Mascara, rossetto e fard: il make-up ha sempre fatto parte della vita quotidiana, sin dall’antichità. Per il Vintage Friday, ripercorriamo la storia del make-up attraverso le decadi.
Se pensate che il make-up sia un costrutto sociale dato dalla vanità dei giorni nostri, sbagliate di grosso: il trucco è presente nella vita quotidiana già dall’antichità.
Le prime tracce di make-up risalgono all’antico Egitto, soprattutto con la regina Cleopatra, la quale utilizzava diversi ingredienti per truccare il viso, come se fossero deii moderni eyeliner e ombretti. Il make-up è stato una costante anche nel Settecento con Maria Antonietta, la quale fece del make-up un suo tratto distintivo.
Ma passiamo a tempi più moderni e vediamo l’evoluzione del make-up nelle varie decadi del Novecento.
Anni Venti
Gli anni Venti sono gli anni delle cosiddette Flapper Girls, che hanno rovesciato gli standard canonici della bellezza femminile, oltre ad una vera e propria rivoluzione culturale: le Flapper Girls, infatti, sono state le protagoniste di una rivoluzione sessuale, mostrando una sessualità più libera e disinvolta.
La loro emancipazione passa anche dal make-up: se nei primi del Novecento le donne usavano solamente creme e polveri per migliorare la pelle, negli anni Venti le donne iniziano ad usare maggiormente il make-up.
Il make-up anni Venti si contraddistingueva per un incarnato perfetto dato dall’uso massiccio di cipria, per un effetto pelle-lunare e dall’uso di blush sulle gote, per dargli un tocco roseo. Anche le sopracciglia avevano un loro stile ben preciso: erano infatti finissime e disegnate in maniera pulita, con un arco fatto ad hoc per dare un effetto drammatico.
Completavano il look un trucco occhi molto marcato, sempre per accentuare l’effetto drammatico (abbiamo infatti il primo smokey-eye in questi anni, anche se leggermente diverso da quello di oggi) e delle labbra dal colore acceso, come il rosso e il viola, mediante l’utilizzo del rossetto, simbolo dell’emancipazione femminile; le labbra venivano disegnate con la matita con un contorno leggermente più piccolo rispetto a quello originale, per dare una forma a cuore.
Anni Trenta
In questi anni il trucco cambia, così come lo stile delle donne. Negli anni Trenta l’incarnato diventa più pallido, con tonalità che variano dall’avorio al rosa, ma la vera novità è l’arrivo del fondotinta di Max Factor per dare un effetto “pan-cake”, da applicare rigorosamente con una spugna inumidita per dare un effetto leggero e naturale, pur correggendo le imperfezioni; immancabile anche il blush, allungato quasi fino alle tempie, per dare un effetto allungato.
Sulle labbra continua a padroneggiare il rossetto rosso, ma viene abbandonata la forma a cuore per un disegno che comprenda tutte le labbra e un effetto più pieno; oltre al rosso (in una tonalità ancora più intensa rispetto alla decade precedente), vengono usati colori come l’arancione, il marrone e il lampone.
Per quanto riguarda gli occhi, si fa un uso smodato degli ombretti, soprattutto di colore marrone o grigio per il giorno, per poi passare a colori più brillanti la sera, su tutta la palpebra. Completano il look, le sopracciglia, sempre sottili e arcuate verso il basso, fissate con olio d’oliva o vaselina per dare un effetto lucido.
Anni Quaranta
Gli anni Quaranta furono una decade difficile a causa della seconda guerra mondiale e anche il mondo del make-up fu messo alla prova: i beni scarseggiavano, soprattutto quelli alimentari e ovviamente la crisi colpì anche il mondo della bellezza.
Nonostante ciò, le donne non si fecero scoraggiare e trovarono degli espedienti per poter comunque curare il proprio aspetto, basti pensare alla linea disegnata sulle gambe per dare l’effetto collant, in un periodo in cui collant erano difficilmente reperibili.
L’incarnato rimaneva pallido, mediante l’uso della cipria e dei primi fondotinta, con una sfumatura di rosa pallido. Le sopracciglia venivano lasciate più folte rispetto al passato e sugli occhi veniva usato un trucco più chiaro e neutro per il giorno (come il grigio o il marrone) e uno più scuro per la sera, con uno smokey-eye deciso, completato con l’uso di mascara e ciglia finte.
Ma le vere protagoniste erano le labbra, dipinte con un rosso acceso, simbolo della femminilità di quegli anni, ancora più piene rispetto agli anni precedenti.
Anni Cinquanta
Negli anni del boom economico e di icone di bellezza come Marilyn Monroe, il make-up subisce una grossa rivoluzione. La ricerca di un certo senso di leggerezza dopo la guerra e il boom delle industrie fanno sì che l’industria del make-up prenda una svolta nuova.
Per quanto riguarda l’incarnato, rimane pallido come nelle decadi precedenti, anche se si inizia a prediligere una base più matte naturale, ma soprattutto s’inizia a praticare una forma arcaica dell’odierno contouring.
Per quanto riguarda gli occhi, i veri protagonisti sono la matita nera e il mascara: uno dei trucchi più fatti era tracciare il contorno dell’occhio sopra e sotto per poi unirlo, dando l’effetto dell’occhio a cerbiatto (in questi anni viene anche messo in commercio il primo eyeliner). Le sopracciglia vengono curate molto e il trend di questi anni è la forma “ad ala di gabbiano”, seppur lasciate abbastanza folte, ma definite.
Il fulcro, però, erano le labbra, con un solo colore in voga: il rosso fuoco, che dipingeva le labbra pienamente.
Anni Sessanta
Arriviamo nei cosiddetti “swinging Sixties”, gli anni della rottura col passato, della lotta per i diritti civili e della nascita della minigonna.
In questi anni il fondotinta cambia volto e si presenta sul mercato in diverse formulazioni (polvere, crema, liquido), in questo modo ogni donna può scegliere la formula adatta alla sua pelle.
Negli anni Sessanta si alleggerisce il trucco sugli occhi e si prediligono ombretti nude o al massimo di colori tenui, come il rosa o lo champagne. Ma se gli ombretti vengono messi da parte, non vuol dire che gli occhi passino in secondo piano, anzi. Gli occhi diventano protagonisti del make-up degli anni Sessanta grazie all’utilizzo dell’eyeliner grafico e delle ciglia finte, indossate sia sulla rima inferiore che su quella superiore (ricordate Twiggy?). Spesso si disegnavano con l’eyeliner le ciglia sulla rima inferiore, per dare l’illusione di un occhio più grande.
Puntando molto sugli occhi, parallelamente le labbra perdono forza: si abbandona per un po’ il rossetto rosso, prediligendo colori più tenui, come il rosa pallido o il nude.
Anni Settanta
Se pensiamo agli anni Settanta, pensiamo alla libertà: fiori, cultura hippie e rivoluzione sessuale.
L’incarnato diventa più naturale e si prediligono fondotinta o ciprie basic e leggeri; la libertà contagia anche le sopracciglia, che vengono curate di meno e lasciate prevalentemente folte e naturali. Ma il vero protagonista nel make-up di questi anni è il bronzer, per dare alla pelle l’effetto abbronzato (l’abbronzatura è uno dei must degli anni Settanta).
In linea generale il make-up di questi anni è estremamente naturale e semplice, con un’unica eccezione: le serate in discoteca a ballare la disco music. Proprio in queste occasioni era frequente esibire eyeliner di diversi colori oltre al nero, come l’oro e l’argento, anche arricchiti di glitter. Rifinivano il trucco occhi degli ombretti brillanti per la sera e dai colori tenui per il giorno (come il pesca) e ovviamente le ciglia finte.
In questi anni torna di moda il rossetto rosso, ma il vero trend in voga era il lucidalabbra, per avere un sorriso lucente anche sotto la palla stroboscopica.
Anni Ottanta
Arriviamo agli esagerati e accecanti anni Ottanta. In una decade in cui si indossavano colori fluo, scaldamuscoli e gonne in tulle, poteva mancare un make-up appariscente?
Gli eccessi si vedono già a partire dall’incarnato, che viene truccato di due tonalità più chiare e fissato con la cipria, per poi mettere chili e chili di blush rosso o rosato sulle guance, diagonalmente, fino alle tempie.
Gli occhi erano i veri protagonisti ed era qui che ci si poteva sbizzarrire coi colori, con ombretti brillanti, glitterati e metallici, che coprivano dalla palpebra all’arcata sopraccigliare inferiore; si usava anche la matita, il cui tratto veniva sfumato verso l’esterno e tonnellate di mascara.
Per quanto riguarda le labbra, anche qui a regnare erano i colori accesi, come il rosso, il fucsia e l’arancione.
Anni Novanta
In questi anni, se da una parte abbiamo un make-up più pulito e meno esagerato rispetto alla precedente decade, dall’altra siamo di fronte a delle tendenze che oggi riguardiamo con orrore.
Innanzitutto per la base, si prediligeva un colore neutro e molto naturale, il blush, invece, cambia colore e si abbina all’ombretto, con colori come il pesca o il marrone. Per gli occhi si preferisce uno smokey eye molto intenso e marcato, quasi sbavato.
Ma ecco i punti dolenti: le sopracciglia e le labbra.
Per quanto riguarda le sopracciglia, tornano in voga quelle sottilissime, quasi inesistenti (e no, non stavano bene a nessuna). Mentre per quanto riguarda le labbra, si opta per colori caldi, come il mattone o il marrone e si applica con un contorno labbra più scuro del rossetto: cose per cui oggi rabbrividiamo.
Anni Duemila
Chiudiamo la nostra carrellata con gli anni Duemila, anni terribili per quanto riguarda la moda.
Per quanto riguarda il make-up, come negli anni Novanta, abbiamo una base piuttosto chiara e neutra, molto naturale, ma il blush torna in voga e viene usato quasi solamente sulle guance (un po’ effetto Heidi).
Le sopracciglia continuano ad essere sottilissime e, nella maggior parte dei casi, tatuate. Sugli occhi s’inizia ad osare con l’uso di ombretti metallizzati e glitterati dai colori più improbabili, come l’azzurro, il viola e il bianco; l’alternativa era quella di riprendere la moda grunge degli anni Novanta o copiare Avril Lavigne, con uno smokey eye calcato e netto.
La nota dolente, però, arriva con le labbra: anche se il rossetto mattone viene ancora usato, il vero trend è il rossetto chiaro metallico (un po’ effetto Laura Palmer di Twin Peaks) accompagnato da un uso smodato di lucidalabbra trasparente alla frutta.
Come abbiamo potuto vedere, anche il make-up ha avuto una notevole evoluzione negli anni, così come la moda.
E voi quale decade preferite?
Ecco un video che segue l’evoluzione del make-up negli anni: