La verità sui tarocchi è davvero difficile da stabilire. L’arte della cartomanzia è vecchia quanto l’uomo, si parla dei tarocchi già nell’antico Egitto, ma oggi sono quasi una burla.
Chi sa leggere le carte, è spesso considerato un ciarlatano grazie a chi pur di arricchirsi sulle disgrazie altrui ha completamente stravolto il significato di questa antica arte.
La verità sui tarocchi è che non prevedono il futuro, ma attraverso la combinazione delle carte che vengono lette possono indicare una via piuttosto che un’altra. Il loro scopo non è dire cosa succederà, ma indicare a chi fa richiesta come potrebbero muoversi le cose.
I tarocchi si basano sull’energia, sulla strada che abbiamo percorso fino a quel momento e ci offrono spunti di riflessione. Un cartomante serio non vi dirà mai domani ti accadrà questo, ma vi dirà che la cosa X é sul vostro cammino, perché una serie di eventi farà in modo che sia così.
È un concetto non semplice da apprendere, perché si basa su nozioni diciamo non empiriche: la scienza come la conosciamo non raccomanda i tarocchi, quindi si tratta di credere nel loro potere divinatorio. Cosa molto complicata da applicare, senza dubbio.
Quindi se avete intenzione di avvicinarvi a questa antica arte, siate cauti e soprattutto non richiedete consulti se siete in un periodo di forte stress emotivo perché potreste incappare un squallidi approfittatori che vi spilleranno solo soldi. Occhi sempre aperti.
La verità sui tarocchi: le origini
Le vere origini sono sconosciute, ma molte teorie puntano all’antico Egitto: sembra che i tarocchi derivino dai geroglifici del Libro di Toth. Rappresenterebbero la sintesi della conoscenza, ed infatti nella società egizia potevano maneggiarli solo i sacerdoti.
In pratica sarebbero l’espressione del sapere universale, da cui tutte le culture e conoscenze odierne sarebbero derivate. Quindi in un semplice mazzo di carte è contenuta tutta la conoscenza che l’uomo ha ottenuto fino ad oggi: mica male no?
Un’altra teoria vede le origini dei tarocchi in Cina, grazie a diverse analogie con lo I Ching, un libro contenete la saggezza risalente a 3000 anni fa. Anche in questo caso si parla di conoscenza e di applicazione della stessa tramite l’estrazione di fotogrammi.
C’è una teoria che vede i tarocchi originari dell’Italia del Quattrocento. Se state pensando ad origini al sud, niente di più errato: i tarocchi in Italia erano a Milano, alla corte del Duca Filippo Maria Visconti. A testimoniarlo vari ritrovamenti di carte, citazioni in documenti e il sistema delle famose coppe, bastoni, spade e denari.
La verità sui tarocchi: la divinazione
I tarocchi predicono il futuro? No, nessuno è in grado di prevederlo, quello che possono fare è dare indicazioni in base alla persona e alla strada percorsa.
Ogni carta ha un suo significato, e la combinazione delle singole figure ha una spiegazione specifica. Non prendete alla lettere il senso di ogni carta, perché non vanno lette da sole ma insieme alle altre.
Un consiglio: è sempre consigliabile farsi leggere i tarocchi da persone di cui ci si fida, per evitare spese inutili e soprattutto prese in giro. È consigliabile diffidare da chi chiede montagne di soldi, o denaro in generale, e da chi vi promette di svelarvi il futuro: questo è solo nelle nostre mani, dipende dalle scelte che facciamo e da come ci muoviamo nella vita.
Quello che ci accadrà domani è il frutto di quello che facciamo oggi, e nessuno può dirci con esatta precisione cosa ci riserva il futuro. La divinazione è una cosa seria, ma non deve diventare un’ossessione di conoscere il futuro: lasciatevi guidare dal flusso, da chi vi legge i tarocchi e dalla vostra energia.
La verità sui tarocchi è, in fondo una sola: possono indicarvi una strada da percorrere, darci segnali su come comportarci in una determinata situazione, ma la scelta su come agire è solo ed esclusivamente nostra.
articolo ben articolato, chiaro e di facile lettura.
articolo ben articolato, chiaro e di facile lettura.