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Nutraceutica: come unire alimentazione e benessere

Parliamo di nutraceutica. “Noi siamo ciò che mangiamo”: un semplice detto, che nel corso degli anni però è divenuto una realtà consolidata; come sappiamo, una corretta alimentazione è una delle basi per un corretto funzionamento del nostro organismo, e quindi per una buona salute, ma negli ultimi tempi si è andato oltre al concetto di “salute”, puntando sempre più al “benessere” : ed ecco che si comincia a parlare di “alimenti funzionali” e di “nutraceutica”.

Cos’è esattamente la nutraceutica?

Si comincia a parlare di “cibi nutraceutici” e di  “nutraceutica” alla fine degli anni ’80 del secolo scorso con Stephen de Felice, medico americano che coniò questo termine fondendo i termini “nutrizione” e “farmaceutica”.

I nutraceutici sono “alimenti o parti di alimenti che forniscono cure mediche o benefici per la salute, compresa la prevenzione e/o il trattamento di una patologia”. Essi possono essere utilizzati in vari ambiti : a livello di prevenzione primaria, in casi in cui un soggetto presenta parametri borderline, di prevenzione secondaria, come supporto alla terapia farmacologica, oppure come integrazione nutrizionale al proprio regime alimentare (come nel caso ad esempio degli sportivi).

Tuttavia è importante sottolineare che i nutraceutici, ossia i principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute, non sono farmaci.

Nutraceutici : alimenti o farmaci?

nutraceutici

Una domanda che in molti, esperti e non, si sono posti e sulla quale nel 2011 è stata data una risposta da parte della Comunità Europea, la quale ad oggi non definisce a livello legislativo i nutraceutici,  che pertanto, nella legislazione italiana, vengono inquadrati nella categoria degli integratori alimentari, anche se presentano alcune differenze con questi ultimi.

Nutraceutici e integratori alimentari: facciamo chiarezza

Molto spesso, nell’ambito del benessere, la maggior parte della gente pensa che i nutraceutici e gli integratori alimentari siano la stessa cosa, in termini di caratteristiche, ma in realtà si tratta di cose ben differenti.

Questo perchè i nutraceutici sono sostanze di estrazione naturale (principalmente di origine vegetale) con azioni farmacologiche dimostrate nel modulare a livello fisiologico alcune funzioni dell’organismo, mentre per “integratori alimentari” s’intende “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate” (D.Lgs. 21 maggio 2004, n. 169)

Altra importante distinzione va fatta tra i nutraceutici e gli  integratori alimentari e i cosiddetti “alimenti funzionali”, ossia alimenti che, pur avendo un aspetto tradizionale, sono naturalmente ricchi o artificialmente arricchiti in specifici componenti, la cui attività salutistica o la prevenzione e cura delle malattie siano state dimostrate scientificamente.”

Ma dove si trovano esattamente questi nutraceutici? Quali sono?

Ad oggi è lungo l’elenco dei nutraceutici individuati e studiati (circa 300000) dei quali una buona parte sono presenti nella frutta e verdura di largo consumo, ma si è visto che sono presenti anche in altri alimenti, come carne o pesce.

Proprio il pesce sarebbe la maggior fonte di uno dei primi importanti nutraceutici ad essere trovato e studiato, ossia gli Omega 3. Si tratta di acidi grassi polinsaturi presenti soprattutto nel pesce “grasso”  (acciughe, aringhe, sgombro, il salmone, le sardine, lo storione, la trota e il tonno ), ma anche nelle noci, e nei semi di lino, il cui consumo e assunzione si è visto essere associato ad una riduzione dell’incidenza di patologie soprattutto cardiovascolari, in quanto comporta un abbassamento dei livelli di trigliceridi.

Tra i “cibi nutraceutici” non possono non essere inseriti gli agrumi, in particolare arance e limoni, che sono quelli all’interno dei quali è presente la maggior concentrazione di acido ascorbico (vitamina C), che è presente tuttavia anche in altri alimenti quali :

Questa vitamina idrosolubile è nota per le sue proprietà antiossidanti, ma svolge un ruolo importante in diversi processi biochimici a livello dell’organismo, dalla sintesi del collagene (proteina importante per ossa e articolazioni), al metabolismo di diversi ormoni, fino all’assorbimento del ferro.

Tra i nutraceutici un altro gruppo importante sono i cosiddetti isoflavoni, presenti nella soia, nel tofu e in altre leguminose, che insieme ai fitosteroli (molecole bioattive con attività ipocolesterolizzante presenti anche nella frutta secca, oltre che nei legumi) favoriscono il controllo dei livelli di zucchero del sangue, e di conseguenza aiutano a prevenire l’insorgenza di patologie come il diabete.

Importanti nutraceutici sono anche l’ acido folico (presente a  importante in gravidanza per un corretto sviluppo neurale del feto, oltre a che a livello sanguigno, e il licopene (carotenoide presente nei pomodori, ma anche nei sughi e in molti cibi cotti),importante come antiossidante e a livello di prevenzione di patologie neurodegenerative.

 

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