Di questi tempi in cui viaggiare è possibile solo con l’immaginazione, abbiamo deciso di fare un giro intorno al mondo insieme a dieci donne che l’hanno cambiato.
Attiviste, pioniere, scienziate, libere pensatrici che con i loro gesti e le loro parole, hanno ispirato intere generazioni. Le loro vite, il loro coraggio, hanno contribuito a cambiare e migliorare la condizione femminile. Ci hanno donato diritti, sapere, evoluzione, e lo hanno fatto nonostante pregiudizi e vessazioni.
Donne straordinarie, a cui dobbiamo tanto.
Inghilterra
Esempio tangibile fu Emmeline Pankhurst, attivista e leader delle suffraggette, che nel 1903 fondò la “Women’s Social and Political Union“, l’organizzazione militante per il suffraggio alle donne.
Se oggi in Gran Bretagna le donne possono votare, è sicuramente merito suo.
Preferisco essere una ribelle che una schiava
diceva. E di questo motto, ne ha fatta la sua ragione di vita.
Nel 1917 ha fondato anche il Partito delle donne con l’intento di promuovere la parità femminile all’interno della vita pubblica.
Non possiamo non citare Margareth Ilda Roberts, nota a tutti come Margareth Thatcher, Primo Ministro del Regno Unito e prima donna a ricoprire quell’incarico. La “Lady di Ferro”, così era conosciuta per le sue idee e per il suo carattere deciso. Si è occupata di politica ai più alti livelli, ha combattuto contro ogni tipo di pregiudizio semplicemente facendo il suo lavoro. Anche meglio di un uomo.
In politica, se vuoi qualcosa lo chiedi a un uomo. Se vuoi che sia fatto, lo chiedi a una donna.
America
Spostandoci in suolo americano, in Kansas nello specifico, troviamo senza dubbio Amelia Earhart, la pioniera del volo: la prima donna pilota ad attraversare l’Atlantico in solitaria e in assoluto la prima persona ad aver sorvolato sia l’Atlantico che il Pacifico.
Amelia ricevette, tra gli altri riconoscimenti, la Legion d’Onore e la Distiguished Flying Cross dal Congresso degli Stati Uniti. Si dedicò per tutta la vita alla sua passione per il volo, e si occupò anche di promuovere le donne aviatrici.
La cosa più difficile è la decisione iniziale di agire, il resto è solo tenacia. Le paure sono tigri di carta.
E’ in Alabama che troviamo invece la celeberrima Rosa Parks: è il 1° dicembre 1955 quando, terminata la giornata lavorativa in sartoria, una donna dalla pelle nera prende l’autobus 2857, diretta a casa. Si siede in una fila centrale, ma quando dopo poche fermate sale un passeggero bianco, lei rifiuta di alzarsi per lasciargli il posto, come impongono le regole.
Quel rifiuto varrà a Rosa Parks il titolo di eroina, figura-simbolo dei diritti civili di tutti i neri impegnati nella lotta contro la segregazione. Lei stessa divenne un’attivista politica, e le sua storica protesta fu tanto netta quanto pacifica.
Dicono sempre che non ho ceduto il posto perché ero stanca, ma non è vero. Non ero stanca fisicamente, non più di quanto lo fossi di solito alla fine di una giornata di lavoro […]. No, l’unica cosa di cui ero stanca era subire.
Francia
E’ a Saumur che nel 1933 nasce Gabrielle Bonheur Chanel, semplicemente nota come “Coco“.
Coco Chanel è stata una delle più acclamate creatrici di moda del secolo scorso: ha rappresentato il nuovo modello femminile del ‘900, introducendo uno stile adatto alle donne lavoratrici, ad una vita più dinamica, priva di etichette.
Inizia la sua carriera disegnando cappelli, a Parigi e a Deauville: in seguito sarà proprio in queste città che aprirà i suoi primi negozi.
Ma il successo vero e proprio giunse negli anni venti. Inaugurerà la prima delle sue sedi in Rue de Cambon al numero 31, e divenne un vero e proprio simbolo della moda.
Sarà lei ad inventare i celeberrimi “tailleur”, costituiti da una giacca maschile ed una gonna dritta, o perfino pantaloni. Impose alla moda uno stile sobrio, elegante che tuttora è in voga.
Si può essere splendidi a trent’anni, affascinanti a quarant’anni, e irresistibili per il resto della tua vita.
Italia
Tra le scienziate più importanti del nostro tempo, un contributo fondamentale è stato quello di Rita Levi Montalcini.
È stata forse la più grande scienziata italiana, Premio Nobel per la medicina.
Nel 1969 assunse la direzione dell’Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma. Dal 1983 al 1998 ha diretto l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, inoltre è stata membro delle più prestigiose accademie scientifiche, come l´Accademia Nazionale dei Lincei, l´Accademia Pontificia, l´Accademia delle Scienze, the National Academy of Sciences negli USA e la Royal Society.
Ha creato la Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus, che finanzia borse di studio a sostegno dell’istruzione di donne africane.
Nel 2001 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica, nel 2002 ha fondato l’EBRI di cui è stata Presidente fino alla sua scomparsa, avvenuta il 30 dicembre 2012, all’età di 103 anni.
Fonte di ispirazione per tutta la comunità scientifica, ha sempre lottato contro i pregiudizi nei confronti delle donne che ambiscono a questa professione.
Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.
Russia
In Russia troviamo invece Valentina Tereškova, ex-cosmonauta e politica, la prima donna a viaggiare nello spazio, colei che ha aperto la strada a tutte le successive donne astronauta, potente esempio contro il pregiudizio di genere.
A bordo di Vostok 6, Valentina il 16 Giugno 1963 venne lanciata dal cosmodromo di Bajkonur per una missione nello spazio durata quasi tre giorni interi. La missione effettuò 49 orbite terrestri. Quale comandante di una navicella spaziale scelse il nomignolo di “gabbiano” per i collegamenti via radio.
Il 19 Giugno atterrò nelle vicinanze di Novosibirsk, dove venne accolta e calorosamente festeggiata dalla folla. Pochi giorni dopo le venne conferita a Mosca un’alta onorificenza, cioè il titolo di Pilota-cosmonauta dell’Unione Sovietica.
Se le donne in Russia possono lavorare per le ferrovie perchè non possono volare nello spazio? Chiunque abbia passato un po’ di tempo nello spazio lo amerà per il resto della vita. Io ho raggiunto il mio sogno di gioventù nel cielo.
Argentina
Attrice, politica, sindacalista e filantropa argentina: Evita Peron divenne potente all’interno dei sindacati pro-peronisti, perorando la causa dei diritti dei lavoratori e dei più poveri.
Figlia illegittima di un ricco notabile e per questo spesso e volentieri schernita, esprime la sua voglia di rivalsa modificando sistematicamente la sua figura. Trasforma i suoi capelli neri e sciolti in una crocchia bionde, e diventa un’attrice.
Combatterà contro le ingiustizie per tutta la vita: come attrice, tenta di conferire ai suoi ruoli toni impegnati, come moglie di un leader politico emergente, aiuta in tutti i modi il marito con le sue doti di abile ed esperta comunicatrice.
Il mio nome è diventato il grido di riconoscimento delle donne di tutto il mondo. E’ giunto il momento di avere gli stessi riconoscimenti degli uomini.
Pakistan
E’ qui che nasce una delle attiviste più famose al mondo: Malala Yousafzai.
Malala è una ragazza pakistana che da tempo si batte per i diritti civili e per il diritto all’istruzione delle ragazze nei paesi musulmani.
L’episodio che l’ha resa “famosa” è una triste vicenda accaduta nel 2012: Malala fu colpita alla testa da un proiettile sparato da un talebano, mentre tornava a casa da scuola. Il portavoce dei talebani, rivendicando l’aggressione, dirà poi che la ragazza si era resa responsabile di “oscenità” che andavano “fermate”.
Tre anni prima Malala aveva infatti scritto un testo in cui raccontava il caos della città in cui viveva, i roghi delle scuole femminili e le vessazioni da parte dei talebani. Il testo fu pubblicato sul sito della BBC e circolò molto in Pakistan.
Malala è così diventata una delle attiviste più conosciute al mondo. Nel 2013 ha tenuto un discorso durante l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite, a New York. Proprio lì, aveva spiegato che “i libri e le penne sono le armi più potenti” e che “l’educazione è l’unica soluzione”.
Parlando dell’attentato, si era anche rivolta direttamente ai talebani, chiarendo:
se pensavano di farci tacere con l’uso dei proiettili, non ci sono riusciti.
Nel 2014, ha vinto il Premio Nobel per la Pace: Malala è attualmente la persona più giovane ad essere mai insignita di tale onorificenza.
Germania
Concludiamo il nostro viaggio a Schöneberg, in Germania: è qui che nasce Marlene Dietrich, “l’angelo ribelle”.
Di lei Hemingway diceva che, oltre ad avere una bellezza senza tempo, era capace di spezzare il cuore di un uomo con la sola voce.
Artista brillante, icona del mondo cinematografico e simbolo dell'”erotismo distruttivo”, Marlene passerà alla storia come una delle star più conosciute al mondo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale decide di appoggiare il governo americano attivamente, tenendo alto il morale delle truppe con i suoi spettacoli. Indimenticabile a tal proposito la canzone pacifista “Lili Marlene”.
Reggiseno. In America succede una cosa strana. Un uomo si volta (oppure fischia, se ha l’abitudine di farlo) ammirando quello che è chiaramente un artificio. È una cosa molto commovente, che prova quanto siano idealisti gli uomini.