La filofobia è un termine che magari conosciamo per sentito dire e, gli appassionati delle lingue antiche, possono subito ricavare il suo significato. Nonostante ciò, non tutti ne conoscono il vero significato e soprattutto la patologia che vi è dietro.
Tante volte ci capita di leggere sul web le parole “paura di amare“, in genere vengono da adolescenti che magari hanno avuto la loro prima delusione d’amore, quindi è una cosa che passa con il tempo, ma a volte può essere una vera e propria fobia come lo è quella per i ragni o per i posti chiusi. In questo caso, parliamo di filofobia.
Non è, tuttavia, un termine estremamente conosciuto e di cui si parla abbastanza, e questo perché si tende sempre a sminuire tutto ciò che parli d’amore, forse perché ai molti sembra quasi assurdo che qualcuno abbia seriamente paura di innamorarsi, di una cosa che è incontrollabile e soprattutto umana.
Spesso se si vede una persona sola, che non ha mai avuto relazioni sentimentali e non ha intenzione di averne, non si pensa mai che questa potrebbe soffrire di qualcosa, pensiamo che, magari, si voglia solo “divertire” o che non abbia ancora trovato la “sua persona”. E a volte è davvero così, ma non sempre.
La filofobia, in realtà, è una paura abbastanza diffusa, sebbene persino chi ne soffre non ne riconosce i sintomi. Per questo, vediamo insieme cos’è questa fobia, quali sono i sintomi e in che modo si può guarire e tornare a godersi la gioia che l’amore può dare.
Che cos’è la filofobia
Il termine filofobia deriva dal greco φιλος (philos), che significa amore, e φοβία (fobia), che vuol dire paura, quindi letteralmente è la paura di innamorarsi o di amare una persona, che può essere un eventuale partner come anche un amico o un familiare.
Mentre la depressione colpisce maggiormente il sesso femminile, la filofobia è una paura irrazionale che si manifesta maggiormente fra gli uomini.
A farcelo sapere è la presidente dell’Associazione italia sessuologia clinica Marinella Cozzolino, che ne parla insieme iodonna:
«Rispetto alle donne tendono a innamorarsi e lasciarsi andare all’amore con più difficoltà. Quando sentono che sta per accadere ritengono l’amore così fondamentale per la propria vita da averne timore.»
A leggerla così, gli appassionati delle serie tv e dei film teen drama o romantici, non potranno che pensare al solito ragazzo rubacuori e donnaiolo che ha paura di innamorarsi e quindi sta con più ragazze, finché non conosce la donna della sua vita e se ne innamora follemente. No, è molto più complicato di così, sfortunatamente.
Avere la filofobia, che più propriamente è la paura di soffrire per amore, non si cura con il vero amore, non basta trovare la propria anima gemella per smettere di avere paura, sebbene possa comunque aiutare sapere che c’è qualcuno che lotta per te, che ci tiene tanto a te da non arrendersi davanti ai tuoi rifiuti.
Non la si può paragonare al bipolarismo, però se si soffre di questa patologia spesso può accadere di avere degli atteggiamenti molto contrastanti e opposti, come ad esempio quello di avere la necessità di avere il partner accanto, di sentire la sua presenza nella propria vita, ma allo stesso tempo cercare di allontanarlo per primi perché si teme che, prima o poi, lui ci faccia soffrire.
Spesso, infatti, si arriva persino a lasciare il proprio compagno proprio a causa della filofobia, sebbene lui non abbia fatto nulla di male e le cose vadano alla perfezione.
Quali sono i sintomi
I sintomi della filofobia sono difficili da riconoscere per un non professionista, più che altro perché, non essendo una fobia molto conosciuta, il paziente non capisce di soffrirne e chi si trova a condividere una relazione con lui può persino arrivare a pensare che sia uno “psicopatico” o un “senza cuore”, perché non c’è una vera motivazione per cui chi soffre di questa fobia fa finire una relazione, se non quella della paura irrazionale di innamorarsi e avere il cuore rotto.
Questo perché c’è, di base, poca fiducia per il proprio partner, anche se non dà alcuna occasione per dubitare della propria fedeltà. Chi ne soffre quindi teme che il proprio amante prima o poi lo lasci o lo tradisca e quindi decide di troncare la relazione prima di poterne soffrire.
C’è una ragione a questo e ce lo fa sapere sempre Marinella Cozzolino:
«I sentimenti fanno paura perché non sono razionalizzabili. In altre parole, sfuggono al controllo. Chi è abituato alla razionalità e ha l’illusione di poter gestire tutto e tutti ha difficoltà a rinunciarvi.»
Innamorarsi, cedere all’amore, è visto come un punto di debolezza, una dipendenza come può esserlo la droga, ci rende vulnerabili e non abbiamo più il controllo sulla nostra vita e sui nostri sentimenti, ed è per questo che si decide di lasciare il partner, per poter essere nuovamente protagonisti indiscussi della propria vita.
Può ovviamente anche capitare che chi soffra di filofobia decida proprio di non avere alcuna relazione e che quindi si concentri maggiormente su altri fattori della sua vita, come ad esempio il lavoro o degli hobby, come ci fa sapere sempre la presidente dell’Associazione italiana sessuologia clinica.
La relazione è vista come una gabbia, una cosa da cui stare alla larga. La dott.ssa Cozzolino ci fa sapere che non dipende dal partner e che è sbagliato pensare che “prima o poi cambierà”, perché la filofobia è una patologia che, come anche la depressione, l’autolesionismo o qualsiasi tipo di fobia, va curata grazie all’ausilio di un medico professionista.
Come curare la filofobia
Curare la filofobia non è una cosa impossibile, l’importante è non sottovalutare i sintomi e soprattutto riconoscerli subito. Abbiamo già detto come sia difficile riconoscere questa fobia, poiché sembra assurdo esista davvero la paura d’amore, ma se si riesce subito a capire che qualcosa effettivamente non va, bisogna rivolgersi a uno psicoterapeuta.
Esiste infatti una terapia cognitiva, che consiste nel chiedere aiuto a uno psicologo che vi accompagnerà nel percorso mentale che dovrete affrontare per poter superare la vostra paura irrazionale dell’amore, per poter innamorarvi e vivere la vostra vita sentimentale.
Un altro metodo è la terapia di desensibilizzazione affettiva è usata per la gran parte delle fobie, e la filofobia non è un’eccezione. Ma in cosa consiste? Questa terapia vi metterà faccia a faccia con la vostra fobia, in questo caso davanti a delle relazioni sentimentali, finché arriverete a non temerle più.
Ci sono poi molti altri metodi, come la programmazione neurolinguistica e l’ipnoterapia. Tutto dipenderà da voi e dal vostro psicoterapeuta, che sceglierà il modo per guarirvi migliore.
Non rassegnatevi, non lasciate che le vostre emozioni dominino la vostra vita e soprattutto non permettete alla paura di farvi perdere delle occasioni e delle opportunità che forse non potreste più avere (e che potrebbe portarvi a soffrire di cose più gravi come la depressione).
Chiedete aiuto, fatevi vedere deboli, perché, in fin dei conti, siete degli esseri umani e, avere paura, è totalmente normale. Che sia aver paura dei ragni o dell’amore.