The Kissing Booth è un film per un pubblico prevalentemente adolescenziale uscito sulla piattaforma di streaming di Netflix nel 2018, mentre il sequel, The Kissing Booth 2, è uscito proprio qualche giorno fa, più precisamente il 24 luglio 2020.
Tra critiche e fan impazziti, i film sono in realtà amati proprio per il loro essere semplici, per nulla pesanti e soprattutto girati per divertire il pubblico. Non hanno obiettivi morali, non vogliono essere quel tipo di film che ti sprona a ragionare sulla tua vita, sono film leggeri che guardi con un’amica, o un amico, per passare il tempo.
The Kissing Booth è basato sull’omonimo libro di Beth Reekles ed è girato da Vince Marcello. La critica non ha per nulla apprezzato il primo film, poiché considerato misogino e anche stereotipato, ma, parlando seriamente, quale teen drama non è stereotipato? Almeno in questo film non c’è la “bionda stupida e superficiale che fa sesso con chiunque” in contrasto alla “mora vittima di bullismo che tira fuori i denti e riesce a ribaltare la situazione”.
Mean Girls è uno dei film più amati dalle adolescenti di tutto il mondo e hanno la solita bionda malefica, la solita bionda stupida, il gay effeminato e anche la lesbica arrabbiata con il mondo. Il punto sta proprio nel riconoscere uno stereotipo e capire che non rasenta la realtà.
In ogni caso, nonostante la critica negativa, The Kissing Booth è considerato uno dei film più amati e con più successo sulla piattaforma di Netflix, quindi vediamo di cosa parlano i primi due film già usciti e cosa sappiamo sul terzo.
The Kissing Booth: trama e dove eravamo rimasti con il primo film [alert spoiler]
All’inizio del primo The Kissing Booth conosciamo Elle Evans (Joey King) e il suo migliore amico, Lee Flynn (Joel Courtney), sin da quando entrambi indossavano il pannolino. I due hanno sempre contato l’un sull’altro, sostenendosi e proteggendosi.
La storia gira anche molto intorno alle “regole”, che i due hanno creato per evitare di rovinare la propria amicizia. Una di queste regole, la regola n.9, vieta di avere delle relazioni sentimentali con i parenti dell’altro, incluso il super gnocco fratello di Lee, Noah (Jacob Elordie).
Tuttavia, Elle sin da adolescente non rimane immune al fascino del fratello maggiore, alto, muscoloso, pericoloso. E durante le superiori, la sua cotta, che lei credeva passata, non migliora per niente.
Il nome del film è dovuto allo “Stand dei baci”, ovvero il Kissing Booth, organizzato dai due migliori amici e dove Lee conosce la sua fidanzata, Rachel (Meganne Young), e dove Elle bacia per la prima volta Noah. O meglio, Noah bacia per la prima volta Elle, davanti agli occhi di tutta la scuola.
Da quel momento, i due cominciano una relazione segreta agli occhi di tutti e soprattutto del fratello di Noah, che “vive nell’ombra di una leggenda“. La regola creata da Lee era dovuta al fatto che il fratello era superiore in lui in tutto e otteneva sempre tutto ciò che volesse: tutto, tranne Elle. Almeno fino a quel bacio.
Tuttavia, Lee scopre Elle e Flynn (il fratello non ama farsi chiamare Noah) in un momento di intimità e capisce tutto. Da lì Elle comincia a farsi perdonare e soprattutto si trova a fare una scelta: l’amicizia con il suo migliore amico o l’amore per il ragazzo per cui aveva una cotta da anni?
Mentre inizialmente Elle sceglie il suo migliore amico, non riesce a sopprimere i sentimenti per Noah e, durante la festa di compleanno dei due amici, lei si rende conto di non riuscire a stare più senza Noah. A questo punto, cerca di far capire a Lee che non può farla scegliere, che sono amici e non dovrebbero essere loro a decidere della vita dell’altro, perché non sarebbe giusto.
Elle riesce quindi alla fine a ottenere sia il suo bel fidanzato che il suo migliore amico storico, riuscendo a far conciliare entrambi.
Il primo film si conclude con Elle che saluta Noah all’aeroporto, lasciando la curiosità ai fan della saga: Elle e Flynn staranno ancora insieme o si lasceranno a causa della distanza?
The Kissing Booth 2: trama [spoiler free]
The Kissing Booth 2 si apre proprio dove è finito il primo film. Ripercorriamo l’estate dei due innamorati e poi il loro addio alla stazione, per poi riaccompagnare Elle nel suo primo giorno di scuola, questa volta, il suo ultimo primo giorno di scuola.
Subito la vediamo alle prese con i suoi compagni di scuola e con i problemi di una relazione a distanza: le persone che si intromettono al suo interno. “Sono cose che succedono quando vai al college”, le ripetono, dando per scontato che lei e il ragazzo si siano lasciati.
Tuttavia, sebbene i due non si siano ufficialmente lasciati, ci sono dei problemi in Paradiso e sono evidenti sin da subito, soprattutto con la comparsa di due nuovi personaggi: Marco Peña (Taylor Zakhar Perez), nuovo studente nella scuola di Elle e Lee, e Chloe Winthrop (Maisie Richardson-Sellers), amica molto affascinante del college di Noah.
I due riusciranno a dimostrare di essere più forti della distanza, dei rumors e delle persone che vogliono intromettersi nella loro relazione?
The Kissing Booth 2: recensione [alert spoiler]
Mentre il primo film della saga vede un’adolescente alle prese con una scelta che sembra apparentemente semplice, ovvero quella tra amore e amicizia, in The Kissing Booth 2 le cose si complicano un tantino. Elle affronta letteralmente tutto ciò che una ragazza con una relazione a distanza affronta ogni giorno: le voci e le domande fuori luogo delle persone che si intromettono in qualcosa che non le riguarda.
Nel primo film non vediamo una Elle gelosa, anzi, nonostante sapesse la reputazione che Noah portava alle sue spalle, non ha mai fatto alcuna scenata di gelosia, se non qualche battutina. Nel secondo film invece vediamo una ragazza che si fa influenzare dalle persone, e infatti finisce per diventare gelosa di una ragazza che, in realtà, è completamente innocua.
Ovviamente i motivi per essere gelosa li ha, e non parlo della reputazione di Noah ma delle bugie (sebbene dette a fin di bene) e dell’orecchino sotto al letto. In questo secondo film capiamo che, alla base di una relazione, deve esserci il dialogo: se i due avessero parlato sin da subito e si fossero subito detti come stavano le cose, probabilmente non sarebbero finiti a discutere e a essere sul punto di lasciarsi.
Quindi c’è una sorta di cambiamento in Elle dal primo al secondo film: nel primo film è quasi quello che si può definire un maschiaccio, sebbene utilizzare questo termine nel 2020 è osceno, ma Elle era diversa da tutte le altre ragazze che la circondavano; nel secondo film invece diventa umana, anche lei è gelosa, anche lei sbaglia, anche lei si lascia influenzare.
Tuttavia, sebbene Elle abbiamo una sorta di cambiamento, continua a fare lo stesso errore: tenersi tutto dentro e non parlare apertamente con le persone a cui vuole bene. In The Kissing Booth fa quest’errore con Lee, nel secondo invece fa questo errore con Noah.
Sebbene in molti ritengano che il primo film sia meglio del secondo, anche quest’ultimo ha il suo fascino e i suoi punti di forza. Uno di questi punti di forza è proprio Chloe.
La stessa Chloe che all’inizio forse abbiamo odiato e che sembrava che covasse qualcosa, che cercasse di far lasciare i nostri due beniamini, alla fine si è dimostrata una ragazza d’oro che sostiene le altre donne e anche una buona amica per Flynn. Niente di tutto ciò che fanno sembrare all’inizio.
Due paroline vanno spese anche per il personaggio di Marco: le sue chiacchierate con Elle sono sincere e probabilmente non meritava di essere rifiutato. Il suo personaggio è così bello e onesto che gli spettatori non sanno se sperare che la protagonista decida di star con lui oppure di continuare a star con il suo primo amore.
Prende più importanza in secondo The Kissing Booth anche la fidanzata di Lee, Rachel, che si trova a condividere il suo fidanzato con la sua migliore amica, quindi vediamo una ragazza innamorata alle prese con un fidanzato che sembra metterla sempre al secondo posto e un fidanzato che non riesce a dividersi completamente fra la fidanzata e la migliore amica.
Come Elle, anche Lee non riesce a dire apertamente ciò che pensa, né alla fidanzata né alla migliore amica.
Insomma, sebbene sia un semplice teen drama, The Kissing Booth 2 merita di essere visto, se non per la trama, per gli attori, che sono di una professionalità assurda. Va ricordato infatti che Joey King e Jacob Elordie avevano una relazione anche nella loro vita reale, conclusa però prima delle riprese del secondo film e anche in malomodo, tanto che l’attrice non lo tagga e non lo menziona neanche su Instagram.
Nonostante questo loro passato, comunque, nel film i due hanno una chimica assurda e non lasciano trapelare alcunché della loro vita privata, e questo bisogna riconoscerglielo, soprattutto considerando che altri attori (qualsiasi riferimento a Ian Somerhalder è puramente casuale) non ci riescono.
The Kissing Booth 3: cosa sappiamo del terzo film
A quanto pare, il terzo film di una delle saghe di film più amate su Netflix uscirà nel 2021. Il film è infatti già stato girato in segreto da tutti i fan, per cui è già pronto!
L’annuncio arriva tramite il profilo ufficiale di Netflix su Instagram:
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Se avete amato The Kissing Booth 2, abbiamo una buona notizia: è in arrivo The Kissing Booth 3 😍
Durante una conferenza su Youtube, l’autore che interpreta Lee ha affermato che quello delle riprese del terzo film “era il segreto più difficile da mantenere”, e come dargli torto!
Dal terzo film di The Kissing Booth probabilmente ci aspettiamo altri problemi tra la coppia Noah-Elle, e questo per l’ultima frase detta da Marco: lui non ha intenzione di arrendersi, vuole conquistare Elle perché “ne vale la pena”.
Tuttavia, ci troveremo ancora una volta davanti a una Elle che dovrà prendere una decisione: andare al college dove è andata sua madre e e soprattutto dove andrà anche Lee, oppure andare al college dove starà insieme al suo fidanzato?
Sì, Elle, in The Kissing Booth 3, dovrà probabilmente nuovamente scegliere fra il suo migliore amico e il suo fidanzato, per questo in molti sono preoccupati che possa risultare una brutta copia del primo film.
Non sarebbe la prima volta che un film (o serie) di Netflix viene tirato alle lunghe per il successo ottenuto all’inizio, fino a non venire più apprezzato. Un esempio è Tredici, o La Casa di Carta.
Non ci resta che aspettare almeno il trailer, per dare le nostre conclusioni.
Intanto, godiamoci una delle coppie di cui non sapevamo di avere bisogno, ma che hanno reso The Kissing Booth 2 ancora più bello.
#TheKissingBooth2 ok Noah e Elle sono bellissimi assieme, ma vogliamo parlare di Miles e Holly pic.twitter.com/u4BryiQM8J
— Fra°✨ (@Fraacontu) July 26, 2020