I tacchi, da sempre emblema della moda e della femminilità, ma anche “strumento di tortura” per alcuni. Molte donne sono tentate dalla promessa che le affascinanti scarpe con il tacco offrono, ovvero sembrare più alte, slanciate e sensuali. Attenzione, però: l’effetto t-rex è sempre dietro l’angolo! (Ed evitate possibilmente di fare come la sottoscritta che, a 16 anni e con la foga delle prime esperienze con i tacchi, ha fatto un bel ruzzolone giù per le scale).
Scherzi a parte, i tacchi sono sempre stati al centro del mondo della moda e, per quanto possa sembrare incredibile, sono stati gli uomini i primi a promuoverne l’utilizzo. Scopriamone la storia.
Dal campo di battaglia alla vita quotidiana
Non si sa con esattezza quando le prime scarpe col tacco vennero ideate e create. Si ipotizza la loro nascita intorno al quattordicesimo secolo. Curiosamente, il loro primo utilizzo era legato ai campi di battaglia: i cavalieri le indossavano per avere una maggior stabilità dei piedi sulle staffe della sella. Sembrerebbe, tuttavia, che già in passato sarebbe stato fatto un utilizzo simile di questo modello di scarpe, in particolar modo in Egitto e in Mongolia.
Le meretrici, Caterina de’ Medici e… Luigi XIV
L’idea di tacchi tramandata fino ai giorni nostri comincia a nascere nel ‘400 a Venezia. In quel periodo, le meretrici indossavano scarpe molto appariscenti e con tacchi altissimi, allo scopo di mettersi in mostra e rendere più sensuale e provocante la loro andatura, slanciando le gambe e le caviglie.
Un noto aneddoto legato alla storia dei tacchi è legato alla celebre sovrana Caterina de’ Medici. Quando sposò il Duca di Orleans, la rampolla dei Medici si sentì molto a disagio per via dell’evidente differenza di statura tra lei, minuta, e il suo futuro sposo. Per porre rimedio a ciò, per il giorno delle sue nozze fece fabbricare ai sarti di corte un paio di scarpe con un tacco dell’altezza di 7 cm. A noi possono sembrare pochi, ma per gli standard dei tempi non era certo una cosuccia da niente.
E infine come scordarci di lui, il mitico Re Sole!
Facciamo un altro piccolo passo avanti nel tempo. Nel diciassettesimo secolo il re francese Luigi XIV, soprannominato Re Sole perché tutto ruotava intorno alla sua persona (come vedremo tra poco…), fu tra i primi a lanciare la moda alla corte di Versailles. In un dipinto che lo ritrae, infatti, lo si può vedere indossare un paio di scarpe dotate di uno sgargiante tacco rosso. Questo particolare è importante, in quanto l’egocentrico regnante, tramite una legge ad hoc, permise ai soli membri della sua corte di indossare tacchi dal medesimo colore, per distinguerli come privilegiati del re più famoso della storia.
Il colore rosso vi ricorda qualcosa? Chiunque con un minimo di interesse per la moda avrà pensato ai tacchi per eccellenza: le Louboutin, tanto costose quanto desiderate. Le scarpe del marchio di Christian Louboutin hanno una nota particolarità, ovvero quello di avere le suole rosse, proprio come quelle di Luigi XIV, a cui lo stilista si è ispirato per la loro creazione.
I tacchi come li conosciamo oggi
Dal ‘600/’700 in poi le scarpe con i tacchi si sono sempre più affermati come capo d’abbigliamento femminile, raggiungendo il boom nel ‘900. Ad oggi sono diventati – si fa per dire – obbligatori nell’armadio di una donna, in quanto sono versatili e utili per ogni occasione, dalla più formale alla più “casual”. Recentemente, come qualcuno di voi avrà notato, ha preso sempre più piede lo stile minimal jeans e tacchi alti.
Ma discutiamone un po’: a voi piacciono? Li indossate? Quali modelli preferite? Diteci la vostra!