La pelle è un sottile foglio di tessuto che avvolge il corpo. Fisiologicamente essa è un organo piuttosto semplice; dal punto di vista sociale e psicologico, invece, è un organo altamente complesso.La pelle è un confine tra il mondo esterno e quello interno, tra l’ambiente e il proprio sé. (David Le Breton)
La pelle e i suoi cambiamenti spesso sono i primi segnali dell’età che abbiamo, anche se facciamo di tutto per mantenerci eternamente giovani.
Pelle in base all’età: i cambiamenti nel tempo
La pelle, al pari di bocca, naso, stomaco, cuore (solo per citare alcuni esempi) è un organo vivente, e in quanto tale nasce e si sviluppa mutando durante la vita di una persona, quindi la pelle di un neonato è diversa da quella di una persona anziana.
Cambiamenti legati specialmente non tanto al numero di strati di cui è costituita la pelle, ma quanto al turnover cellulare, alla funzionalità delle ghiandole sudoripare e sebacee e allo spessore del film idrolipidico.
Ad esempio, appena nati e nella primissima infanzia, la pelle è molto sensibile e delicata, in quanto le ghiandole sono quasi per nulla attive e il film idrolipidico è estremamente sottile, mentre tra i 4 e i 12 anni, per esempio, la pelle è già più matura.
Altra fase delicata della vita dal punto di vista della pelle è senza dubbio quella dell’adolescenza, dove le alterazioni ormonali legate alla pubertà portano ad un aumento della produzione di sebo e la perdita irregolare dei corneociti che fa diventare la pelle grassa e soggetta all’acne.
Dall’adolescenza in poi, inoltre, si assiste con l’andare dell’età ad un assottigliamento progressivo dello spessore di epidermide e derma, che fa sì che la funzione barriera e la naturale protezione dai raggi UV vengano meno.
Inoltre la pelle tende anche ad essere meno elastica, in quanto i processi metabolici tendono a rallentare, e questo porta già dai 30 anni circa, alla comparsa delle prime rughe.
Una perdita di elasticità e compattezza della pelle, che si fa più evidente nel periodo della menopausa , in quanto si ha un rallentamento nello sviluppo dei vasi sanguigni nel derma, che fornisce le sostanze nutrienti all’epidermide, che risulta spenta e più sensibile alle infezioni.
Pelle del viso: la beauty routine per ogni età
20 anni
Altrettanto importante è la scelta dei prodotti make up: a quest’età la pelle non presenta imperfezioni evidenti, quindi non è necessario coprirla con fondotinta dalla texture a volte oleosa, ma piuttosto puntare sulle BB cream, che conferiscono un leggero colore ma anche idratazione.
30 anni
A 30 anni la pelle comincia a perdere di tono, in quanto il processo di ricambio cellulare viene a rallentare, e questo contribuisce alla comparsa delle prime “rughe d’espressione”.
Per questo è fondamentale agire in tempo puntando sull’esfoliazione, tappa fondamentale della beauty routine, al pari dell’idratazione, che contribuisce a mantenere la pelle compatta e soda, e della detersione, che dev’essere più incisiva la mattina per eliminare le tossine espulse durante il sonno, e la sera per eliminare i residui di make up.
Pari attenzione va posta anche al make up: nella trousse, infatti, insieme al fondotinta, che in questo caso non dev’essere eccessivamente coprente, non deve assolutamente mancare il correttore, utile a mascherare le imperfezioni (occhiaie, arrossamenti, carnagione opaca) così come un prodotto anti-rughe adeguato da utilizzare in maniera preventiva per contrastare le prime “rughe d’espressione”.
40 anni
Quella degli “anta” è una tappa cruciale nella vita di una donna, un’età di transizione, dove si lasciano indietro problematiche tipicamente giovanili (come acne e produzione seborroica), ma ancora non si è interessate da quelle ormonali over 40 (formazione di rughe e macchie).
Per questo la beauty routine di una 40enne ha due scopi fondamentali: da una parte, potenziare al massimo il rinnovamento cellulare, dall’altra prevenire il progressivo processo ossidativo