Raccontare la vita di Jean-Michel Basquiat è come raccontare la New York degli anni Ottanta. Una città in fermento, che non dormiva mai, dove soldi, droga e divertimento scorrevano a fiumi .
Come tutto quello che accadeva negli anni 80, anche il successo di Basquiat fu fulmineo ed esplosivo, folle come i prezzi delle opere d’arte “pompati” da critici e galleristi che trovavano negli Yuppies i loro miglior acquirenti
Fu così che Basquiat nel giro di pochi anni ottenne una celebrità e una ricchezza impensabili per un ragazzo come lui, ma questo suo patto con il “Diavolo” non tardò a chiedere il suo prezzo , morì di overdose a soli 27 anni nell’agosto del 1988.
Le origini di Basquiat
Tra i più importanti esponenti del graffitismo. Nasce a New York da padre haitiano e madre portoricana.
A 16 anni, grazie al suo talento innato per il disegno viene iscritto alla City-as-School, dove conosce Al Diaz, un writer di talento, con il quale nasce una forte amicizia. Con lui iniziò a disegnare sui muri di New York, lasciando aforismi firmati con l’acronimo SAMO (SAM e Old Shit). Jean-Michel lascia la scuola prima di diplomarsi, fagocitato da quegli anni Ottanta in cui a New York sembra che tutto potesse accadere.
Jean-Michel inizia a guadagnarsi da vivere vendendo i suoi disegni dipinti su cartoline. Fu proprio così che un giorno incontrò in un ristorante di SoHo Andy Warhol, al quale riuscì a vendere alcuni suoi lavori, e si dice, in seguito divenne anche il suo amante .
New York e Basquiat: amore e perdizione
Frequenta i locali più cool di New York, dove era possibile incontrare gli artisti più in voga in quegli anni.
Non ha mai un soldo in tasca e questo lo porta a prostituirsi spesso con gli omosessuali incontrati nei club.
Un sola cosa nelle notti Newyorkesi non mancava mai : la droga, quella droga che lo portò a distruggersi.
Basquiat l’artista
La sua prima mostra è nel 1980,ed è il primo passo verso la sua carriera, “Times Square Show”, che lo impone all’attenzione del pubblico newyorkese. Bello ed elegante, con i capelli rasta e la cravatta sempre al collo, fa di se stesso un marchio di fabbrica.
Un così grande talento non poteva restare nascosto e Basquiat, sedotto dalle lusinghe dei galleristi, passa dai graffiti alla tela. Mantiene il suo stile dalle forme “primitive” ma i colori sono in genere più esplosivi.
In pochi anni la sua vita cambia radicalmente. celebrità e ricchezza bussano alla sua porta , il 1982 e il 1984 i prezzi dei suoi lavori salgono alle stelle, ma Basquiat sembra avere chiare le sue priorità: l’arte, le donne, la droga.
Pochi ricordano che nel 1982 ebbe una relazione con una giovane Madonna, che per i loro opposti modi di vivere durò bene poco.
Nel 1983 Jean-Michel Basquiat iniziò a collaborare con Andy Warhol,che diventa per lui padre, amico maestro e amante.
Tra i due si crea un rapporto speciale che sembra poter colmare i vuoti affettivi di Michel e nello stesso tempo intellettualmente stimolante.
Inizialmente Basquiat sembra volersi allontanare dalle droghe, ma i galleristi non gradiscono la collaborazione tra i due , riducendo il talento di Basquiat a “mascotte di Andy”.
Il loro rapporto professionale e personale diventa burrascoso, e ancora una volta l’eronia diventa protagonista , portandoli ad una definitiva separazione nel 1985. Quando Warhol morì nel febbraio del 1987, a Basquiat, ormai devastato dalle droghe, venne vietato di partecipare ai funerali.
L’ascesa di un talento come Jean-Michel Basquiat, poteva essere possibile solo negli anni 80 con tutta la loro esplosione: la creatività di Bsquiat è sempre stata caratterizzata dall’alternarsi di inerzia assoluta a periodi di improvvisa iperattività. Alcune delle sue opere migliori sono state create nel cuore della notte, sotto l’effetto delle droghe.