Per noi 30enni single, e oltre il decennio terribile, l’ombra delle fatidiche domande “ma quando ti sposi?” e “ma quando fai un figlio? è sempre dietro l’angolo. Queste domande ci attendono ogni festa comandata.
Dopo anni di ricerca di risposte creative, di psicoanalisi, di rospi ingoiati, di rituali scaramantici per evitare le vecchie zie ai pranzi di famiglia, finalmente abbiamo la scusa perfetta: il virus che ci sta segregando un casa.
Perché siamo single
Pensateci bene: primo fra tutti, stop ai pranzi di famiglia (il che spesso è una benedizione), secondo le vecchie zie staranno tappate in casa stile lucertole in una giornata piovosa, e voi non potrete uscire quindi siete scusate.
E non solo! Sì congratuleranno pure con voi per essere stata lungimirante e non aver messo al mondo pargoli, che di questi tempi come avresti fatto? Dove lo lasciavi?
Finalmente essere single è un vantaggio
Ragazze vinciamo su tutta la linea: finalmente siamo dalla parte giusta! Non saremo più le zitelle di famiglia, quelle guardate strane perché ormai alla nostra età chi ci si prende, ma siamo diventate quelle che menomale non hanno figli così almeno le cose sono più facili!
A parte la situazione di specie, che prima o poi fortunatamente passerá e torneremo al nostro ruolo di zitelle, siamo destinate ad essere guardate come specie rara, come donne che alla loro età ancora non hanno figli e poverine come faranno da sole quando saranno vecchie (inteso come più di ora)?
Quindi nonostante il momento non sia facile, prendiamoci almeno questo lato positivo e godiamocelo, facendone tesoro per il futuro quando le vecchie zie torneranno a tormentarci con le loro domande e con i loro sguardi di disapprovazione.
Restiamo unite sorelle, che finita questa reclusione saremo di nuovo sul campo di battaglia, e saremo pure più in carne (non lo negare che stai mangiando il doppio guardando Netflix a ripetizione sul divano) quindi non potremo dedicarci ad acrobazie in stile uomo ragno, per scoprire dalla vista di parenti invadenti.
Che dite formiamo un club? Il club delle 30enni single che non vogliono rispondere alle domande delle zie invadenti, vi piace come nome? Sì accettano proposte, idee e suggerimenti e modi per sottrarsi alle future domande.
Single è bello?
L’arcana questione. E come sempre non c’è una risposta univoca: se stai bene è bello, se stai male no. Non è obbligatorio avere un partner, soprattutto se stiamo bene anche da sole.
Ancora oggi la donna single è vista come triste, sola, una che non avrà qualcuno a cui appoggiarsi in futuro: non viviamo in una caverna, abbiamo relazioni sociali e non vogliamo trovarci un/una badante per la vecchiaia. Siamo solo indipendenti e alla ricerca del vero amore, che spesso troviamo in noi stesse con grande soddisfazione.
Per cui single non è né bello né brutto, a volte è una fase transitoria altre che una scelta, a volte scelgono gli altri per noi, ma comunque sia non è una malattia da cui non si può guarire.
Guardate Jennifer Aniston: due matrimoni andati male, 50 anni e nessuna intenzione di buttarsi in una nuova relazione. È soddisfatta della sua vita, di quello che ha raggiunto e non c’entrano i soldi e la fama, perché il mondo è pieno di donne che la pensano così.
Per cui diamo la colpa al virus perché non abbiamo voglia di spiegare che in fondo stiamo bene così, che la nostra vita ci piace e che si a volte ci manca un compagno, ma poi ci rendiamo conto che siamo libere, che possiamo vivere come ci va e che tutto sommato una relazione forse non la vogliamo nemmeno. W la vita sorelle!