In questo momento così delicato per il nostro Paese, vogliamo dare uno sguardo alle sale chiuse e alle luci spente dei moltissimi musei del nostro territorio.
L’emergenza Coronavirus ha, infatti, portato alla momentanea interruzione delle visite turistiche ai siti d’arte e culturali.
I direttori dei vari istituti si sono però ingegnati facendo entrare l’arte direttamente nelle casa degli italiani. Moltissime sono le iniziative che hanno preso piede di recente prime tra tutte le visite virtuali.
Ma c’è chi si è interrogato sulla possibilità di fare qualcosa di più e su quale nuovo ruolo può rivestire un museo in tempi così duri e particolari.
Mi riferisco a Lorenzo Giusti, direttore del GAMeC, la Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo, che ha cercato un modo alternativo per far “muovere il pensiero e continuare a respirare cultura, per raccontare il presente e immaginare un futuro tutto da costruire.” Da questo principio è nata Radio GAMeC: andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.
RADIO GAMeC, il progetto
Radio GAMeC vuole essere una voce dedicata alla cronaca ma anche ad approfondimenti di cultura, arte, letteratura. Conduce il programma Leonardo Merlini, critico letterario e culturale che, insieme ai suoi ospiti, intrattiene il pubblico con notizie dall’Italia e dal mondo. Il live viene trasmesso ogni giorno, dalle 11.30, per mezz’ora in diretta dalla pagina Instagram del Museo e in differita sugli altri canali social.
L’intento del progetto non è quello di esaurirsi con l’emergenza: dalle parole del Direttore si capisce la volontà di portarlo avanti anche successivamente.
Bergamo è, al momento, una delle città più colpite dall’epidemia e il museo si vuole impegnare per “aiutarla ad alzare lo sguardo” , lavorando fin da subito per contribuire alla sua rinascita.
C’è anche un altro fine: il palinsesto della Radio accompagna una campagna di raccolta fondi per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. A questa campagna ha già aderito Dan Perjovschi, che in passato aveva già collaborato con la Galleria.
Per l’occasione, l’artista rumeno ha ideato una serie di disegni che vogliono esprimere l’amore per la città e nel mentre rendere omaggio agli operatori sanitari, ai medici e agli infermieri, eroi moderni, che ogni giorno lottano per la vita delle persone.
Fonti
www.artemagazine.it/