Parliamo di acquatrekking, l’attività sportiva del momento.Quella che stiamo vivendo è un’estate che verrà sicuramente ricordata, non solo per i mesi duri e impegnativi che si è lasciata alle spalle a causa di un nemico, il Covid-19, che ancora è vicino, e che ci ha portato e rivedere le nostre abitudini, anche per quanto riguarda le vacanze: ed ecco che si ricomincia ad amare un pò di più il nostro Paese, ma si trovano anche modi particolari di vivere la vacanza al mare o in montagna, come ad esempio l’acquatrekking.
Cos’è l’acquatrekking?
L’acquatrekking è uno sport “outodoor” che consiste sostanzialmente nella discesa e nell’escursione in prossimità di fiumi e torrenti, immersi nella natura; essa può essere effettuata sia vicino che dentro l’acqua, galleggiando talvolta all’interno di canyon o attraversando cascate.
Quest’attività sportiva ha avuto “origine” in Francia, in particolare nella regione della Provenza, dove alcune guide naturalistiche hanno iniziato a guadare il fiume Verdun allo scopo di studiarne l’ecosistema circostante. Nel 2001 l’acquatrekking ha cominciato a diffondersi anche in Italia grazie ad un gruppo di escursionisti, e che nell’ultimo periodo suscitando sempre più interesse.
Acquatrekking vs Water Trekking: quali sono le differenze?
L’affiancamento italiano-inglese dei termini “acqua” e “water” porta spesso ad associare l’acquatrekking e il “water trekking”; tuttavia si tratta di due discipline diverse.
Se da una parte l’acquatrekking viene svolto direttamente a contatto con la natura, il water trekking viene svolto in piscina, con l’ausilio di particolari tapis roulant, ancorati al fondo della vasca e inclinati in modo tale da simulare la camminata in montagna in termini sia di pendenza dei sentieri, sia la resistenza.
Quali sono i benefici dell’acquatrekking?
Trattandosi di una camminata vera e propria immersa nella natura, i benefici dati dall’acquatrekking sono gli stessi dati dal trekking e in generale dalla camminata, a livello sia muscolare, tonificando in particolare quelli delle gambe, dei glutei e dell’addome, che cardiocircolatorio, in quanto si tratta di un’attività di resistenza, che favorisce la circolazione sanguigna proteggendo dalle malattie cardiovascolari, e anche respiratorio, favorendo una miglior ossigenazione.
A questi si aggiungono benefici a livello mentale e psichico, in quanto il contatto con la natura conferisce un senso di relax completo, stimolando inoltre il sistema nervoso a produrre endorfina e serotonina, i cosiddetti “ormoni della felicità”. Inoltre la camminata in mezzo alla natura si è visto che stimola la creatività e migliora la produttività lavorativa.
Acquatrekking in Italia: le mete più belle dove praticarlo
Parco del Pollino
Si tratta di uno degli ultimi lembi ancora incontaminati della penisola italiana, dove è possibile godere appieno della natura circostante, e ciò rende quest’area protetta un luogo ideale per gli amanti dell’acqua trekking, tra foreste di faggi, torrenti, e salti d’acqua alti fino a 100 metri
La “Tuscia” laziale
Si tratta di un’immensa area che s’estende tra le province di Roma e di Viterbo, e che racchiude circa 13 aree protette, da quella del fiume Treja a quella del Monte Soratte (la cui grotta è considerata una meta prediletta per gli appassionati di escursionismo, ma anche di natura e speleologi), per non parlare della Riserva Naturale del Lago di Vico.
La Sardegna dell’acquatrekking: alla scoperta della Gallura
Acque limpide, dove ci si può rispecchiare con la luce del sole distesi sulle rive oppure dove si può scoprire una flora e una fauna uniche e tipiche dell’ambiente fluviale: una doppia magia che solo il Rio Picocca, fiume della Gallura, sa regalare, e che lo rende, insieme al Rio San Gerolamo, e le foreste di lecci e ontani, una delle mete più gettonate della Sardegna per gli amanti dell’acquatrekking.