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Florencia Martinez : l’arte della memoria

Oggi vi vogliamo parlare di Florencia Martínez, un’artista particolare che ha dato alla parola arte un nuovo significato.

Siamo portati a pensare che l’artista immortali sentimenti, attimi, che voglia parlare attraverso le sue opere. E se invece volesse fare parlare gli altri? Se invece avesse voglia di dare voce a fatti ed eventi passati, di cui nessuno parla più? O che nessuno conosce perché non c’è stato modo di tramandarli?

Florencia Martinez , definita anche l’Artista sarta, usa il ricamo e il tessuto per raccontare le emozioni e immortalare i ricordi.

Abbiamo avuto il piacere di conoscerla personalmente , e preferiamo chiamarla “l’Artista dell’abbraccio”, empatica e solare, decisamente in controtendenza rispetto a molti suoi colleghi, spesso, troppo spesso, scontrosi, e risoluti, quasi a voler sottolineare che l’arte è sofferenza.

In realtà l’Arte di Florencia parla anche di Sofferenza,l’artista mette il mondo femminile al centro della sua ricerca artistica, affrontando tematiche a volte cupe, a volte più rilassate, lavorando su frammenti di memoria sicuramente non facili da esprimere in modo leggero e impregnati di pathos, ma questo non rende l’Artista triste, anzi, incontrarla trasforma il ricordo di quell’attimo in un vero e proprio tsunami di sorrisi, parole e “tattilità”

Florencia prende ispirazione da memorie pubbliche e private, dalle storie che ha vissuto o che ha imparato ad ascoltare , dalla minuziosa ricerca che l’Artista fa consultando archivi che contengono il passato, quello scomodo , che rischia di non venire ricordato.

La sua brama di ricerca è un moto perpetuo , apre vecchi cassetti, sale nelle soffitte, consulta vecchi album di fotografia , ogni oggetto, ogni memoria per l’ artista , aspetta di tornare alla luce attraverso una nuova interpretazione .

Florencia Martínez: la persona dietro l’artista

Florencia Martinez è nata a Buenos Aires nel 1962, il suo primo passo nel mondo dell’Arte parla di pittura impressionista, negli 90 forte delle sue origini Italiane, decide di lasciare l’Argentina per arrivare nel nostro Paese.

Nonostante una delle sue caratteristiche sia l’utilizzo di tecniche diverse , spaziando dalla fotografia alla pittura fino alla tecnica mista, la scultura e la performance, per chi osserva con attenzione le sue opere , è intuitivo accorgersi che la tecnica che Florencia predilige e la rende più riconoscibile è proprio l’utilizzo di materiale tessile.

 

Nel periodo successivo alla dittatura in Argentina ha ritrovato nella poesia di Kavafis, Eliot, Cummings e Pizarnik i valori per cui vale la pena vivere, e proprio la poesia è diventata per l’artista uno strumento per dare un senso all’ esistenza che fu.

Da queste letture e dalle esperienze vissute in quel periodo decisamente non facile , ha estrapolato un valore assoluto , quello della ricostruzione della memoria storica.

Questo è il motivo per il quale molte delle sue opere riprendono il titolo di poesie, e spesso le immagini sono circondate da parole ricamate.


Per Florencia il tessuto, che è una materia viva e come tale raccoglie la polvere del tempo, diventa sinonimo di memoria , attraverso la sovrapposizione dei diversi strati nelle sue opere, si trasforma in simbolo della coscienza e dell’esperienza umana. Come la vita, anche le sue opere si trasformano, deteriorano, mutano.

Tutto nella vita cambia, anche l’arte e l’idea che abbia di essa e di quello che deve comunicare. Gli artisti hanno il compito di starle dietro, di capire come evolve l’arte e renderla fruibile per tutti noi.

Hanno scritto del suo lavoro: Vittorio Sgarbi, Jolanda Insana, Piero Colaprico, Dino Messina, Giorgio Bonomi, Paola Tognon, Elvira Seminara, Maurizio Stupiggia, Cristina Gilda Artese, Fabio Carnaghi.

Incontrarla di persona , vi rimarrà sulla pelle e nell’Anima…Abbiamo voluto fare a Florencia Martín una domanda semplice e diretta:

Cos’è per te l’Arte?

“Per me arte è il respiro del mondo, ossigeno puro materializzato ,la finestra dalla quale evadere o segnalare”
Flo

 

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