“Effetto quarantena” il libro che racconta il covid-19 di Pani e Capitanio
Si intitola “Effetto quarantena. Chi siamo e cosa saremo nella stagione del Covid 19” ed è il libro scritto dallo psichiatra Luca Pani e dalla giornalista Maria Elena Capitanio. Edito da LSWR è disponibile sia online che nelle maggior librerie ed è stato scritto nei giorni del lockdown.
Rappresenta una finestra psicosociale sugli effetti dovuti all’emergenza del coronavirus. La domanda che gli autori si pongono è come il mondo sta cambiando e quanto ci sarà di diverso in seguito alla pandemia.
In cento pagine nel libro Effetto Quarantena analizzano i momenti salienti che il nostro paese ha vissuto. Dalle prime avvisaglie in Cina, quando ancora il Covid-19 sembrava una malattia che non ci avrebbe mai raggiunto, ai primi focolai in Italia, sino alla sfilata dei camion della città di Bergamo. Una parte è stata dedicata anche al periodo in cui si cantava sui balconi, momenti che ci hanno fatto sentire uniti, e ci hanno fatto comprendere che questo è stato un evento che ha riguardato una larga fetta di popolazione e non soltanto il singolo cittadino.
Secondo gli autori ci sarà un cambiamento nella nostra società, parlano di “una nuova grammatica della salute, della politica, della finanza, e, aspetto da non trascurare, anche dei sentimenti”. La quarantena infatti ci ha permesso di comprendere come molte cose saranno differenti: dobbiamo fare i conti con le perdite subite (persone care, lavoro), dobbiamo riadattarci a nuove modalità di fare shopping, e sicuramente vi sarà modo di riflettere su quali siano le relazioni importanti e su cosa o chi davvero vogliamo essere.
Effetto Quarantena: il pensiero degli autori
Sia Luca Pani che Maria Elena Capitanio hanno espresso il proprio parere in merito all’emergenza. Lo psichiatra ha dichiarato:
“Bisogna essere consapevoli che ci troviamo nel mezzo di un evento darwiniano, inteso come incontro tra due popolazioni, quella umana e questa virale, che sino a pochi mesi fa non si conoscevano. Un consiglio che posso dare ai lettori, e non solo, è quello di usare il nostro istinto ma non troppo.
Fatevi guidare dalla scienza ma rendetevi anche conto che ancora non abbiamo ancora tutte le informazioni che ci servirebbero per prendere decisioni logiche. Non mettete a rischio le persone che vi stanno vicino e i più deboli perché altrimenti la vostra sofferenza psichica aumenterà. Rispettate i fondamentali del cervello umano: fate attività fisica regolare, mangiate e dormite bene e ricordate che tutto questo passerà”.
in poche parole, ci ricorda dell’importanza di comprendere l’emergenza in cui ci troviamo. Anche se fattivamente non siamo più costretti ad essere chiusi in casa, dobbiamo ricordare di quanto ancora possa essere rischioso contagiare o essere contagiati non rispettando le norme vigenti.
La giornalista invece è scesa sul personale affermando di aver provato diverse emozioni, aspetto in comune a molti di noi. vivere un’esperienza del genere, fuori dal comune, ci porta infatti a fare i conti con noi stessi ed i nostri sentimenti, portando a galla parti di noi che magari erano state sepolte.
“Il lockdown per me è arrivato dopo aver subito stalking da un hater per tre mesi, quindi restare chiusa in casa mi ha costretto a fare i conti con le mie emozioni. La rabbia è stata la compagna delle prime settimane, poi è arrivata la tristezza e infine la speranza. È stato un vero e proprio viaggio che ho voluto approfondire a mo’ di inchiesta giornalistica per restituire al pubblico di lettori una guida utile ad affrontare la ripartenza.
Una fase 2 che possa essere una rinascita, uno slancio a tagliare il superfluo e godere dell’essenziale, senza dimenticarsi che nella vita, è proprio vero, tutto passa e nulla si ripete, quindi è necessario avere anche la giusta dose di leggerezza e allegria. Il pensiero, poi, è andato a tutti gli operatori sanitari, per cui lo stress si è ripetuto ogni giorno, cronicizzandosi, e ai bambini e adolescenti, che sono stati i più penalizzati dalle misure di contenimento.”
I ricavati del libro “Effetto Quarantena” saranno devoluti al dipartimento di scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze, dell’università di Modena e Reggio Emilia.