Site icon The Web Coffee

Sindrome di Kawasaki: attenzione alla salute dei nostri bambini

La sindrome di Kawasaki: c’è qualche legame con il Coronavirus. In questi primi 6 mesi del 2020 tutto il mondo si è trovato nel pieno di una battaglia contro il Covid-19, un nemico quasi invisibile, ma terribilmente pericoloso e soprattutto sconosciuto, dalla quale stiamo lentamente uscendo vincitori, ma con gli occhi sempre all’allerta; ma nello stesso periodo, l’OMS ha tenuto gli occhi aperti su un altro pericolo concreto, soprattutto per la salute dei nostri bambini, chiamato sindrome di Kawasaki. Una malattia rara, ma che negli ultimi mesi, silenziosamente, ha strappato la vita a tantissimi bambini, e la domanda è sorta spontanea a molti: può essere correlata al COVID-19? Cerchiamo di capirne di più.

Cos’è la sindrome di Kawasaki?

La sindrome di Kawasaki, che prende il nome dal pediatra giapponese che l’individuò per la prima volta nel 1960, è una particolare tipologia di vasculite (infiammazione a carico dei vasi sanguigni), che colpisce soprattutto le arterie coronariche, provocando insufficienza cardiaca, aritmie, endocardite, pericardite, ma può anche degenerare in fenomeni più gravi, come aneurisma.

Da cosa è causata?

A livello eziologico è una patologia di cui ancora si sa poco di certo, ma le manifestazioni cliniche  suggeriscono un’infiammazione legata ad un’anomalia a livello del sistema immunitario una risposta in individui geneticamente predisposti.

In particolare, questa malattia è estremamente rara negli adulti e negli anziani, mentre è estremamente diffusa tra i bambini, soprattutto al di sotto dei 5 anni, tra i quali è considerata la prima causa di malattia cardiaca acquisita.

Sindrome di Kawasaki nei bambini: come riconoscerla

Come accennato precedentemente, nella sua rarità in termini di diffusione nella popolazione, la sindrome di Kawasaki è malattia che si sviluppa soprattutto nei bambini in età pediatrica (sotto i 5 anni), nei quali l’età di esordio è attorno ai 2 anni.

La sindrome di Kawasaki nei bambini, nella fase iniziale è caratterizzata principalmente da febbre, che supera i 39°C e che nelle prime 3 settimane presenta un andamento altalenante; a questa si associa un arrossamento a livello oculare con assenza di secrezioni, e in 5 giorni la comparsa di eruzioni cutanee rossastre, spesso disomogenee e diffuse soprattutto all’area del pannolino e a livello mucosa, in particolare quella orale e vaginale.

Successivamente si può verificare anche un progressivo distacco della cute delle dita di mani e piedi, oltre che un ingrossamento a livello linfonodale, attorno alla decima settimana dall’inizio della malattia, può durare da 2 a 12 settimane o più.

Qualora non venga tratta adeguatamente, le complicanze della sindrome di Kawasaki nei bambini si sviluppano tra le prima e la quarta settimana dall’esordio della stessa : la più comune è lo sviluppo di aneurismi, ossia dilatazioni della parete delle arterie, in particolare di quelle coronariche. Essi possono rompersi a causa di un coagulo di sangue, provocando infarto del miocardio e morte improvvisa.

Oltre che a livello cardiaco, l’infiammazione alla base della sindrome di Kawasaki nei bambini può essere a carico anche di altri tessuti (cerebrale, auricolare, oculare, epatico o articolare), ma in questi casi la risoluzione del fenomeno infiammatorio non comporta danni permanenti.

Sindrome di Kawasaki e Covid-19: c’è un nesso?

Negli ultimi mesi, la sindrome di Kawasaki nei bambini è balzata agli occhi di molti esperti, in quanto sono stati registrati numerosi casi, molti di più di quanti normalmente se ne riscontrano annualmente, data la rarità di questa patologia; inoltre, un’altra particolarità è stata quella che i bambini colpiti presentavano anche sintomi caratteristici dell’infezione da Covid-19.

Sindrome di Kawasaki e Covid-19

Secondo un team di esperti dell’ospedale Giovanni Papa Giovanni XXIII di Bergamo (uno dei luoghi focolaio dell’infezione e tra i maggiormente colpiti), vi sarebbe una possibile correlazione tra la Sindrome di Kawasaki e Covid-19, in quanto nei confronti di quest’ultimo i bambini presenta un decorso generalmente meno grave [2], ma tuttavia le due malattie possono presentarsi in concomitanza.

Da qui lo studio condotto e pubblicato su una nota rivista scientifica [2], che darebbe una possibile spiegazione alla compresenza di Sindrome di Kawasaki e Covid-19 , che avrebbe reso il percorso clinico dei bambini affetti più complicato, ma conclusasi comunque con la guarigione.

 

SITOGRAFIA

MSD Manuals

[1] Carsetti, Rita et al. “The immune system of children: the key to understanding SARS-CoV-2 susceptibility?”, The Lancet Child & Adolescent Health, Volume 4, Issue 6, 414 – 416

[2] Verdoni L et al. An outbreak of severe Kawasaki-like disease at the Italian epicentre of the SARS-CoV-2 epidemic: an observational cohort study. Lancet 2020

Exit mobile version