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Pediluvio: una coccola (e non solo) per i nostri piedi

Parliamo di piedi, a livello di beauty spesso presi poco in considerazione, ma che per il nostro corpo rivestono un ruolo non meno importante rispetto ad altre parti, e pertanto necessitano di cure e attenzioni, estetiche e non.

Piedi: perchè sono così importanti?

A questa domanda la risposta più semplice che viene in mente è “grazie ai piedi stiamo eretti, camminiamo“, ma in realtà i piedi rivestono un’enorme importanza per tutto il nostro organismo. Essi infatti, rappresentano la seconda “pompa” a livello circolatorio dopo il cuore, sono responsabili della nostra postura e soprattutto sono un’importante sede riflessinogena.

Infatti ogni punto della pianta del piede è collegato ad uno specifico punto del corpo, e il massaggio comporta benefici all’organo/i interessato/i; questo e non solo ha reso il piede al centro di molte culture, sia occidentali che orientali.

Pediluvio: 5 cose importanti da sapere

Di cosa si tratta?

Il pediluvio è uno dei rimedi più conosciuti, oltre al massaggio plantare, per prendersi cura dei propri piedi. Si tratta di un trattamento idroterapico che consiste nell’immersione dei piedi sino alle caviglie per un tempo più o meno lungo dentro l’acqua.

Questa pratica ha origini antiche, tanto che già nel XIV secolo in uno dei Tacuina sanitatis in medicina”  viene illustrata un’ancella che si dedica alla cura dei piedi della propria padrona immergendoli in una tinozza.

Come si esegue?

Per realizzare un buon pediluvio, sono fondamentali 4 fasi:

  1. un lavaggio profondo dei piedi, utilizzando nel caso uno spazzolino per le dita e la pietra pomice per rimuovere eventuali duroni e calli a livello dei talloni
  2. preparazione della tinozza o bacinella con l’acqua (fredda o calda a seconda dei casi) ed eventuali altri ingredienti, in base alle esigenze
  3. Ammollo: questa fase non deve essere inferiore ai 15-20 minuti, al fine di garantire il distacco completo delle cellule morte
  4. Risciacquo e asciugatura, seguita da un’adeguata idratazione.

Acqua calda o fredda: qual’è la più adatta?

In realtà non esiste un’unica risposta giusta, in quanto sia con l’acqua calda che con quella fredda il pediluvio può apportare benefici diversi ai nostri piedi, e quindi all’intero organismo.

Ad esmpio, un pediluvio caldo può essere d’aiuto se si soffre di dolori, reumatismi o se soffriamo di sintomi da raffreddamento, mentre se si hanno gonfiori alle gambe o una circolazione rallentata  è maggiormente indicato un pediluvio freddo, che inoltre aiuta a rafforzare il sistema immunitario.

Se invece, si vuole dare una rigenerata totale all’organismo, sollecitare la circolazione, allentare le tensioni muscolari, è indicato alternare acqua calda e fredda e viceversa, al fine di alternare vasocostrizione e vasorilassamento.

Ingredienti per il pediluvio ideale

Sia essa calda o fredda,l’aggiunta di determinati ingredienti all’acqua del pediluvio può apportare specifici benefici alla salute e benessere dei piedi, ma anche dell’intero organismo.

Ad esempio, l’aggiunta di bicarbonato e olio essenziale  di lavanda aiuta a riattivare la circolazione e a contrastare i gonfiori, mentre tea tree oil e aceto sono il mix indicato per constatare le micosi.

Ma un pediluvio può apportare benefici ad altre parti del corpo : per esempio l’aggiunta all’acqua di due cucchiai di senape e spezie come cannella, zenzero, chiodi di garofano e timo rappresenta un valido aiuto per contrastare i dolori mestruali.

Pediluvio : a cosa prestare attenzione

Come quasi tutti i trattamenti di bellezza, anche il pediluvio può presentare delle ‘controindicazioni’ e per questo va prestata attenzione ad alcuni aspetti.

Tra questi la temperatura dell’acqua, che non deve essere né eccessivamente calda né gelida, per evitare da una parte un’eccessiva vasocostrizione e dall’altra un eccessivo vasorilassamento.

Altro aspetto importante riguarda l’idratazione della pelle dopo il pediluvio in quanto il bicarbonato ha un forte potere disidratante e può provocare ispessimenti cutanei e screpolature.

 

 

 

 

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