Con l’uscita di Disney Plus siamo tutti tornati un po’ bambini, grazie al suo catalogo ricco di contenuti. Per il Vintage Friday, ripercorriamo la vita della persona che ha creato tutto questo: Walt Disney.
Lo scorso 24 marzo è uscita anche in Italia la piattaforma Disney Plus, che raccoglie tutto ciò che è Disney: i lungometraggi e le serie animate, il National Geographic, Star Wars e Marvel.
La Disney è un vero e proprio impero a tutti gli effetti, ma tutto è nato dall’idea di un uomo, Walt Disney, capace di rendere i sogni realtà e di rendere la nostra infanzia piena di sogni e divertimento.
Walt Disney nasce a Chicago il 5 dicembre 1901 e visse un’infanzia complicata a causa della malattia del padre, che lo costrinse a lavorare fin da piccolo.
Durante le scuole medie, si dilettava come fumettista, ma fu scartato dal giornale Kansas City, perché considerato “senza fantasia”, una motivazione che fa veramente sorridere a posteriori.
Negli anni Venti, dopo un periodo in Europa, tornò negli Stati Uniti e iniziò a lavorare presso un’agenzia pubblicitaria. Qui incontrò Ub Iwerks, col quale, nel gennaio 1920, fondò la società Iwerks-Disney Commercial Artists: la società ebbe alcuni problemi economici inizialmente, ma poi iniziò a collaborare con una società di filmati pubblicitari e proprio in questo periodo, Walt iniziò a fare alcuni esperimenti in un garage, con la sua cinepresa.
Proprio in questi anni iniziò a creare i primi cortometraggi animati ispirati alle fiabe popolari.
Quando tornò in California, si mise in società col fratello e fondò la Disney Brothers Studio, ottenendo i primi contatti; nel 1928, la società cambiò il nome in Walt Disney Productions.
Il suo primo progetto fu un lavoro su Alice nel paese delle meraviglie.
È proprio in questi anni che iniziò la creazione di quello che sarebbe stato il personaggio simbolo del suo impero: Topolino.
Inizialmente si chiamava Mortimer Mouse, per poi acquisire il nome che conosciamo tutti: Mickey Mouse, su consiglio della moglie.
Furono diversi i cortometraggi iniziali con protagonisti Mickey Mouse, fino ad arrivare a Steamboat Willie, nel 1929: questo fu il terzo cortometraggio con il topo più famoso del mondo, ma fu il primo a venire distribuito, perciò viene considerato canonicamente l’esordio di Mickey Mouse. Steamboat Willie è anche il primo cartone animato con il sonoro sincronizzato prodotto dalla Disney.
Sempre in questo periodo, nacque anche il personaggio di Minnie Mouse e furono distribuiti altri cortometraggi animati.
Ma nonostante il notevole successo di questi primi lavori, le quote della Disney non aumentarono, perciò fu stipulato un contratto con la Columbia Pictures.
Negli anni Trenta venne creato il personaggio di Donald Duck. Sempre in questi anni, iniziò il procedimento Technicolor, che permise la creazione dei primi film a colori. Il primo cartone animato a colori distribuito fu Fiori e Alberi, che vinse anche un Oscar come miglior cortometraggio d’animazione.
Sempre nel 1932, Disney ricevette l’Oscar onorario per la creazione di Topolino e la serie a lui dedicata, nel quale comparivano anche Paperino e Pluto; la Disney divenne finalmente a colori.
Iniziò la commercializzazione del soggetto, anche attraverso i fumetti e in Italia iniziò una serie a lui dedicata nel 1932.
Disney, però, continuò a non avere i guadagni aspettati, fino al 1937, quando uscì Biancaneve e i sette nani, il primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney Productions, diventando il primo Classico Disney.
Il successo fu immenso e Walt Disney ottenne i fondi necessari per costruire gli studios a Burbank e ad iniziare la produzione di altri lungometraggi animati, come Pinocchio, Bambi e Fantasia.
Negli anni Quaranta, nonostante la guerra, furono prodotti e distribuiti tantissimi lungometraggi, tra cui Alice nel paese delle meraviglie, Le avventure di Peter Pan e Cenerentola. Ma furono prodotti anche diversi cortometraggi propagandistici per il secondo conflitto mondiale.
Proprio in questi anni Walt Disney fu accusato di essere un simpatizzante nazista e un antisemita, tutte accuse che furono smentite dai suoi famigliari.
Sempre in questi anni, iniziò i progetti per un parco divertimenti, nel quale i suoi dipendenti potessero passare del tempo coi loro figli. Il progetto durò cinque anni e portò alla creazione di Disneyland, Walt descrisse il progetto dicendo:
“Voglio che Disneyland sia il luogo più meraviglioso della terra e che un treno faccia il giro del parco”.
Il primo parco Disney aprì nel 1955 ad Anaheim, vicino a Los Angeles. Nei primi anni della sua apertura, si poteva vedere “Zio Walt” fare dei piccoli lavoretti, come offrire passeggini ai visitatori o suonare il clacson delle auto in Main Street USA.
Negli anni Sessanta, dopo decenni di tentativi, riuscì ad ottenere i diritti di Mary Poppins dalla sua tenace scrittrice Pamela Lyndon Travers (storia che abbiamo potuto vedere nell’emozionante film Saving Mr Banks). Riuscì anche a costruire un altro parco, questa volta ad Orlando, molto più grande ed elaborato, che prese il nome di Walt Disney World.
In questi anni la sua salute peggiorò a causa di un tumore al polmone sinistro e Walt Disney morì il 15 dicembre 1966, all’età di 65 anni. Il presidente Ronald Regan disse:
“Da oggi il mondo è più povero”.
Nonostante la morte del suo fondatore, l’azienda andò avanti a pieno ritmo, diventando l’impero che oggi conosciamo.
Disney ha prodotto svariati lungometraggi animati, rendendo più felice la nostra infanzia e costruì altri parchi divertimenti, regalando gioia a tutto il mondo.
È indescrivibile l’importanza che la Disney ha dato al mondo: non solo ha cambiato il mondo dell’animazione e del cinema, ma è diventata una componente essenziale e necessaria della vita dei più piccoli (ma anche dei più grandi).
Walt Disney, con la sua creazione, ci ha preso per mano e ci ha portato in un mondo di magia, che non lasceremo mai più.
https://www.disneylandparis.com/it-it/