Tra i lavori del futuro, fare content marketing è certamente uno dei mestieri più gettonati. Stimolare la curiosità degli utenti attraverso le storie. Raccontare i prodotti da un nuovo punto di vista, fare in modo che il messaggio che viene trasmesso scateni delle discussioni. Questo è il rivoluzionario modo della pubblicità moderna. Questo è il lavoro di chi fa content marketing: creare un contenuto che possa coadivuare la vendita del prodotto.
Il lavoro che viene fatto non è solo a livello creativo, ma anche mentale: si viene a creare una connessione intrinseca tra il brand e i clienti. Fare content marketing significa proprio raccontare questo filo invisibile.
“Il brand non si autoproclama: si racconta e da consigli utili, a prescindere”.
Il content Marketing di Gianluca Iannotta: guida al mondo della comunicazione digitale
Questo è il pensiero di Gianluca Iannotta, (fondatore di Tublat.com – la prima web agency disponibile completamente online) vero e proprio specialista del mondo digitale ed esperto di content marketing. Il suo scopo, nel lavoro, è quello di creare conversazioni tra i consumatori, dialoghi dove il prodotto è al centro della scena.
“Il contenuto utile stimola la curiosità degli utenti. Creare contenuti utili porta a generare un engagement per rendere il messaggio espandibile in vari linguaggi. Chi si occupa di content marketing sa benissimo che le nuove forme di pubblicità e gli hashtag sono le chiavi migliori per lanciare gli slogan. Tutto questo è stato possibile grazie ad internet, che permette a noi specialisti di pubblicità digitale di operare al meglio delle nostre possibilità”.
Il web, per loro, è una grande tavolozza attraverso la quale veicolare messaggi. Le regole per la rete sono totalmente sovvertite rispetto ai media “above the line”, ovvero quei mezzi di comunicazione classici come radio o televisione.
“Ci sono troppi imput e non è possibile riuscire a veicolare in maniera adeguata un messaggio. Inoltre, tutto appare troppo magico e bello, quasi stereotipato. Questo porta l’utente a rifugiarsi su internet, dove chiede pareri a esperti del settore o a community online. In questo caso, il messaggio veicolato non ha fatto altro che alimentare dubbi. È in questo frangente che il content marketer deve infiltrarsi: la chiave è riuscire a intercettare il flusso della discussione per indirizzare il proprio messaggio”.
Un professionista di questo settore sa benissimo quali possono essere i migliori luoghi dove poter diffondere il proprio messaggio. I social, al giorno d’oggi, sono strumenti importantissimi, vitali se utilizzati a questo fine.
“I clienti, infatti, non riescono a ritenere interessante una proposta di valore che non contempli internet. I social, infatti, mettono a disposizione degli utenti una quantità rilevante di informazioni generate da utenti che risultano più credibili di un messaggio pubblicitario. È vero che i contenuti vengono considerati come la nuova pubblicità, ma vanno gestiti in maniera adeguata, diversa rispetto ai canoni passati”.
Creare una campagna di content marketing efficace prevede la risposta ad alcune domande imprescindibili. Quesiti che Gianluca Iannotta studia per lavoro e mette ogni giorno sotto la propria lente d’ingrandimento.
“Molti marketers sbagliano l’approccio: cercano di creare un contenuto senza prima aver pensato ad un programma o ad un plan di attività. Bisogna anzitutto definire quali sono gli obiettivi, quelli legati al numeri di vendite o alla valorizzazione del brand. Una volta tarato il goal, bisogna pensare al target, ovvero la frangia di utenti a cui ci andiamo a rivolgere.
Questo è un altro degli aspetti fondamentali quando si parla di Content Marketing. Il Target è una delle chiavi di lettura più importanti nel campo della comunicazione. Individuare il fruitore aumenterà in maniera esponenziale l’efficacia della campagna pubblicitaria. Bisogna, dunque, declinare una serie di variabili, in base al prodotto che andremo a proporre.
Maschio o femmina? Giovane, adulto o anziano? Ceto sociale? Istruzione?
Una volta individuate le giuste risposte, si può passare alla vera e propria fase di content marketing, ovvero la formulazione del contenuto”.
Fondamentale, quando si parla di pubblicità online o di advertising, è tenere bene a mente due cose: per primo, bisogna tenere a mente gli interessi dei fruitori. In secondo luogo, bisogna connettere i loro problemi con la storia del brand di riferimento.
“Il content marketing si occupa proprio di creare una storia, di cucire un racconto su questa necessità. Non importa il tipo di contenuto: può essere un testo di un sito web, un articolo di un blog, un comunicato stampa oppure un ebook. A seconda dell’obiettivo, del target e del messaggio è fondamentale trovare il veicolo migliore. L’aspetto narrativo è quello che va maggiormente tenuto in considerazione: bisogna creare una continuità”.
“Bisogna creare un messaggio originale e ricco. I contenuti devono essere di qualità perché altrimenti risultano controproducenti per il brand promosso. Qualunque sia il tipo di pubblicità, l’importante è che appassioni il fruitore”.
I contenuti devono poi essere distribuiti, a seconda delle necessità.
“Ci sono tre tipi di distribuzione: canali di proprietà (owned media) come siti, blog e newsletter ricollegabili alle aziende. Un’altra strada è rappresentata dai media a pagamento, a cui appartengono i media tradizionali, come radio, tv e stampa. Infine, vi sono gli earned media, tutti i canali social. In questo caso, si parla di advoracy.
In questo settore, è importante far diventare il contenuto virale. Per raggiungere questo scopo, è necessario che il contenuto raggiunga le persone giuste e gli influencer più in vista. In questo frangente, la campagna marketing è stata un successo, perché saranno proprio gli stessi personaggi popolari del web a fungere da passaparola.
Per creare questo rapporto, è necessaria una certa reciprocità: stringere accordi con queste figure commerciali deve portare vantaggi ad entrambi”.
Una volta capiti quali sono i passaggi fondamentali del content marketing, è importante capire anche come ottimizzare il proprio lavoro, in modo da ottenere la massima resa. In questo frangente, naturalmente, creatività e passione non bastano. Serve esperienza e una fonte inesauribile di idee nuove e sempre verdi.
Per avere sempre a disposizione questi mezzi essenziali, è necessario studiare, crescere e lavorare in questo settore con esperti senior pronti a farvi da questa. Gianluca Iannotta, in questo frangente, è stato davvero un’ottima guida, capace di aprirci gli orizzonti verso questo nuovo e affascinante mondo. Quando ti troverai, dunque, a dover affrontare una campagna pubblicitaria, ricorda sempre questo dogma fondamentale.
“L’obiettivo finale naturalmente è la base del marketing digitale: stimolare conversazioni”.