Un vecchio lord diventa papa Giovanni Paolo III per risolvere la crisi lasciata da Pio XIII: stiamo parlando di Young Pope, la serie creta da Paolo Sorrentino su due pontefici immaginari, giunta alla seconda stagione, chiamata The New Pope. Il cast annovera due attori straordinari, Jude Law e soprattutto John Malkovich nella parte di questi due protagonisti.
Mentre Law sarà ricordato per lo spessore decisamente sopra le righe di Lenny Belardo, John è già stato protagonista nei panni di chi incarna il potere.
Non nella Chiesa Cattolica immaginata dal regista italiano ma in quella anglicana insieme ad un agente segreto straordinariamente esuberante Rowan Atkinson (Johnny English) nella pellicola del 2003 dove un milionario francese vuole impossessarsi del trono d’Inghilterra per poter trasformare l’isola in una prigione.
Pascal Sauvage ha proprio il volto di John Malkovich. I suoi piani vengono alla fine sventati da un Mr Bean dotato di uno smocking degno di Daniel Craig se non di Sean Connery.
Un ruolo che forse ha segnato un enorme cambiamento soprattutto, indirettamente, in Rowan. Infatti pare che dopo il ruolo della spia non sia più interessato a quello della figura ormai compassata del timido ragazzone che gioca con un Teddy di pezza.
Come se papa Giovanni Paolo III abbia convinto il goffo londinese (immaginato dallo stesso Atkinson nel 1987) a crescere. Magari non a rinunciare del tutto alla sua forza comica ed umoristica ma comunque a trovare altri scopi.
Mentre Teddy ormai rivive solo in un cartone animato creato da Rowan ormai sessantacinquenne e quindi troppo vecchio per il ruolo. John ha, in un certo modo reso Rowan adatto anche per ruoli come una spia o un commissario (Maigret) abbandonando l’orsachiotto nel grande Hamleys dei ricordi anni ottanta-novanta.
John Malkovich ha esaltato le qualità del suo collega londinese in particolare il suo essere perfezionista così come divertente da vedere come del resto lo sono, a suo giudizio tutti i comici.
Questo mostra la sua educata propensione a riconoscere i meriti degli artisti con cui collabora.
La sua interpretazione del Sauvage in Johnny English è altamente credibile. Non è difficile da immaginare che abbia potuto prenderla a modello per il ruolo del papa inglese la cui azione è ispirata, forse al grande polacco (Giovanni Paolo II) dal quale ha preso il nome.
Nella pellicola del 2003 vive anche il ricordo di un grande attore britannico Tim Pigott Smith, morto nel 2017 dopo aver interpretato ruoli di un certo spessore dal primo ministro nel film ad un ormai anziano Principe Carlo in King Charles III serie tv incentrata su un futuro regno dell’attuale principe di Galles (71 anni).