Damien Hirst è un artista britannico: c’è chi lo ama (e paga milioni per portar a casa una sua creazione) e chi lo odia considerandolo un semplice stratega del Marketing.
La frase che riportiamo, può raccontare in poche parole il suo pensiero relativamente ad un mondo che ha saputo, e sa prendere…nel verso giusto :
“È incredibile dove si possa arrivare con un 4 in arte, un’immaginazione bacata e una sega elettrica.”
(Frase pronunciata dall’artista mentre ritira il Turner Prize alla Tate Gallery di Londra)
Se volete intraprendere un viaggio nei recessi più spaventosi dell’animo umano, dovete osservare le sue opere per camminare in equilibrio su quel sottile filo che lega la vita alla morte, dal suo teschio di diamanti al suo squalo Tigre in formaldeide. Di certo è un artista che non passa inosservato.
Chi è Daniel Hirst?
Nasce a Bristol nel 1965, esponente di spicco degli Young British Artists (YBA), gruppo di visual artist affermatisi negli anni ’90 per i contenuti controversi e coinvolgenti delle loro esibizioni.
Le sue opere hanno spesso per oggetto cadaveri di animali imbalsamati, motivo per cui non sono esattamente un tipo di arte adatto a tutti.
Una delle più famose è The Physical Impossibility Of Death In the Mind Of Someone Living (1991), venduta nel 2004 ha reso Hirst uno tra gli artisti viventi più cari al mondo. E di conseguenza più ricchi, il che non guasta mai.
L’opera in origine è stata commissionata nel 1991 da Charles Saatchi business man e pubblicitario di origine irachena, che lo ha venduto nel 2004 a Steven A. Cohen, miliardario americano per un importo, non confermato di circa 8 milioni di dollari.
L’opera consiste in un enorme squalo tigre di oltre 4 metri posto in formaldeide dentro una vetrina.
Come si può intuire, l’artista britannico non gode dei favori dei gruppi animalisti, che spesso protestano in occasione delle sue mostre, in particolare , non gli perdonano due opere in particolare : In and Out of Love, per realizzare la quale Hirst ha sacrificato 9.000 farfalle, e Butterfly Trek Madone (2009), dove ha decorato con migliaia di ali di farfalle (vere) la bici usata nel Tour de France 2009 dal ciclista americano Lance Armstrong.
Quest’ultima opera è stata battuta all’asta per 500.000 dollari e Il ricavato è andato all’associazione Livestrong che finanzia la lotta al cancro.
Tra le opere dell’artista sono presenti anche numerosi dipinti conosciuti con il nome di “Spot paintings” contraddistinti da una particolare tecnica utilizzata dall’artista che permette di realizzare serie di punti colorati dipinti con vernici industriali su fondo bianco tutti equidistanti l’uno dall’altro, inutile dirvi, che per molti critici , entrano di diritto nella classifica di ” questo lo facevo anche io “.
Damien Hirst: artista o comunicatore?
Il marketing e la comunicazione hanno svolto un ruolo fondamentale nella carriera dell’artista , infatti non è un caso che tra i primi a scommettere sul giovane artista fu proprio il pubblicitario britannico Charles Saatchi che commissionò “Lo Squalo Tigre” .
Oggi le opere di Hirst vengono valutate fino a 70 milioni di dollari.
Una curisoità:
Una delle sue opere più note, For The Love of God (2007) è un teschio umano ricoperto di diamanti (8.601 diamanti purissimi e un enorme diamante rosa a goccia posizionato sulla fronte, per un totale di 1.106,18 carati).
Daniel Hirst é un artista controverso, criticato, che i più non amano proprio perché non è politicamente corretto. Questo però ci porta a chiederci se abbia un messaggio da diffondere, o se la sua arte sia finalizzata al far parlare di sé.
Non che ci sia qualcosa di sbagliato nel crearsi un personaggio, ma è davvero questo il modo giusto? Voi che ne pensate? Che idea avete di questo controverso artista inglese che di sicuro passerà alla storia? Lo conoscevate già prima di questo articolo?