Negli ultimi anni stiamo assistendo a un vero e proprio ritorno alle abitudini alimentari delle origini, in cui al pasto pronto si preferisce, in qualsiasi situazione, il cibo homemade. A casa, al lavoro o per una gita fuori porta si è ormai consolidata l’abitudine a “preparare qualcosa” anziché adagiarsi sulla comodità di un prodotto preconfezionato. Cerchiamo di capire il perché di questa tendenza.
Il cibo homemade è la moda del momento
Può darsi! L’argomento “cibo” genera sempre molto interesse. I programmi di cucina, le ricette sulle riviste, i tutorial sui social e i consigli degli esperti hanno sempre un largo seguito da parte di pubblici diversi. C’è chi ci tiene a mangiare sano, chi ha ospiti a cena e non sa cosa preparare, chi non sa cucinare e vuole imparare, ecc. Sono canali che funzionano e che oltre alla preparazione in sé fanno informazione.
L’informazione con il tempo e con una personale elaborazione, diventa consapevolezza. L’uomo del 2020 ha tutti gli elementi per fare una scelta alimentare consapevole. Sa che i cibi pronti sono pieni di conservanti che possono essere nocivi a lungo andare. Conosce le differenze tra un prodotto a chilometro zero e uno d’importazione. È attento alle certificazioni bio e legge le etichette. Ha capito che ci sono cibi che si possono preparare il giorno prima per portare al lavoro (ne abbiamo parlato qui), piatti tradizionali che con una piccola variante diventano pietanze originali e ricette da due minuti, che fanno fare un figurone.
Ecco, dunque, che dopo gli anni dei beveroni che fanno dimagrire, quelli del piatto unico che metti due minuti in microonde e – et voilà – ti fai una bella abbuffata di gnocchi alla sorrentina (gusto standard), la tendenza si è invertita, verso la riscoperta delle materie prime e della loro elaborazione.
Consapevolezza green
Parlando di consapevolezza, non si può evitare di toccare tematiche green. I cibi pronti sono razionati in monoporzioni o confezioni da 2 – 4 persone e contribuiscono a generare molti rifiuti, spesso plastiche. In un periodo storico in cui i danni ambientali, dovuti alle abitudini di consumo del passato, sono davanti agli occhi di tutti, ogni acquisto diventa una scelta etica. Ecco, quindi, che il packaging, che fino a ieri non era nemmeno preso in considerazione, diventa un elemento fondamentale nella scelta di un prodotto. Anche se è vero che le aziende produttrici di contenitori per alimenti si stanno adeguando a soluzioni più sostenibili, la strada è ancora lunga.
Ispirazioni etniche
Quando si pensa a una pietanza fatta in casa, vengono in mente le ricette della nonna. Un miscuglio di profumi e sapori che appartengono alle nostre tradizioni regionali: la parmigiana in Sicilia, i tortellini in Emilia, il muset in Friuli. La cucina homemade 2.0 è molto diversa. Da un lato regna la semplicità delle zuppe e delle vellutate con le verdure di stagione, dall’altro è sempre più diffuso l’utilizzo delle spezie con i loro colori, i loro profumi e le loro proprietà. Zenzero, curcuma, cumino e cardamomo sono oggi nelle cucine di tutti e vengono usati abitualmente per dare sapore a primi o secondi piatti.
Uno sguardo verso oriente e sulle nostre tavole arrivano modi diversi di cucinare il riso e i cereali, che vengono sempre più preferiti alla pasta. I sughi vengono sostituiti da condimenti saporiti, ma meno grassi come la salsa di soia o la salsa teriaki. Nelle dispense alloggiano bulgur, quinoa e cous cous, in frigo meno majonese e più yogurt greco per condire le verdure, nel cesto della frutta compare un avocado.
Perché fare il pane in casa
Si riscopre il pane fatto in casa: con o senza macchina del pane. Ma non è il solito pane di grano tenero, perché le farine sono tante e si può scegliere e sperimentare quella che piace di più, sapendo che più sono raffinate e più possono fare male. E poi è divertente e on line ci sono molti gruppi e blog che condividono ricette.
Cibo homemade: le ricette vegane che piacciono a tutti
Largo spazio alle preparazioni vegan. Non sono solo i vegani che scelgono preparazioni a base di legumi. Hamburger di ceci e polpette di fagioli o di piselli e cereali sono piatti gustosi e veloci da preparare che piano piano sono entrati a far parte delle abitudini di molte famiglie. Questo anche perché sono modi creativi di presentare i legumi ai bambini, soprattutto quando, in fase di svezzamento, iniziano gradualmente, a mangiare i cibi solidi.
Cibo homemade e svezzamento
Inutile dire che i cibi fatti in casa vengono preferiti ai preconfezionati anche nello svezzamento dei neonati. Se fino a ieri omogeneizzati, farine e liofilizzati la facevano da padrone perché “più controllati”, “adatti alle loro esigenze”, ecc. , oggi sono gli stessi pediatri a raccomandare la scelta di carne frutta e verdure fresche, preparate in casa secondo certe modalità (qui puoi trovare alcune ricette). Una tendenza che si sposa molto bene con l’autosvezzamento, o alimentazione complementare a richiesta, che suggerisce di proporre al bambino gli stessi cibi che mangiano i genitori – a patto che siano sani – in modo da renderlo partecipe del momento conviviale.
Cibi fatti in casa per gli amici a quattro zampe
Questa è l’ultima novità che viene dal web: cibo fatto in casa per cani e gatti. No, non è un modo per evitare sprechi e riciclare gli avanzi, ma una vera e propria filosofia educativa e alimentare. Dai biscotti per cani ai pasti unici per gatti sul sito Ricette da cani si possono trovare ricette, curiosità e consigli. D’altra parte chi l’ha detto che i nostri animali devono mangiare sempre la stessa scatoletta?