Tingersi i capelli in gravidanza: sì o no? La gravidanza è uno dei momenti più emozionanti nella vita di molte donne, ma anche uno di quelli in cui il nostro corpo subisce diversi cambiamenti, diventando talvolta più sensibile a vari agenti, esterni o interni.
Ciò porta a prestare maggior attenzione, talvolta cambiando le nostre abitudini quotidiane, dall’alimentazione, all’attività fisica, così come quelle “coccole di bellezza” che ogni tanto noi donne ci concediamo per essere più belle, come la manicure o un cambio di look ai capelli con tanto di tinta.
Capelli in gravidanza – cosa cambia nel nostro corpo
La gravidanza, come accennato in precedenza, è una di quelle fasi della vita in cui il corpo della donna va incontro a diversi cambiamenti, sia dal punto di vista anatomico che dal punto di vista fisiologico, in quanto si prepara ad accogliere ed ospitare una nuova vita. Ciò avviene nell’arco di circa 38 settimane dalla fecondazione (anche se di solito se ne considerano 40 in quanto si prende data 0 il primo giorno dell’ultima mestruazione), un periodo che convenzionalmente si tende a dividere in “trimestri”, ciascuno dei quali caratterizzato da specifici cambiamenti.
Il primo trimestre è senza dubbio quello più importante, in quanto è proprio in questa fase che si forma non solo l’embrione ma anche la placenta, che durante la gravidanza fornisce ossigeno al feto; durante questo periodo sono diversi i disturbi provocati dal cambiamento ormonale, che si ripercuote anche sui capelli, che durante la gravidanza risultano belli, folti e forti.
Questo è legato al fatto che proprio durante questo periodo, a seguito della produzione di estrogeni, si ha un aumento del diametro del fusto del capello, oltre ad una diminuzione della caduta , in quanto alcuni follicoli rimangono nella fase anagen del ciclo del capello più a lungo del normale durante la gravidanza.
Un fenomeno che viene tuttavia “compensato” da una caduta progressiva nei mesi successivi al parto e durante la fase d’allattamento.
Tingersi i capelli in gravidanza – quali sono i rischi?
Punte secche, capelli spenti, capelli bianchi sono problematiche estetiche che si possono verificare in qualsiasi momento, gravidanza o non gravidanza. Tuttavia, secondo il parere di diversi esperti, tingersi i capelli in gravidanza non è una delle cose migliori da fare, anzi il contrario, soprattutto nel primo trimestre, che come detto in precedenza, è considerato il periodo in assoluto più delicato di tutto il ciclo di gestazione.
Proprio in questi primi mesi il feto prende forma, sviluppando i vari organi, per questo è fondamentale per la madre adottare comportamenti che non mettano a rischio tale sviluppo: uno di questi è evitare l’utilizzo di tinte, a causa della loro composizione chimica.
Le tinture per capelli, dal punto di vista della composizione [1] vengono suddivise in 5 categorie:
- coloranti temporanei
- coloranti semipermanenti
- coloranti permanenti
- prodotti per la colorazione graduale dei capelli
- coloranti vegetali
In particolare le prime categorie contengono alcune sostanze chimiche potenzialmente cancerogene ( fenilendiammina, 3-aminofenolo, resorcinolo, toluene -2,5-diamminosolfato, solfito di sodio, acido oleico, idrossido di sodio, idrossido di ammonio, glicole propilenico e alcol isopropilico) alcune delle quali risultano teratogene.
Tuttavia alcuni studi hanno evidenziato come l’effetto teratogeno si manifesti solo con l’esposizione ad elevate concentrazioni di tali sostanze. Pertanto, è improbabile che queste sostanze chimiche raggiungano la placenta in quantità sostanziali per causare danni al feto non ancora nato.
Il rischio legato all’utilizzo di tinture per capelli in gravidanza, infatti, sarebbe più correlato al fatto che durante la gravidanza la cute è maggiormente sensibile e ha un elevato grado di assorbimento. Questo permette a sostanze come l’ammoniaca, la resorcina o la PFD (parafenilendiamina) di trasmettersi al feto, causandogli danni anche profondi.
Come tingersi i capelli in gravidanza: alcuni consigli utili
Utilizzare tinte naturali per capelli
Le tinte naturali per capelli rappresentano un’ottima alternativa per tingersi i capelli in gravidanza senza mettere a rischio la salute delle donna e del feto, in quanto prive sia di ammoniaca che di sostanze chimiche nocive.
Una delle tinte più famose è senza dubbio l’henne , che estratta dalla pianta Lawsonia inermis, permette di ottenere colori su varie tonalità di rosso, dal rame al mogano.
Un’altra tinta ampiamente usata è il cosiddetto “henne nero”, estratta dalla Indigofera tinctoria, che permette di ottenere una colorazione scura, quasi nera.
Fare delle maschere riflessanti
Le maschere riflessanti sono un’ottima alternativa per donare colore e ravvivare i riflessi spenti in totale sicurezza, in quanto sono prive di ammoniaca e ingredienti chimici ; inoltre oltre a colorare, sono formulate per nutrire e curare la chioma.
Colpi di sole
Trattamento che colora i capelli solo sulle lunghezze le quali sono costituite di cheratina morta, e non la cute; pertanto non c’è alcun rischio di irritazioni o altre problematiche legate alla gravidanza.
APPROFONDIMENTI
[1]Chua-Gocheco A, Bozzo P, Einarson A. Safety of hair products during pregnancy: personal use and occupational exposure. Can Fam Physician. 2008 Oct;54(10):1386-8. PMID: 18854462; PMCID: PMC2567273.