterone, Rancore tira uno schiaffo morale a tutti quelli che considerano i testi rap superficiali.
E quindi, passiamo subito al significato di Eden, la canzone portata dal rapper sul palco più importante d’Italia.
Eden, Rancore: significato della canzone
Eden è sicuramente una canzone con un bel flow, ti rimane in testa, è a modo suo anche simpatica con quel “ta ta ta”, ma il suo non è un testo superficiale.
Il rapper ha presentato la canzone come “un sogno in cui una mela rotolava dall’albero ripercorrendo la storia dell’umanità. Il brano affronta, tra gli altri, il tema della scelta.“
Iniziano dalle prime strofe.
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
La canzone quindi come un codice per decriptare il nostro momento storico e sociale, facendo girare tutto intorno a una mela, iniziando proprio dalla Grande Mela, ovvero da New York con l’11 Settembre e l’attentato alle torri gemelle.
L’11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
Cosa ci hai venduto?
Con i primi tre versi Rancore si riferisce a come, dopo quell’attentato, “la strega”, il nemico, abbia preso forma, ha avuto un volto ed è divenuta riconoscibile.
Parlando di streghe e di mele, si passa ovviamente a Biancaneve, che però non è nella fiaba che tanto piaceva alle bambine, perché insieme ai sette nani Biancaneve si trova in Siria, tra guerre e macerie.
Ed ecco quindi che, dopo la favola, si passa al mondo scientifico e tecnologico con Isaac Newton, che ha portato, grazie a una mela, alla scoperta della gravità.
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera
Si passa quindi dalla scoperta della gravità a un iPad, rappresentato per l’appunto da una mela morsa.
E si passa poi alla mela dell’Eden, di Adamo ed Eva, che hanno letteralmente scatenato il peccato originale mordendo una mela.
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo
Che vuole…
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un’intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione
Quindi sì, queste strofa parlano della scelta del primo uomo e della prima donna che scelgono di mordere la mela spinti dal serpente, dalla “vipera”.
E questa scelta determinerà il destino non sono loro ma anche degli esseri umani, visto che “se ogni scelta crea ciò che siamo / che faremo della mela attaccata al ramo?“.
Successivamente, si passa dal mondo cattolico a quello pagano
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d’oro nei giardini di Giunone
Perché anche nell’antica Grecia, Paride si trova a dover fare una scelta: decidere chi è la più bella dell’Olimpo tra Atena, Era ed Afrodite, che riesce a vincere per la promessa fatta all’uomo (sposare l’umana più bella).
Paride consegna quindi consegna la mela ad Afrodite, vincitrice, e lo aiuta poi a rapire Elena, già sposa di Menelao. E questo porterà alla celebre guerra di Troia.
Ma non finisce qui, perché dalla storia, alla scienza e alla religione, Rancore si sposta anche nel campo artistico con i versi successivi.
L’uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela
Il dipinto a cui si riferisce è Il figlio dell’uomo del pittore surrealista Magritte, che vede l’autoritratto dell’uomo con davanti al volto una mela che nasconde il volto.
Nel dipinto, il volto nascosto da una mela indica il desiderio dell’uomo di cercare di conoscere sempre quello che non riusciamo a vedere. Tuttavia, ogni cosa visibile nasconde sempre altro.
In conclusione, Eden di Rancore è una canzone che parla di scelte e di conseguenze
Nella storia si sono fatte tante scelte, a partire dall’Eden di Adamo ed Eva che hanno scelto di mordere la mela, finendo con l’attentato alla Grande Mela.
La vita è quindi un susseguirsi di decisioni che spesso hanno conseguenze anche rilevanti, come quella di Paride che porterà alla Guerra di Troia o come quella di Newton che farà una delle più grandi scoperte di sempre.
E soprattutto, la canzone ci sprona ad affrontare queste conseguenze, perché non basta “non guardare giù se precipitiamo“.
Decisamente, premio per miglior testo più che meritato.
Fonte: cosmopolitan