I musei riapriranno?
Ne abbiamo passate tante in questo 2020. Abbiamo parlato di virus, quarantena, autecertificazioni e fase 1,2 e 3…
Ci siamo rialzati e abbiamo ripreso a vivere mantenendo le distanze e l’ansia da contagio.
La mascherina e l’amuchina sono diventate indispensabili come le chiavi e il cellulare, se non di più.
Ma, in ogni caso, siamo usciti di nuovo da casa.
Questo è quello che conta!
Pian piano, oltre alla porta di casa nostra, stanno riaprendo anche negozi, ristoranti, centri commerciali, bar, cinema e varie attività che con metodi e alternative ci concedono sicurezza e normalità.
E l’arte?
Se dei concerti continuiamo a non avere notizie e le partite di calcio si disputano a porte chiuse, i teatri e i musei ricominciano a farci brillare gli occhi.
Come visitare i musei in sicurezza?
Il DPCM del 17 maggio 2020 e le ordinanze disposte dalle varie regioni disciplinano la ripartenza: termoscanner, mascherine obbligatorie, distanze interpersonali per garantire sicurezza e godersi tranquillamente la visita.
Misure obbligatorie per dipendenti, visitatori e per gli ambienti, tanto da trovare, magari, inaccesibili alcuni posti e/o opere che non superano le linee guida elaborate sulle indicazioni del Comitato Scientifico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Pertanto non tutti i musei, siti archeologici e mostre hanno ripreso le loro funzioni ed è consigliabile, prima di intrapendere una visita, documentarsi nei vari canali di ciascun luogo perchè a subire variazioni sono anche le modalità di accesso.
Misure di sicurezza
Il numero d’ingressi sarà differente rispetto al tipo di struttura -all’aperto o al chiuso- e differenziato a seconda delle dimensioni del sito stesso.
Si tratta quindi di visite contingentate per numerosità e fascia oraria, specialmente per quei musei con un flusso di visitatori maggiori, ad esempio il direttore dei Musei scientifici e di Palazzo Reale a Milano (dove sarà possibile anche scaricare un’app al posto dell’audioguida), Domenico Piraina, spiega che hanno costituito delle fasce di mezz’ora per ogni mostra, con un numero prestabilito di visitatori.
Le mascherine saranno obbligatorie soprattutto nell’evenienza di non poter rispettare il metro di distanza e dovranno essere indossate bene coprendo naso e bocca.
In più punti dei vari siti, musei o mostre, i visitatori troveranno gel disinfettanti a loro disposizione, così come sarà più frequente la sanificazione dei locali e delle superfici toccate più spesso come corrimano, maniglie e interruttori. Per prevenire il distanziamento sarà possibile trovare segnaletiche e accorgmimenti adatti, come barriere fisiche adeguate a mantenere il metro di distanza, anche nei servizi igenici che saranno regolamentati come di conseguenza.
L’accesso sarà disponibile solo previa prenotazione online.
Cosa sarà possibile vedere
Nei mesi scorsi abbiamo usufruito di viaggi virtuali comodamente seduti sul divano di casa.
Se da un lato è stato un modo carino per sopravvivere alla quarantena, dall’altro ha completamente eliminato il gusto visivo, l’emozione di vedere dal vivo un’opera d’arte, di respirare a pieni polmoni l’aria pregna di storia e secoli, di grandezza e bellezza che solo un museo può garantirti.
Finalmente siamo usciti di casa e possiamo riprenderci ciò che era nostro, ciò che ci è stato tramandato.
Ma quali sono i musei già possibili da visitare?
A Roma i musei Vaticani e i prossimi giorni anche i giardini Vaticani e le ville Potificie di Castel Gandolfo, i musei Capitolini, l’Ara Pacis, i Fori Imperiali, le Scuderie del Quirinale, il MAXXi;
a Torino il Parco Arte Vivente con tutte le attività spostate, però, nell’area verde;
a Milano la Pinacoteca ambrosiana, anche se solo nei week end, la Triennale riprende con l’ingresso gratuito per il Museo del Design Italiano e per il Giardino Giancarlo De Carlo;
a Monza il percorso museale della Reggia di Monza;
a Firenze il museo delle Cappelle Medicee dove si potrà visitare il mausoleo della famiglia Medici e il 28 giugno riaprirà il museo di Palazzo Davanzati;
a Parma sarà accessibile il labirinto più grande del mondo, voluto da Franco Maria Ricci nella sua tenuta Masone di Fontanellato;
a Napoli la Galleria d’Italia;
a Venezia la Galleria dell’Accademia di Venezia;
in Sicilia riaprono i vari siti archeologici come La Valle dei Templi di Agrigento, il Teatro antico di Taormina, l’area archeologica di Selinunte, la Galleria regionale di palazzo Abatellis di Palermo, i Castelli della Zisa, di Palermo. Troverete tutto nella nuova app “Sicilia archeologica”.
E tantissimi altri musei, siti archeologici e mostre che vi aspettano maestosi e pronti a tornare alla normalità, vincitori pure di questa nuova battaglia.
Vi ricordiamo di controllare i vari canali ufficiali e di prenotarvi on lin