Si sono da poco concluse le elezioni presidenziali americane che hanno visto trionfare Joe Biden e Kamala Harris. Tantissime persone hanno festeggiato la vittoria dei democratici e in particolare il successo di Kamala Harris come prima donna afroamericana eletta vicepresidente. Durante le elezioni presidenziali si sono svolte anche le elezioni per la Camera dei rappresentanti, con un importante numero di vittorie progressiste. Sono state inoltre riconfermate nei loro distretti le donne della “Squad”: la squadra progressista del congresso USA.
Alexandria Ocasio-Cortez, Ilhan Omar, Ayanna Pressley e Rashida Tlaib sono le deputate democratiche che hanno dedicato il loro precedente mandato ad ambizione ed importanti lotte. Cambiamenti climatici, assistenza sanitaria e tutela dei diritti delle minoranze sono temi fondamentali che purtroppo negli USA sono stati fin troppo trascurati.
La squadra progressista del congresso USA
Alexandria Ocasio-Cortez
Alexandria Ocasio-Cortez è nata nel Bronx da genitori di origini portoricane. Ha frequentato la facoltà di Economia e Relazioni internazionali della Boston University. Dopo la laurea ha lavorato come barista a cameriera per aiutare economicamente la madre a seguito della scomparsa del padre.
Inizia la sua carriera politica nel 2016 come organizzatrice nella campagna di Bernie Sanders, candidato alle primarie del Partito Democratico.
Nel 2018 Alexandria Ocasio-Cortez ha deciso di sfidare Joseph Crowley, parlamentare del Distretto n.14 di New York, per accedere al Congresso. Con una campagna realizzata grazie a fondi raccolti da piccoli sostenitori, la ventottenne Ocasio-Cortez alla fine ha prevalso con il 57,13% dei voti. È eletta al Congresso statunitense il 6 novembre 2018 al termine delle elezioni di metà mandato, diventando a 29 anni la donna più giovane eletta alla carica parlamentare nella storia statunitense.
Il 3 novembre 2020 si conferma per il suo secondo mandato alla camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. È la rappresentante per il 14esimo distretto del Queens di New York con un consenso del 69%.
Alexandria Ocasio-Cortez appoggia le idee progressiste, dichiarandosi socialista democratica. Ha proposto il “Green New Deal”, un piano con l’obiettivo di rendere l’economia statunitense “verde” per salvare il Paese dai cambiamenti climatici. È a favore di una sanità pubblica aperta a tutti, dell’aumento del salario minimo orario a 15 dollari, dell’eliminazione delle prigioni a gestione privata e della regolamentazione della detenzione di armi da fuoco.
Ilhan Omar
Ilhan Omar è l’unica donna della squadra progressista del congresso USA nata fuori dagli Stati Uniti.
È nata a Mogadiscio, in Somalia. A seguito dello scoppio della guerra civile in Somalia, si è rifugiata insieme alla famiglia in un campo profughi in Kenya, dove ha vissuto per quattro anni. Nel 1995 lei e la sua famiglia si trasferiscono negli Stati Uniti dove la loro richiesta di asilo viene accettata. Ilhan Omar è diventata cittadina statunitense nel 2000, all’età di 19 anni.
Si è laureata in Scienze politiche e Studi internazionali presso l’Università statale del Dakota del Nord.
È stata eletta alla Camera dei rappresentanti del Minnesota nel 2016, diventando così la prima donna di origini somale musulmana eletta in una carica negli Stati Uniti. Nel 2018 si è candidata alla Camera dei rappresentanti nel 5º Distretto congressuale del Minnesota. Ha vinto con il 78% delle preferenze battendo la repubblicana Jennifer Zielinski.
Nell 2019 Israele ha bandito Ilhan Omar e la sua collega Rashida Tlaib dall’entrare nello stato. La decisione del governo israeliano è dovuta alla partecipazione delle due deputate al movimento filo-Palestinese Boycott, Divestment, Sanctions (BDS).
Ayanna Pressley
Ayanna Pressley è nata a Cincinnati e cresciuta a Chicago, in un contesto familiare abbastanza precario. Frequenta il College all’Università di Boston ma lascia gli studi per sostenere la madre che aveva perso il lavoro.
Entrata in politica con il Partito Democratico, nel 2009 è diventata la prima donna di colore eletta all’interno del consiglio comunale di Boston. Durante questo incarico si adopera per istituire un comitato per occuparsi di violenza sulle donne e abusi su minori. Crea un programma finalizzato all’educazione sessuale dei giovani e un altro dedicato all’assistenza per le studentesse incinte.
Nel 2018 si candida alle primarie democratiche per il 7° distretto congressuale del Massachusetts, sfidando il candidato Michael Capuano. Vince le primarie con il 59% dei voti diventando così la prima donna afroamericana eletta a rappresentare il Massachusetts al Congresso.
La sua attività politica riguarda, tra le altre cose, l’abolizione della cauzione in contanti, la depenalizzazione del lavoro sessuale consensuale, la legalizzazione della marijuana, l’abolizione della pena di morte, l’abolizione dell’isolamento per i carcerati e una riduzione complessiva degli stessi.
Rashida Tlaib
Rashida Harbi Tlaib è nata a Detroit da una famiglia di immigrati palestinesi. È la maggiore di 14 figli e ha avuto un ruolo importante nella crescita dei fratelli. Si è laureata in scienze politiche presso la Wayne State University e successivamente ha preso una seconda laurea in giurisprudenza presso la Western Michigan University.
La sua carriera politica inizia nel 2008 quando viene eletta alla Camera dei rappresentanti del Michigan. Vinse poi le successive rielezioni negli anni 2010, 2012 e infine nel 2014 poiché dopo tre mandati non può correre di nuovo. È la prima donna musulmana a sedere nella legislatura del Michigan, e la seconda in una legislatura statale in tutto il paese.
Inizia a lavorare presso la Sugar Law Center for Economic and Social Justice, una organizzazione no profit dedita a fornire assistenza legale gratuita. Nel 2018 vince le primarie democratiche candidandosi alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, dove si presenta nel 13º distretto.
Dopo aver manifestato il suo appoggio a movimenti di boicottaggio contro Israele, il 15 agosto 2019 si è vista porre un divieto d’ingresso nello Stato israeliano, insieme alla collega Ilhan Omar.
Insieme queste quattro donne formano la squadra progressista del congresso USA. Vedono crescere sempre di più i loro consensi, nonostante anni di attacchi da parte dell’ormai ex presidente Trump e della destra.