Quante volte vi è capitato di trovare una moltitudine di capi inutilizzati nell’armadio e non sapere cosa farvene? Probabilmente molte. Ecco perché negli ultimi anni sono nati numerosi servizi online per vendere e comprare abbigliamento (e non solo!) usato. In questo articolo vi elencheremo le migliori app per la compravendita dell’usato attualmente disponibili sui principali store, come App Store (iOS) e Play Store (Android). Con pochi click sul proprio smartphone, infatti, è possibile mettere in vendita quel vestito o quel paio di scarpe che sono ancora in buone condizioni ma ormai non indossate più, permettendo loro di avere una seconda vita. Tramite queste app, chiunque potenzialmente può essere sia venditore, sia acquirente, generando una cerchia continua di scambio.
Non perdiamo altro tempo, allora, e passiamo a vedere quali sono le migliori app di compravendita dell’usato all’insegna del vintage.
Le migliori app per la compravendita dell’usato: Vinted
Partiamo da Vinted, applicazione che sta spopolando in Italia nelle ultime settimane. Sebbene nel nostro paese sia ancora una novità, Vinted esiste dal 2012 ed è stato fondato in Lituania. Con il tempo si è ampiamente diffuso nel resto d’Europa e negli Stati Uniti, ma il paese in cui è più utilizzato è senza dubbio la Francia. Gli utenti italiani, attualmente, possono interagire solo con i propri connazionali e i francesi.
Su Vinted caricare un articolo da vendere è molto semplice: basta cliccare sull’icona “vendi” che compare nella barra inferiore della schermata dell’app e seguire i vari step. Bisogna inserire informazioni quali il marchio, la taglia, la categoria, una sintetica descrizione e il prezzo. La peculiarità di Vinted, oltre a quella di disporre di un forum che permette agli iscritti di parlare e interagire tra di loro, è la convenzione con il corriere UPS.
Caricando un articolo per la vendita, si ha la possibilità di selezionare la spedizione tramite UPS a costi variabili tra 99 centesimi e poco più di quattro euro, a seconda del volume del pacco. I costi saranno a carico dell’acquirente. Quando qualcuno acquisterà l’oggetto, arriverà via mail l’etichetta da attaccare al pacco, con tutte le informazioni del caso. A quel punto bisogna solamente recarsi al punto di raccolta UPS più vicino ed effettuare la spedizione.
Depop
Altra celebre app nel mercato italiano, Depop è stata creata nel 2011 in Italia ed è diventata popolare in tutto il globo. A differenza di Vinted, Depop non ha convenzioni per le spedizioni, quindi ogni venditore sceglie il corriere che preferisce, nella maggior parte dei casi Poste Italiane. Recentemente Depop ha introdotto la schermata “Il mio DNA“, che in base agli stili e ai brand preferiti, e alle taglie selezionate, consiglia tramite il feed degli articoli selezionati appositamente per l’utente. Anche in questo caso inserire un articolo da vendere è molto intuitivo e richiede pochi passaggi essenziali. Inoltre, diversi influencer fanno uso di Depop, in primis Chiara Ferragni.
Secondamano
Secondamano è l’app dell’omonimo sito, che si avvicina a siti di annunci come Subito e Kijij, il portale di annunci collegato ad eBay. Si può dire che tra tutti sia il più longevo, essendo nato nel nostro belpaese nel 1977. Oggi è uno dei siti di annunci italiani più utilizzati, che consente, tra l’altro, anche la compravendita di beni immobili e la ricerca di lavoro. Stando alle informazioni fornite nella descrizione dell’app su Play Store, Secondamano conta ben 250.000 annunci pubblicati ogni giorno e un milione e mezzo milione di utenti unici al mese: numeri da capogiro, che garantiscono molte vendite.
Wallapop
Wallapop si colloca tra le più recenti della classifica, essendo nata nel 2014 in Spagna, ed è stata pensata principalmente per la fruibilità sui dispositivi mobili. Quest’app si presenta come un mercatino delle pulci, e il procedimento per l’inserimento degli articoli da vendere è simile alle app viste in precedenza. Ciò che la contraddistingue è la possibilità di vedere tutto ciò che è stato messo in vendita nelle vicinanze, in modo tale da annullare le spese di spedizione nel caso ci fosse la possibilità di effettuare la consegna a mano.
Vestiaire Collective
Vestiaire Collective è nato in Francia nel 2009, ma è sbarcato in Italia nel 2015. Pensato per la rivendita di abbigliamento di lusso, conta la bellezza di 4 milioni di utenti e proprio grazie a questo molti degli articoli vengono venduti in poco tempo. Vestiaire Collective segue un rigoroso controllo della qualità e ha uffici sparsi in numerose nazioni. Gli articoli da vendere, infatti, prima di arrivare al cliente passano attraverso un team di esperti che ne verifica la qualità e l’autenticità.
Vendere online: suggerimenti pratici
Presi dall’entusiasmo, spesso si pubblicano i primi articoli alla massima velocità senza porre molta attenzione. Per riuscire a vendere online i propri capi o oggetti basta seguire poche ma semplici indicazioni. Per prima cosa è importante realizzare delle foto di buona qualità, ben illuminate e senza sfondi che possano disturbare. Bisogna curare il rapporto con il cliente, proponendo delle offerte all’evenienza e imballando bene per la spedizione, in modo che la merce arrivi intatta.
Gesti come l’aggiunta di un biglietto di ringraziamento sono sempre molto graditi. Leggere bene tutte le regole e le indicazioni relative alla piattaforma che avete scelto è fondamentale per evitare di incappare in problemi di vario genere. Insomma, tante piccole attenzioni che, nell’insieme, risultano essere di grande aiuto per lo scopo.
Avete mai venduto online? Conoscete queste piattaforme? Qual è la vostra preferita, e quali sono le migliori app per la compravendita secondo voi? Fatecelo sapere in un commento!